Dinamo Sassari: visita istituzionale in Consiglio Comunale
Questa sera una rappresentanza della Dinamo Banco di Sardegna ha incontrato il consiglio comunale di Sassari presieduto dal primo cittadino Nicola Sanna.
È Nicola Sanna, sindaco di Sassari, a fare gli onori di casa: “Mi fa grande piacere trovarci qui, nonostante sia appena trascorsa una stagione difficile è importante che lo spirito sportivo si manifesti sempre. Vi devo ringraziare per l’esempio dato come impresa e per aver comunque centrato un risultato importante, chiudendo la regular season tra i primi 8 della massima serie qualificandovi per i playoff. Siete la squadra dell’isola intera e sono certo che questa sia la prima di tante visite nei comuni della Sardegna, la vera dinamo di questo team. Le vostre imprese sportive hanno dato una carica a tutta l’isola dallo scorso anno, si deve continuare così con questa capacità di restare in sintonia in un’isola come la Sardegna, in difficoltà ma che non smette mai di lottare. Le difficoltà ci hanno permesso di crescere tutti insieme, società, tifosi, squadra. Festeggiamo il fatto di esserci ed essere all’altezza della situazione. Adesso si lavora alla prossima stagione, anche noi faremo la nostra parte come amministrazione comunale, avviando un grande progetto di ristrutturazione del Palazzetto dello sport e di altre strutture sportive. Questo perché crediamo che attraverso un’esperienza professionale come la vostra si possa trasmettere la passione per lo sport alle nuove generazioni, e sappiamo che l’attività sportiva costituisce la più grande metafora di vita. Non c’è cosa più bella di giocare rispettando le regole, formando un senso civico”.
Il primo cittadino ha consegnato al presidente Sardara una targa raffigurante il Candeliere, simbolo della città. Il numero uno biancoblu ha consegnato a Nicola Sanna la canotta special edition Expo 2015, con lo scudetto cucito sul petto e la scritta “Thattari” sul retro.
Stefano Sardara: “Lo sport è questo, ci sono anni in cui riesci a raggiungere alcuni risultati e altri no. Come società ci sentiamo sempre più responsabili del risultato finale perché siamo consapevoli che dipende sempre più dalla qualità e dalla quantità del nostro lavoro. Se mi avessero detto nel 2011 che saremmo rimasti delusi di un’annata in cui abbiamo centrato Final Eight e playoff avrei sorriso. Ma oggi siamo la Dinamo e siamo felici di essere delusi. Quest’anno non siamo riusciti a trovare la chimica giusta, ma sono orgoglioso del risultato finale. Dobbiamo avere consapevolezza nei nostri mezzi, la città sta rispondendo presente e lo sta facendo anche l’isola intera, come dimostrano gli abbonati di abitanti provenienti da oltre cento paesi. Ma in una stagione come questa vediamo l’embrione della crescita della società che registra numeri in ascesa sia sul ticketing che sul merchandising. Ma il vero fiore all’occhiello è la crescita quasi a due cifre degli ascolti, in ascesa fino all’ultima partita. Ca semus prus de unu giogu non è solo uno slogan, ma è la nostra vera essenza. Chi sposa la Dinamo sa di entrare a far parte di un contesto civile e sociale particolare, che va molto oltre il semplice giocare a basket”.
La parola al capitano Giacomo Devecchi: “Per la prima volta parlo da capitano, nella mia decima stagione in biancoblu. Per noi questa deve essere una stagione di esempio cui prendere spunto per non commettere più questi errori in futuro. Dobbiamo continuare a guardare avanti, proiettandoci verso il progetto ambizioso della società. Ripartiamo fiduciosi guardando al futuro”.