Davide Pascolo: Sono un atipico. Ma porterò entusiasmo
Le parole del neo giocatore di Milano
Giocare qui significa non solo toccare la cim dell’iceberg del basket italiano ma prepararsi anche al debutto in Eurolega. L’esperienza internazionale di Pascolo è limitata ad un Europeo Under 20 e una stagione di Eurocup, però quest’ultima è stata di alto livello.
Il ragazzo friulano è stato una rivelazione irrompendo nel primo quintetto della competizione. “Fa effetto venire all’Olimpia è una società importantissima, gloriosa, ci sono tensioni e ovviamente c’è pressione. Io arrivo da situazioni molto diverse per cui dovrò adattarmi il prima possibile per fare in modo che le mie qualità aiutino la squadra”, dice. Pascolo è figlio d’arte “ma mio padre ha giocato nelle minori fino ad un certo punto perché per tanti anni è stato in Sicilia, in Serie B, io sono cresciuto guardando lui e poi sono venuto fuori in una piccola società friulana, a Fagagna”.
La sua scalata è cominciata così, prima a Udine poi a Trento, trovata in serie B e portata fino alla semifinale di Eurocup. “Sono migliorato anno dopo anno grazie al lavoro svolto ma grazie alle opportunità che mi sono state concesse – dice Pascolo, facendo professione di riconoscenza – Giocare l’Eurocup è stato un qualcosa di emozionante: ho avuto la possibilità di viaggiare in tutta Europa, affrontare grandi squadre e grandi giocatori, in più siamo arrivati in semifinale con Trento. E’ stata un’esperienza ma anche una grande soddisfazione”.
A Milano però sarà tutto diverso. Dada dovrà passare dai 30 minuti di media grosso modo certi di Trento al plotone tipico dei grandi club. “Avrò un ruolo diverso, non sarà facile adattarsi, ma mi sento pronto, di sicuro ci proverò. Mi motiva molto l’Eurolega: è la principale competizione per club in Europèa, ci sono le migliori squadre, i migliori avversari, non puoi chiedere nulla di meglio. Ma bisognerà farsi trovare pronti fin dall’inizio”, ammette.
Pascolo è un’ala forte, “ma dicono che sia un giocatore atipico. Mi sta bene, proverò a portare la mia atipicità al servizio della squadra. Ma soprattutto avrò tanto entusiasmo e tanta voglia di fare bene”. E’ una promessa.