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Serie A 30/11/2015, 16.09

Federico Buffa e le Olimpiadi del 1936: l'intervista con Sportando

In occasione della tappa di Gela, abbiamo intervistato Federico Buffa, immerso nel suo nuovo ruolo di attore teatrale

Serie A

Venerdì 28 Novembre, Gela. Per me un giorno da ricordare. Sono sempre stato un grande estimatore di Federico Buffa, sia per il suo lavoro di commentatore NBA ma soprattutto per la sua abilità di narratore. Dunque vederlo arrivare nella mia città per la sua tournee teatrale è stato piuttosto emozionante. A Gela Federico fa due spettacoli consecutivi, uno alle 17,30 e l'altro alle 21. Io mi presento al Teatro Eschilo nel pomeriggio, intorno alle 15,15 e aspetto circa un'ora prima di poter parlare con lui, visto che tra prove e una comunicazione difettosa con l'organizzazione del teatro l'orario originale dell'intervista slitta un po'. Intorno alle 16,20 mi vedo arrivare Buffa accanto a me all'ingresso del Teatro Eschilo, ci salutiamo e poi ci spostiamo verso la sala principale. Gli chiedo dove preferisce accomodarsi per l'intervista e lui mi risponde: 'Dai, andiamo su uno dei palchetti, facciamo i signori'. E palchetto sia, ci accomodiamo nel più vicino e l'intervista può cominciare. L'argomento basket è tabù, la produzione è molto specifica su questo particolare. Si parla dello spettacolo, punto. Ma va bene così e si parte:

 

Sportando: Avvocato...è un piacere. Posso darti del tu?

 

Federico Buffa: 'Non puoi...devi"

 

Sportando: Mi sembra giusto partire dal principio, da dove è nata l'idea di fare questo spettacolo teatrale e come mai hai scelto proprio le Olimpiadi del 1936?

 

Federico Buffa: "Allora, Emilio Russo, il direttore artistico del teatro Menotti di Milano nonché regista dello spettacolo, mi scrisse e mi chiese se mi andava di fare il grande salto, cioè passare da una narrazione di tipo televisivo a quella teatrale. Io gli dissi che non credevo di poterlo fare ma visto che era il sogno della mia vita ci avrei almeno provato, e quando lui mi chiese 'pensi ci sia una storia che abbia le componenti teatrali necessarie', io gli dissi sicuramente le Olimpiadi del 1936. Era un'idea che avevo in testa da un po' di tempo e lui mi ha dato l'input per portarla in scena"

 

Sportando: Le Olimpiadi del 1936 sono piene di personaggi che hanno fatto la storia dello sport, da Jesse Owens ad Ondina Valla (prima donna italiana a vincere un oro olimpico), passando per Oliver Halassy (che vinse l'oro con la squadra di pallanuoto ungherese, pur essendo privo di una gamba che aveva perso in un incidente) e Inge Sorensen (la più giovane medagliata della storia delle Olimpiadi, bronzo nei 200 rana a soli 12 anni). E' stato questo uno dei motivi che ti ha spinto a scegliere di raccontare le Olimpiadi del 1936?

 

Federico Buffa:Ovviamente il grande numero di personaggi che hanno fatto la storia dello sport mi ha spinto a parlare delle Olimpiadi del 1936. Io volevo soprattutto raccontare la seconda storia principale di questo spettacolo. Quella più famosa è quella di Jessie Owens ma io volevo parlare soprattutto del maratoneta coreano Kee Chung Son che corre sotto la bandiera giapponese e con un nome modificato, Son Kitei. Il dramma di questo ragazzo che corre per un paese che odia, che gli ha portato via tutto quello che aveva e che nelle interviste ci tiene sempre a ricordare che lui è coreano, non giapponese. La cosa incredibile è che nessuno ha mai pensato di ritirare queste due medaglie, l'oro e il bronzo, che sono forse le due medaglie più usurpate della storia dello sport. E questo secondo me è il racconto più forte di tutto lo spettacolo, perchè è raro trovare una storia simile per un oro olimpico soprattutto. La seconda parte dello spettacolo vede le storie di Owens e di Son una dietro l'altra.”

 

Sportando: Questa è la tua ottava data qui in Sicilia, ti aspettavi tutta questa richiesta al Sud? Soprattutto per uno spettacolo teatrale, che è comunque uno strumento nuovo per te, al quale il tuo pubblico "classico" non è del tutto abituato.

 

Federico Buffa: "Son rimasto molto sorpreso dal numero di richieste che sono arrivate dalla Sicilia. Questa regione è un po' un ossimoro. In realtà in diverse date non abbiamo avuto un pubblico teatrale vero e proprio. Lo abbiamo avuto quando abbiamo fatto spettacoli nel weekend e quindi lo spettacolo era in abbonamento ma quando lo spettacolo non era in abbonamento, in città come Canicattì,  Augusta e le due date a Messina abbiamo fatto un pubblico modesto. Il fatto è che comunque non sai come prenderla perchè anche in un pubblico di 60-70 persone ci sono sempre quei 20-30 ragazzi che hanno una passione incredibile e sono sorpresi di vedermi lì, perchè sono legati alla mia immagine di commentatore di basket. Un ragazzo a Canicattì è arrivato a dirmi "ma tu che fai qui?". E questa è una cosa un po' fuorviante ma allo stesso tempo molta bella perchè vedi davvero la passione che c'è in questi ragazzi, anche se magari non sono proprio dei fruitori teatrali esperti, ecco".

 

 

Sportando: In diverse interviste hai dichiarato che secondo te nella vita di una persona ci sono diverse fasi e che in ogni fase una persona è portata a fare qualcosa di diverso rispetto a quello che faceva prima. Tu hai "abbandonato" quello che era il tuo ruolo classico di commentatore a Sky per lanciarti in una nuova avventura teatrale. E' stata questa tua convinzione a portarti a fare questa scelta? Ne sei ancora pienamente convinto?

 

Federico Buffa: 'Si, è stato quello e il fatto che me l'abbiano anche chiesto. Perchè una cosa è volerlo fare, una cosa poi è avere la richiesta per farlo. Inoltre, tendo sempre a precisare in questo discorso che io mi son son potuto permettere di fare questa scelta perchè non ho obblighi. Non ho figli, non ho una signora che mi prende per l'orecchio e mi dice “senti, fai il bravo, rimani in televisione. Che il teatro è bello ma ci andiamo insieme a vederlo”. Non avendo quel problema lì, mi son potuto permettere di fare questo esperimento.

 

Sportando: Visto che questo per te è un nuovo ruolo...come sta andando la transizione? Ti senti più sicuro rispetto alle prime date della tournee?

 

Federico Buffa: 'Assolutamente. Anche perchè nelle prime date sono partito completamente insicuro. Alla mia età non puoi diventare un attore teatrale, è una cosa che non è possibile. Ma se sei seguito bene, puoi provare ad adattarti e fare attenzione ai dettagli, prendere meglio una luce, prendere le pause quando serve. Perchè in televisione è completamente diverso, ad esempio il discorso della luce non c'è. Tu guardi sempre questa lucetta rossa sulla telecamera e hai fatto, in teatro devi seguire la luce, ci sono spazi più grandi, devi sapere come muoverti, devi prevedere dove arriverà la luce. Devi parlare assieme alla scena, devi sapere il momento di ingresso corretto, quello di uscita. In tv il tecnico audio è preoccupato soprattutto dei rumori che possono venire dall'esterno. In teatro, invece, il tecnico dell'audio è interessato che anche l'ultimo signore seduto in piccionaia riesca a capire perfettamente ogni cosa che dici, quindi devi anche provare a cambiare la parlata, cambiare la respirazione. Questa è la parte che puoi allenare, che puoi provare a migliorare, tutto il resto non è raggiungibile. Poi il fatto di avere un regista con tanta esperienza e tre professionisti che stanno sul palco con me rende tutto più facile, son loro che mi fanno sembrare bravo”

 

Sportando: Un'ultima domanda, un po' fuori argomento. Riguardo agli ultimi episodi di Parigi, pensi che la funzione della narrazione sportiva possa essere importante nell'educazione dei giovani a livello culturale e di integrazione?

 

Federico Buffa: 'Guarda, neanche a farlo apposta io mi ero permesso di aggiungere nello spettacolo una cosa su Parigi, successiva alle Olimpiadi del 1936. Perchè avevo voglia di parlare di questo architetto che è stato così importante nella storia della Germania e che è diventato anche ministro di Hitler, ovvero Albert Speer. Lo faccio entrare nella storia perchè avevo voglia, già precedentemente, di raccontare questo aneddoto su Parigi, sin da quando nel Gennaio scorso stavamo ideando lo spettacolo. Volevo parlare proprio di come Parigi, miracolosamente, riesce a salvarsi dalla totale distruzione nell'Agosto del 1944. Hitler, infatti, aveva dato l'ordine di far saltare in aria tutti i ponti della città. La storia è successiva alle Olimpiadi , cronologicamente è lontana da quello che è il tema dello spettacolo, ma proprio per la ragione che dicevi tu, secondo me è importante in alcuni momenti allontanarti dalla descrizione dello sport per far pensare che quel periodo della storia va valutato tanto. Se Parigi si è salvata perchè un generale per la prima volta decide di disubbidire ad un ordine, se tante storie si vengono ad intersecare, secondo me non abbiamo neanche il diritto di dimenticarci di una cosa simile. Perchè se una qualunque delle persone che vede lo spettacolo, è andato o andrà a Parigi dovrebbe ricordarsi che il passato è una dimensione del presente ed incide tantissimo. E questo secondo me è il bello degli spettacoli, non solo teatrali ma in generale, permettere alla memoria di renderci più liberi e più informati.

 

Sportando: Grazie del tuo tempo e della tua disponibilità. Solo un'ultima cosa: dopo la tournee, progetti futuri?

 

Federico Buffa: 'Grazie a te per le tue domande. Sui progetti futuri....vedremo. Per adesso fammi finire sta tournee che non è così semplice"

 

 

Le prossime date della tournee di Federico Buffa:

 

2-3 Dicembre, Arzignano, Teatro Mattarello

 

Dal 4 al 6 Dicembre, Torino, Teatro Stabile

 

9 Dicembre, Casale Monferrato, Teatro Municipale

 

10 Dicembre, Borgomanero

 

12 Dicembre, La Spezia, Teatro Civico

 

13 Dicembre, Foligno, Teatro San Domenico

 

15 Dicembre, Amelia, Teatro Sociale

 

16 Dicembre, Ivrea, Officina H.

 

18 Dicembre, Pavia, Teatro Fraschini

 

19 Dicembre, Bergamo, Teatro Creberg

 

Si ringrazia Marco Ridolfi per l'organizzazione dell'intervista.

 

 

 

 

 

© Riproduzione riservata
O. Cauchi

O. Cauchi

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 12 Commenti
  • andrebott 01/12/2015, 00.30 Mobile

    Quando verrà a Torino dovrò andarci assolutamente!

  • Irving10 30/11/2015, 22.17 Mobile

    Grandissimo, bella intervista

  • Anklebreaker 30/11/2015, 19.40

    Davvero un ottimo spettacolo. Consiglio a tutti di andarci!

  • ChristianG 30/11/2015, 19.08 Mobile

    L'ho visto qualche settimana fa, davvero molto bello, 2 ore volate via

  • Qohelet 30/11/2015, 18.11
    Citazione ( OlimpiaMilano 30/11/2015 @ 18:08 )

    sarà ma a me Buffa ha un pò stancato

    Ti assicuro che è riuscito per l'ennesima volta a reinventarsi, e con ottimi risultati. Se hai una tappa del Tour vicino a casa ti consiglio di andare.

  • OlimpiaMilano 30/11/2015, 18.08

    sarà ma a me Buffa ha un pò stancato

  • OrlandinaHarden 30/11/2015, 17.29 Mobile

    Visto alle 17.30, veramente da brividi. Un maestro unico.

  • IlMastino 30/11/2015, 17.22 Mobile

    Bella intervista, mi liacerebbe vedere lo spettacolo ma non fa tappa in Sardegna.

  • EiBi 30/11/2015, 16.49

    Grandissimo!! ;-)

  • Qohelet 30/11/2015, 16.29 Mobile

    Spettacolo davvero di altissimo livello. E il merito non è tutto dell'Avvocato, anzi..

  • Daca 30/11/2015, 16.16

    Paxer....................... se mentre nessuno guardava gli hai fatto qualche domanda sulla NBA sentiti libero di scrivermi in pvt :D