Virtus Bologna: in Campo con la Storia, per Non Dimenticare
Un pomeriggio di sorrisi, pacche sulle spalle, ricordi tra vecchi amici che non si incontravano da tempo e hanno ancora una gran voglia di stare insieme
Un pomeriggio di sorrisi, pacche sulle spalle, ricordi tra vecchi amici che non si incontravano da tempo e hanno ancora una gran voglia di stare insieme. Ci sono quelli che hanno fatto la storia della Virtus, c’è la Nazionale Magistrati che lancia messaggi importanti anche attraverso lo sport, ci sono le Low Stars ispirate dalla passione di Gianluca Pagliuca, uno che le luci della ribalta le ha conosciute sui campi del pallone, ma l’amore per la palla a spicchi non l’ha mai smarrito. Si va ad incominciare, dunque, regalando fiammate di allegra passione.
VIRTUS VECCHIE GLORIE- NAZIONALE MAGISTRATI 41-27
Emozioni sul parquet della Unipol Arena, quando una musica... ben nota annuncia l’entrata dei “bianchi” cavalieri della V nera. Ed emozioni quando Roberto Brunamonti inizia a dispensare fosforo, quando Hugo Sconochini e Antoine Rigaudeau trovano la mira da lontano. E risate quando Hugo, al primo tiro “corto” di Gus Binelli (con un inedito calzino corto), chiede a gran voce il cambio alla panchina, dove troneggiano due coach da Hall of Fame, Alberto Bucci e Achille Canna, e il masseur della prima squadra, Iacopo Marzocchi, a vigilare su muscoli che hanno fatto epoca. Gigioneggia Ricky Morandotti, fa il top scorer Alessandro Romboli, e al quarto d’ora anche il leggendario numero 4, Brunamonti, firma la prima tripla. Appunti sparsi della prima sfida, tra Vecchie Glorie (in otto, roster corto ma per fortuna il fiato no) e Nazionale Magistrati, dove fa la voce grossa il “rinforzo” Solfrini. Il “bimbo atalantino” Flavio Carera fa la roccia sotto canestro, come ai vecchi tempi, e infila i due punti della staffa per il primo successo delle Old Star bianconere. Top scorer Romboli, a quota 15, tra i magistrati Solfrini e Tirel in doppia cifra.
NAZIONALE MAGISTRATI-LOW STARS 31-27
Hanno scelto un nome ironico, le Low Stars. Volano basso, insomma, i ragazzi di coach Giordano Consolini, che per impegni professionali (gli Under 15 di Unipol Banca da amministrare) deve lasciare a un certo punto il timone nelle mani di Renato Albonico, con Gianluca Pagliuca uomo-faro, Stefano Nosei, l’assessore Matteo Lepore figlio d’arte del Lello maestro di basket alla Pontevecchio, il “doc” bianconero Giampaolo Amato, Mister Logital Paolo Barbieri e poi Giovanni Setti. I magistrati allungano subito, con Tirel e Magadino, provano a chiudere la pratica ma le Stelle stanno in scia e riequilibrano le sorti, con Setti e Pagliuca, sorpassando con Barbieri. La vincono allo sprint i Magistrati, con Pagliuca tra i rossoblu e Tirel tra i vincitori in doppia cifra.
VIRTUS VECCHIE GLORIE-LOW STARS 36-26
Capitan Roby, leggenda infinita, fa incetta di punti per tenere avanti i “vintage” della V nera, e trova il canestro come ai vecchi tempi. Morandotti brontola con Nosei, ma picchia meno di un tempo. Flavione Carera e Gus Binelli sono ancora torri solide, Il Condor Hugo dà il ritmo e Albertone si incavola quando occorre, come ai bei dì (“Io al circo non mi diverto!”, grida ai suoi per ricaricargli le pile), ma gli scappa anche più di un sorriso. Mister Fosforo Rigaudeau illumina, Gus appoggia anche una tenue schiacciata, Rombolino fa legna e Ambrassa mette l’ultima tripla. Pagliuca detta legge anche nel basket, ma Brunamonti va presto in doppia cifra per regalare alla sua V nera un’altra vittoria. Più divertita di quelle storiche, ma dal sapore sempre dolce.
Applausi finali per i bianchi vintage, per i timonieri Bucci&Canna, per il maestro di origami Albonico, grande anima di Cannaregio, per il messaggio video di Ettore Messina da oltreoceano, per le gesta raccontate al microfono da Gigi Terrieri e registrate al tavolo da Marco Patuelli e Andrea Gatti, per Daniele Fornaciari che non ha “dritte” da dare ai fischietti Facchini e Chiari, stasera, per Pietro Basciano, presidente di Fondazione Virtus, che ha portato a Bologna un campione di legalità della sua terra, Sergio Lari, a raccontare ai ragazzi come si diventa liberi mettendo in scacco la mafia, nel nome di Giovanni Falcone, vero eroe italiano da non dimenticare.