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Serie A 01/12/2010, 21.10

Montepaschi Siena: Lavrinovic, il re dei panchinari

Non parte nel quintetto titolare, ma è spesso proclamato Mvp della partita

Serie A

La forza della Montepaschi e vera origine dei successi della squadra nasce dalla panchina. Nella formazione che ha vinto quattro scudetti consecutivi non conta partire nel quintetto base, ma conta tutto l'apporto della squadra che non deve calare assolutamente l'intensità di gioco nell'arco dei 40' di gioco. Ksistof Lavrinovic rappresenta la sintesi di tutto questo. Il lungo lituano parte con disinvoltura dalla panchina e a partita in corso riesce a trovare la grande pericolosità nelle spot di ale forte e sottc canestro facendo rendere al massimo la Montepaschi nel divenire della gara. In Eurolega e nel campionato italiano si sprecano le volte in cui è stato nominato Mvp sia nella singola partita che nell'intera giornata dei tornei sia continentali che nazionali. «il riconoscimento di Mvp della settimana in Eurolega lo condivido con tutta la squadra. E' molto merito dei miei compagni quello che io riesco a fare, perché sono straordinari e mi mettono nelle migliori condizioni per segnare anche canestri facili. Quindi credo che sia giusto condividere questo riconoscimento con loro. Non è importante giocare dall'inizio o partire dalla panchina. Quello che conta è sempre la squadra e fin quando vinciamo io sono felice. Lo stesso vale per le prestazioni che ho fatto in campionato. Da solo non ci riuscirei, è merito di tutti». Nell'attualità dell'Eurolega la Montepaschi cerca la vittoria contro i lituani del Lietuvos Rytas per poter ambire a continuare a veleggiare nelle alte sfere del girone e giocarsi ad armi pari la lotta con Barcellona e Ulker per il primo posto. Una vittoria di Siena rappresenterebbe il raggiungimento matematico della qualificazione alle Top 16. Per Lavrinovic, assieme all'altro lituano Kaukenas, sarà un'occasione per sentire parlare l'idioma familiare. «La partita contro il Lietuvos non sarà facile per noi perché loro sono una buona squadra. Poi le partite contro le squadre lituane, per me sono sempre unpo' diverse dalle altre, perché in Lituania mi conoscono tutti e ci tengo a fare bene ed a dimostrare il mio valore. Poi nel Lietuvos gioca un certo Jasikevicius, un grandissimo giocatore, un leader, un giocatore prezioso non solo per quello che riesce a fare in termini di cifre ma anche perché rappresenta una gui- da per tutti i compagni, specie per i più giovani. E' un giocatore che ha dato veramente tantissimo al basket lituano". Come si è adattato a Siena? «Mi trovo molto bene. Sia in squadra, con tutti i compagni, ma anche con coach Pianigiani, che è uno dei migliori allenatori d'Europa ed è uno che sa come interfacciarsi con i giocatori. Ho un grande rapporto con lui. E poi Siena è una città bellissima, molto vivibile. Mi piace la gente che è sempre molto gentile e festosa con me ed anche la mia famiglia si trova benissimo qui e spero di restarci a lungo. Non ho sinceramente molto tempo per godermela perché spesso siamo in trasferta oppure abbiamo allenamenti. Quando ho un po' di tempo libero, cerco di trascorrerlo con la mia famiglia, magari a casa, o comunque in compagnia dei miei figli».
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E. Carchia

E. Carchia

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