Con 23 punti nella ripresa Joe Ragland trascina Avellino a gara-7
L'ex Milano e Cantù rimande Reggio Emilia alla sfida decisiva per la finale scudetto
Il lupo Joe Ragland emerge nella notte di gara-6, e con 23 punti nel secondo tempo il numero uno di Pino Sacripanti regala ad Avellino una «bella» per la finale scudetto. E’ l’ex Milano e Cantù a esaltare il lavoro più o meno oscuro dei vari Leunen, Cervi e Green, regalando allo stesso coach un urlo di infinita gioia sotto il suo pubblico. A Reggio non basta un grande Kaukenas, unica luce in un reparto esterni dove Della Valle non trova il canestro dall'arco, De Nicolao e Needham si arrendono ai falli e Stefano Gentile al fisico. Ma per Menetti, la consolazione, è una sfida senza domani nella propria gabbia preferita, il Palabigi.
Ti aspetti di tutto tranne Alex Acker, e invece il viaggio negli Stati Uniti arriverà solo in settimana riportando l’esterno regolarmente a disposizione di Pino Sacripanti. Scandone che parte forte con il 21-17 del primo quarto, con Reggio che esce alla distanza nei secondi dieci minuti. Gli uomini di Menetti, con la presenza di un ormai ritrovato Golubovic (8 punti nei primi 9’ di utilizzo, con 4/4 da 2 e 5 rimbalzi) e le intuizioni di Lavrinovic pare così un ciclista dalla gamba buona ma senza il colpo del ko. Cervi esce alla distanza (non Buva, che parte con 2 punti e 1/4 da 2) supportando Nunnally (21 sui 35 di squadra nel primo tempo portano la firma di questa coppia), e sulla sirena Alex Acker impatta il 35-35 dell’intervallo lungo, dove spicca l’1/13 dall’arco della Grissin Bon contrapposto al 16/21 da 2.
Concetto portante del terzo quarto: Joe Ragland. L’ex Cantù e Milano ci arriva con 0 punti e 0/4 al tiro, e ne esce con 12, 2/3 da 2 e 2/2 dall’arco. E’ questo l’elemento di rottura, unitamente ad un Cervi sempre eccellente in attacco, ma anche egualmente in difficoltà su Golubovic. Quel che manca agli uomini di Menetti è l’opportunità dall’arco, con 4/20 di squadra e la prima firma di Della Valle che giunge solo a 90’’ dalla penultima sirena. Dopo aver segnato 35 punti in 20’ Avellino ne segna 25 in 10’, e Reggio si ritrova sotto 60-54 pur con 3 palle perse in meno. Concetto, chiave, elemento scatenante. Ancora Joe Ragland. Kaukenas piazza due parziali personali da 5-0, nel mezzo il numero uno avellinese colpisce tre volte dall’arco per il +12 di massimo vantaggio (75-63 a 4.50), mentre è Green con un assist e un jumper a rintuzzare l’ultimo tentativo di rientro di Reggio Emilia.
SIDIGAS AVELLINO - GRISSIN BON REGGIO EMILIA 83-74
Serie 3-3
Avellino Nunnally 17, Green 7, Leunen 5, Ragland 23, Pini 2, Norcino ne, Acker 6, Severini ne, Veikalas 5, Cervi 16 (8r), Buva 2, Parlato ne
Reggio Emilia Parrillo 0, Aradori 11, Polonara 4 (8r), Needham 7, Silins 0, Lavrinovic 9, Gentile 0, Kaukenas 22, Golubovic 12 (7r), De Nicolao 2, Della Valle 7
Ti aspetti di tutto tranne Alex Acker, e invece il viaggio negli Stati Uniti arriverà solo in settimana riportando l’esterno regolarmente a disposizione di Pino Sacripanti. Scandone che parte forte con il 21-17 del primo quarto, con Reggio che esce alla distanza nei secondi dieci minuti. Gli uomini di Menetti, con la presenza di un ormai ritrovato Golubovic (8 punti nei primi 9’ di utilizzo, con 4/4 da 2 e 5 rimbalzi) e le intuizioni di Lavrinovic pare così un ciclista dalla gamba buona ma senza il colpo del ko. Cervi esce alla distanza (non Buva, che parte con 2 punti e 1/4 da 2) supportando Nunnally (21 sui 35 di squadra nel primo tempo portano la firma di questa coppia), e sulla sirena Alex Acker impatta il 35-35 dell’intervallo lungo, dove spicca l’1/13 dall’arco della Grissin Bon contrapposto al 16/21 da 2.
Concetto portante del terzo quarto: Joe Ragland. L’ex Cantù e Milano ci arriva con 0 punti e 0/4 al tiro, e ne esce con 12, 2/3 da 2 e 2/2 dall’arco. E’ questo l’elemento di rottura, unitamente ad un Cervi sempre eccellente in attacco, ma anche egualmente in difficoltà su Golubovic. Quel che manca agli uomini di Menetti è l’opportunità dall’arco, con 4/20 di squadra e la prima firma di Della Valle che giunge solo a 90’’ dalla penultima sirena. Dopo aver segnato 35 punti in 20’ Avellino ne segna 25 in 10’, e Reggio si ritrova sotto 60-54 pur con 3 palle perse in meno. Concetto, chiave, elemento scatenante. Ancora Joe Ragland. Kaukenas piazza due parziali personali da 5-0, nel mezzo il numero uno avellinese colpisce tre volte dall’arco per il +12 di massimo vantaggio (75-63 a 4.50), mentre è Green con un assist e un jumper a rintuzzare l’ultimo tentativo di rientro di Reggio Emilia.
SIDIGAS AVELLINO - GRISSIN BON REGGIO EMILIA 83-74
Serie 3-3
Avellino Nunnally 17, Green 7, Leunen 5, Ragland 23, Pini 2, Norcino ne, Acker 6, Severini ne, Veikalas 5, Cervi 16 (8r), Buva 2, Parlato ne
Reggio Emilia Parrillo 0, Aradori 11, Polonara 4 (8r), Needham 7, Silins 0, Lavrinovic 9, Gentile 0, Kaukenas 22, Golubovic 12 (7r), De Nicolao 2, Della Valle 7
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A. Maggi
@AlessandroMagg4
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