Reggio Emilia-Avellino in campo per gara-7, le ultime dalle sedi
Menetti con il dubbio Golubovic-Veremeenko ma con la rinuncia a Gentile, Sacripanti cerca il vero Buva e potrà ancora contare su Acker
Una certezza granitica per i padroni di casa. Al Palabigi la Pallacanestro Reggiana ha record 19-1 in stagione, e qui si spiega il confronto diretto con una rivale da 4-4 (mai un successo esterno) e che nel 2016 non ha mai perso tra le mura amiche. Niente di inatteso dunque nel 3-3 attuale, e nelle parole stesse di Max Menetti dopo il ko di sabato sera: «Non c'è paura, giocheremo in casa nostra». Reggio Emilia che diventa così un bunker, con lo stesso coach che può cullare un piacevole dubbio, ovvero il ballottaggio Veremeenko-Golubovic. Il primo sarebbe pronto al rientro, e rappresenterebbe senza dubbio un elemento equilibratore non da poco nel reparto lunghi, e non solo. Ma Vladimir Golubovic toccato il fondo non ha scavato, rialzandosi anzi con 12 punti e 7 rimbalzi nell'ultima uscita. E qui entra in gioco il dubbio: il lituano saprà dare, dopo lo stop fisico, qualcosa in più dei 14/15 minuti sostanziali dell'ex Malaga? In tutto questo, la problematica si chiama Stefano Gentile, assente per un problema al polpaccio.
Roster al completo invece per Pino Sacripanti, rimasto attaccato alla serie grazie al miglior Riccardo Cervi di sempre sui 40', e al clamoroso ultimo quarto di uno scatenato Joe Ragland. «Serve perfezione per la vittoria» ha ribadito l'ex Cantù nella preparazione della sfida, e un riferimento preciso pare essere Ivan Buva. Il croato, dopo aver viaggiato sui 17.5 punti e 4.6 rimbalzi in 19' nelle prime quattro sfide, ha vissuto un'inattesa parabola discendente, con 4 punti e 2 rimbalzi in 21' nelle successive due. La squadra ha comunque mantenuto il 50% di record nella sfida, ma la mancanza è stata evidente. Sarà invece della gara Alex Acker, che raggiungerà credibilmente gli Usa dopo la chiusura della serie.
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