Pasquini: Dobbiamo tornare ad essere Sassari. Sorridenti e lavoratori
Le parole del coach di Sassari
“La cosa che vorrei ottenere se fosse possibile è che guardiamo tutti avanti, resettando tutto e puntando dritti all’obiettivo playoff. C’’è una classifica ancora aperta, otto gare in cui possiamo giocarcela. Cerchiamo di tornare ad essere Sassari, sorridenti ma lavoratori. E’ stata un’annata difficile, ne potremo parlare alla fine, spiegando tutte le situazioni di mercato e le decisioni che sono state prese per costruire il gruppo di quest’anno, perché il discorso è piuttosto complesso e sarebbe inutile parlarne adesso. Ora dobbiamo essere tutti uniti e compatti, l’unico modo per venir fuori da questa situazione è non essere disgregati. Guardiamo avanti, giochiamo al meglio e al massimo delle possibilità.
Come è stata la prima settimana da allenatore?
“L’ho fatto per grande senso di rispetto e responsabilità per la società e per i tifosi. E’ una cosa che voglio fare al meglio buttandomi completamente in questo. Mi sono rimesso lì a riprendere tutto ciò che ho fatto dal ‘91 a oggi, è quello che ho sempre fatto, non ho mai allenato una squadra di questo livello ma credo che la cosa importante sia innanzitutto essere focalizzati e convinti su quello che si fa”.
Questa può essere la partita della svolta?
"Il campionato è ancora talmente stretto che sarebbe sbagliato se noi dessimo ad ogni partita il valore della svolta. Ci metterebbe pressione e basta. Sicuramente è una partita importante e a prescindere dal risultato io domani vorrei vedere un gruppo unito, sarà un test per vedere se abbiamo voglia di cambiare. Se vinciamo sarà importantissimo, se perdiamo sarà comunque da vedere come ci siamo comportati in campo. Mi aspetto una reazione da parte di tutto il gruppo, soprattutto nelle piccole cose: vorrei vedere i 7 in panchina come degli ultras e12 teste durante i to lì interessati. Piccoli dettagli che danno il polso del cambiamento e dell’atteggiamento giusto”
. Dal punto di vista tecnico come affroterete questa gara?
"Pesaro ha giocatori tutti importanti, dagli stranieri agli italiani, in attacco dobbiamo essere bravi ad attaccare la zona. Sarebbe inutile focalizzarsi sul singolo giocatore, magari su quello che sta facendo meglio nelle singole gare. Dovremmo cercare di pensare un po’ di meno, facendoci meno problemi a leggere la zona e agendo un po’ più di istinto".
Di cosa ha bisogno ora la squadra?
"Ha bisogno di vincere una partita, sembra banale ma alla fine quello che conta è vincere, per ripartire con autostima e fiducia. Questa squadra ha bisogno di questo".
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