Frank Vitucci: Questa volta sorridiamo per la vittoria e per come è arrivata
Le parole del coach di Torino
"Questa volta sorridiamo - ha esordito - per la vittoria ottenuta e per il modo con il quale è arrivata. La squadra ha risposto dall'inizio alla fine e anche quando i momenti sono stati difficili ha saputo risollevarsi. Ringrazio il club, e non per piaggeria, in ragione degli sforzi che sta compiendo per mantenere il roster nella massima serie. L'arrivo di Eyenga ha dato una bella iniezione di fisicità e fiducia. L'avevo definito un giocatore "adrenalico" e tale si è rivelato. I numeri dicono della nostra prestazione e fotografano il nostro meritato successo. Solo otto palle perse, in chiara controtendenza con quanto accaduto contro Caserta. Non parlo di Venezia che voglio considerare un incidente di percorso e come tale archiviare. Il quintetto iniziale è scaturito dal voler rispondere in modo intelligente ai loro accoppiamenti e direi che la scelta è stata esatta. Ora dovremo continuare a lavorare anche in allenamento con la stessa intensità di questa settimana e cercare di integrare sempre più Eyenga nel gruppo. Consideriamo che aveva due soli allenamenti insieme ai compagni". Guardiamo avanti e alle prossime mosse dell'Auxilium anche in chiave mercato: "Ad oggi la nostra mossa principale e auspicata sarà quella del recupero di Dyson, che speriamo possa arrivare tra tre settimane. Per il resto, guardando verso Cremona, la formazione rimarrà questa. Dawkins questa sera non ha segnato ma ha ben difeso e fatto molte scelte giuste. Ebi ha dato una grandissima risposta a quanto gli era stato chiesto di fare".
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"Abbiamo vinto di gruppo grazie al giusto "focus" messo sul terreno di gioco. Grande concentrazione, dal primo all'ultimo minuto. Ci siamo parlati, confrontati, abbiamo agito di squadra e la differenza è stata questa. L'arrivo di Eyenga ci ha dato maggior solidità difensiva. Lui è stato molto importante. Dobbiamo pensare ora partita dopo partita e piano piano toglierci delle soddisfazioni". L'ottima prestazione in fase realizzativa?: "Non sono un cattivo tiratore - ha sorriso - ma per un po' di tempo ho sofferto di problemi al polso. Ora li ho risolti". Dello spogliatoio non parla ma ribadisce che bisogna sempre essere uniti, imparando a conoscersi e rispettarsi: "Che giochi 1 minuto, 10 minuti o l'intera partita - ha chiuso - cerco sempre di dare il massimo".