Stefano Mancinelli è pronto alla battaglia di campo
Per Mancinelli contro la Virtus è sempre una partita speciale
Se nelle ultime due settimane le attenzioni di tifosi, media ed addetti ai lavori erano tutte concentrate sullo “Sniper” Jerome Dyson, ex di turno nei match contro Sassari e Brindisi, alla vigilia della penultima giornata di campionato, l'uomo partita è senza dubbio Stefano Mancinelli.
Il numero 6 della Manital Torino, ex capitano della Nazionale è infatti il giocatore su cui, più di ogni altro, domenica sera a Bologna in occasione dello scontro salvezza, si accenderanno le luci della ribalta; ironia della sorte, però, il Mancio non troverà un pubblico che lo inciterà all'entrata in campo, anzi. Dopo 9 anni in maglia Fortitudo, infatti, l'altra sponda di basket city, non può che considerarlo il "nemico" da battere, sportivamente parlando. Così per lui, affrontare gli acerrimi nemici di un tempo (conscio del fatto che un eventuale vittoria, oltre alla propria salvezza matematica, comporterebbe la loro quasi condanna), non può che generare qualche stimolo in più. “Onestamente - afferma Mancinelli - questa partita ha una valenza specifica solo per quanto ci riguarda. Nel caso di una vittoria raggiungeremmo la salvezza matematica e questo è l'unico vero stimolo che ho per fare bene e cercare, assieme ai miei compagni, di combattere per 40 minuti ed intascare il risultato. In altre circostanze, magari, avrei vissuto questo scontro contro una “vecchia rivale” in maniera diversa, ma a questo punto della stagione poteva capitarci qualunque squadra davanti che comunque io avrei dato tutto in campo senza esitazioni. Le sorti della Virtus sono l'ultimo dei miei pensieri e se proprio inconsciamente si faranno sentire spero che serviranno a darmi quel briciolo di carica in più in campo per raggiungere il nostro obiettivo”.
Dopo la bella vittoria in casa contro l'Enel Brindisi l'Auxilium Cus Torino è più che mai padrona del suo destino, in striscia positiva (con 4 vittorie nelle ultime 5 partite) e determinata a rimanere nella massima serie. Uno stato di fatto difficile da immaginare un mese fa. “E' stata una stagione difficile e altalenante - prosegue il Mancio - dopo la sconfitta contro Capo d'Orlando siamo arrivati a toccare il fondo. Da quel momento in poi ci siamo tutti guardati in faccia e abbiamo realizzato che l'unica cosa che poteva salvarci era reagire. Non so spiegare cosa sia successo in spogliatoio; il talento di questa squadra non è mai stato in discussione, era più una questione di atteggiamento. Ci siamo dati una scossa e abbiamo deciso di mettere tutto in campo consci del fatto che non avevamo altre possibilità”.
I ragazzi di coach Valli, scivolati in ultima posizione dopo la sconfitta a Cantù, scenderanno in campo all'Unipol Arena con un solo dictat per cercare di non scrivere un triste capitolo della storia del basket: vincere. “La Virtus è reduce da una stagione molto difficile frutto di qualche errore e di tante sfortune. Domenica avranno l'ultima possibilità di continuare a sperare e sono certo che scenderanno in campo molto motivati e supportati da uno dei pubblici più caldi d'Italia. Sarà una vera e propria battaglia e noi per avere la meglio dovremo cercare di rimanere freddi e lucidi ed imporre il nostro ritmo in campo. Pittman è senza dubbio un giocatore molto pericoloso su cui avere un occhio di riguardo, ma sono certo che per l'occasione tutta la squadra darà il meglio. Se riusciremo a rimanere sempre a contatto, negli ultimi minuti la palla peserà più a loro e noi avremo la possibilità di chiudere”.
Dopo questa settimana di allenamenti com'è la situazione in spogliatoio e quella personale? “Io mi sento in gran forma. Sto benissimo e non vedo l'ora di affrontare queste ultime partite. La striscia positiva ha sicuramente alzato l'umore del gruppo ma siamo tutti consapevoli che per adesso non abbiamo ancora fatto nulla. Mancano due partite alla fine del campionato e non possiamo permetterci la minima distrazione. Nel basket tutto può accadere e certi match sono più “mentali” che tecnici. Siamo tutti professionisti però e abituati alla pressione: nessuno ignora l'importanza di questa partita ma dall'altra non possiamo farci spaventare. Domenica a Bologna ci faremo trovare pronti per la battaglia sportiva”.
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