Andrea Amato: Sono qui per dare il massimo
Le parole del neo arrivo in casa Pistoia
Umile, ma deciso. Si è presentato così Andrea Amato nella conferenza stampa della tarda mattinata che ha di fatto sancito l'investitura ufficiale per l'ultimo arrivato in casa biancorossa. "E' un giocatore che il coach ha fortemente voluto -ha spiegato Giacomo Galanda- e che sa di essere arrivato in una piazza importante, in cui potersi definitivamente affermare: adesso sta a lui dimostrarsi all'altezza".
"Arrivo a Pistoia per dare il massimo -sono le prime parole di Amato- e per imparare e recuperare quella fiducia che in questi ultimi mesi a Milano, vedendo poco il campo, posso aver perso. Giocare in una piazza così appassionata, davanti a un pubblico fenomenale, è per me uno stimolo ulteriore e non nego che quando si è presentata l'opportunità di venire a Pistoia, anche il fatto della "piazza" ha avuto il suo peso. Sono grato al coach e alla dirigenza -prosegue il giovane playmaker- che mi hanno cercato e hanno creduto in me: da parte mia c'è grande voglia di far bene e di cercare di aiutare la squadra a ottenere più vittorie possibili".
Arriva da Milano, una realtà importante, dove ha giocato poco, ma nella quale ha avuto la possibilità di misurarsi durante la settimana con tanti campioni: "Sicuramente potersi allenare con gente del calibro di Cinciarini, Lafayette, Jenkins, tanto per rimanere a coloro con cui condividevo il ruolo -afferma Amato- non può che avermi fatto migliorare e crescere laddove penso di avere più bisogno. La grande differenza che ho notato in questi giocatori abituati non solo al campionato italiano, ma magari anche all'Eurolega, sta non tanto nella componente tecnica, quanto in quella fisica. Ho lavorato tanto in palestra, anche individualmente, e a tal proposito devo ringraziare lo staff che mi è sempre stato vicino".
Pistoia lo ha cercato con l'obiettivo di allungare le rotazioni nel reparto degli esterni e di avere una freccia in più al proprio arco: "Sono un playmaker -spiega Amato- a cui piace giocare per la squadra e mettere in ritmo i compagni. Quando l'azione finisce con un canestro mi sento bene e questo dice molto sul mio modo di stare in campo mi ritengo un discreto tiratore e un altrettanto discreto giocatore di pick'n roll, mentre difensivamente so essere aggressivo, quando il coach lo chiede. Il resto lo vedremo strada facendo. Ho già parlato con lo staff e me ne sono accorto fin da questi primi allenamenti: quello di Pistoia è un basket particolare, atipico, giocato a ritmi alti, alla ricerca di un tiro veloce e con tanti movimenti in allontanamento; sicuramente -spiega l'ultimo arrivato in casa biancorossa- per me è una cosa nuova e un po' diversa, ma mi piace e in generale le sfide mi stimolano. Sotto l'aspetto del gruppo devo dire che l'impatto è stato ottimo: i ragazzi sono veramente super e quindi anche la fase dell'ambientamento è stata davvero rapida. Ho trovato compagni che mi hanno subito trattato come se fossi qua da mesi e questo è stato fondamentale anche per aiutarmi a vincere la mia naturale timidezza".
Il battesimo di Amato avverrà lunedì sera al "Pianella" contro una Cantù alla disperata ricerca di punti playoff: "Credo che affronteremo una squadra veramente forte, che ha fatto innesti di valore assoluto che la pongono a livello di quelle formazioni che potranno lottare per lo scudetto. Da parte nostra -afferma Amato- posso dire che andremo a giocarcela a viso aperto, sapendo di non aver niente da perdere: sputeremo sangue e daremo tutto, poi come sempre i conti si faranno dopo la sirena".