Abass: Amo Cantù. È casa mia. Ma nella vita ci sono treni che non si possono lasciar passare
Le parole di Abass in una lettera aperta su Facebook
Amo Cantù, e la città in cui sono cresciuto non solo come giocatore, ma anche come uomo e la considero casa mia. Non dimenticherò mai le ore passate al Pianella e l’onore di diventare il capitano della squadra per cui ho sempre tifato. E’ stato un sogno che si è realizzato e mi ha reso profondamente felice.
Voi quindi vi chiederete: perché se ami Cantù adesso la lasci? Perché credo che nella vita di un giocatore ci siano dei treni che non si possono lasciar passare. E’ stata una decisione difficile, su cui ho riflettuto a lungo, ma giocare l’Eurolega per me è una grande opportunità di crescita personale e un ulteriore sogno che si realizza. Confrontarmi al più alto livello in Europa mi aiuterà a capire i miei difetti e gli aspetti in cui posso migliorare e ovviamente coltivo in me la speranza di far emergere le mie qualità anche contro avversari così importanti. Per questo, alla fine, ho deciso di cogliere l’occasione che mi si è presentata. Ho dato tutto per Cantù, chi mi è stato vicino in questi anni lo sa, ma è giunta l’ora di aprire un nuovo capitolo della mia vita professionale.
So che molti di voi non apprezzeranno questa mia scelta, è legittimo e normale ed accetterò ogni giudizio da buon professionista, ma spero che in tanti la capiscano e abbiano compreso come queste ultime settimane non siano state facili per me. Sono tante le persone che devo ringraziare in questo momento: presidenti, dirigenti, allenatori, medici e compagni.
In particolare vorrei citare Nicola e Gerry, per aver lavorato quotidianamente con me in palestra, Sam, perché è merito suo se sono cresciuto così tanto fisicamente, e Daniele, che ha sempre creduto io potessi diventare un giocatore di alto livello. Auguro alla Pallacanestro Cantù a ai suoi tifosi di togliersi delle grandi soddisfazioni in futuro e vi ringrazio ancora per tutto quello che avete fatto per me. Avrete sempre un posto speciale nel mio cuore.
Abi
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