Valli: 'Ad Avellino serve una grande prova di squadra'
Le parole del coach della Virtus
“E’ stata una settimana molto intensa per noi, nonostante abbia previsto un giorno in più di riposo per recuperare gli acciacchi. E’ rimasto un po’ indietro Michele Vitali, dopo i problemi di domenica scorsa: non ha tutte le energie necessarie, è al 50 per cento. Ma ho visto grande volontà, entusiasmo, allenamenti positivi e rinnovata fiducia. I ragazzi sanno che serve un finale di stagione importante, non è cambiato niente e abbiamo il calendario probabilmente più difficile”.
Sarà dura, contro la Sidigas. Lo dicono anche i numeri, quelli di un’avversaria che mostra una forma fisica e mentale eccellente, che ha infilato una serie positiva di dieci partite e non ha nessuna intenzione di interromperla. E per il coach bianconero c’è solo un modo per cercare di arginare quella corsa. Essere gruppo.
“Stiamo cercando il coinvolgimento della squadra, perché soprattutto in questo momento vincono le squadre, e più che mai sarà così domani, contro una Sidigas che non ha mai perso nell’anno solare, ha grande fiducia, esperienza, e ha cambiato passo con l’innesto di Green e Ragland. E’ diversa dall’andata, e anche noi un pizzico lo siamo”.
Essere squadra, ovvero fare le cose con calma e intelligenza, sfruttando tutto il tempo a disposizione per trovare le soluzioni giuste.
“Pino Sacripanti utilizza un po’ tutti gli elementi, proprio perché Ragland e Green hanno dato fiducia a tutti gli altri. Però andiamo a provarci, prendere due punti sarebbe come toccare il cielo con un dito. Per vincere una sfida del genere, ovviamente, occorre tanta pazienza tecnica e tattica, bisogna giocare tutti i 24 secondi, sia in attacco che in difesa. E’ l’unica maniera per controbattere la loro forza, l’atletismo, la fiducia che hanno e anche i loro centimetri. Quindi, dovremo non solo affidare la palla a Dexter, ma anche tutti gli altri si prenderanno le loro responsabilità. Solo una squadra vera può andare a vincere su un campo così. Dobbiamo tenere altissima l’intensità difensiva, contro Sassari ci ha aiutati la zona 2-3, contro Varese una grande difesa a uomo. Bisogna essere intelligenti a non farsi ingannare da quei mezzi tiri aperti, cercare buoni tiri, ancora meglio se si ha l’opportunità di crearne di ottimi, e proprio per questo servono tutti e 24 i secondi”.
Tra i pericoli da arginare, ovviamente un giocatore come James Nunnally. Una delle chiavi del match sarà il tentativo di arginarlo.
“Nunnally è molto bravo, lo conoscevo da tempo, anche se mi ha stupito perché non credevo producesse queste percentuali nel tiro da fuori. Dobbiamo provare ad arginarlo, certamente, ma non è il problema di chi ci proverà, di questo o quel giocatore, ma di tutta la squadra che deve applicarsi”.
Il gruppo ha recepito il messaggio, e non certo da ieri. Le ultime due uscite, e relative vittorie, sono lì a dimostrarlo, e certamente hanno dato fiducia.
“Siamo cresciuti, lo dico sottovoce, speriamo di continuare. Nella seconda parte di stagione, quando i giocatori si conoscono e conoscono le caratteristiche dell’avversario, qualcosa cambia sempre. Andre ci dà una grossa mano, e tutti si impegnano a dovere. Faccio l’esempio di Odom, che è un giocatore che ha lavorato tanto, può darci molto sia dentro che fuori, credo si aspetti un bel finale e se lo meriti”.