Epica ed incredibile la rimonta di Trento a Cremona
Clamorosa occasione sprecata dalla Vanoli, già in vantaggio di 31 punti
“Clamoroso al PalaRadi!”, avrebbe esclamato Nicolò Carosio. Incredibile l’epilogo della gara al PalaRadi: Trento, autrice di soli 23 punti nei primi 20’ di gara, ne realizza 60 nella ripresa. Cremona, che ne aveva realizzati 49 nel primo tempo, ne mette a segno solamente 27 nella ripresa. Dunque, dal + 23 Vanoli del primo tempo, al – 7 del 40’. Una gara che, di fatto, è stata tale solamente negli ultimi 13’. Fino ad allora, una squadra sola in campo, quella di casa, ad insegnare pallacanestro in ogni situazione; per contro, una squadra, quella ospite, scesa in campo con il fisico, ma non con la testa, ma che ha avuto il grande merito di aver saputo rimediare una situazione terribilmente compromessa. Nel corso della prima frazione, i padroni di casa avevano sciorinato una manovra così armonica, da non far rendere conto a sé ed agli spettatori dell’assenza dal campo di Luca Vitali. Al contrario, quando, nel finale, la situazione si era fatta estremamente critica sul piano psicologico, l’assenza del play azzurro è risultata palese, quanto determinante.
Quintetti in campo
Cesare Pancotto schiera Cazzolato, Turner, Washington, Southerland e Cusin
Buscaglia replica con Forray, Lockett, Sanders, Pascolo e Wright
Arbitri: Sahin, Vicino e Morelli
Avvio terribile per la formazione ospite: imbrigliata in attacco dalla regnatela denominata Vanoli, subisce il grande spolvero dell’armonico e duttile attacco biancoblù, nonché la netta supremazia a rimbalzo della squadra di casa. 15-2 al 5’, time-out Buscaglia, il quale rimescola un po’ le carte. E’ per mano di Poeta che inizia a trovare la via del canestro, arginando l’incedere del progressivo svantaggio accumulato nella prima parte dei periodo. 24-10 al 10’.
L’infallibile macchina biancoblù riprende ad aumentare il vantaggio: difesa rocciosa, rimbalzi offensivi trasformati a canestro, ma, soprattutto il 3/3 di Adegboye, per il massimo vantaggio del 15’, 40-16. Il match scade già di interesse al quarto d’ora di gioco. Cremona continua, imperterrita, a macinare gioco con grande concentrazione e determinazione, i fattori assolutamente assenti questa sera nei bianconeri. La tripla sulla sirena di Lockett (la prima realizzata dagli ospiti su soli 4 tentativi), accompagna le squadre all’uscita dal campo di gioco, da cui spicca l’eloquente espressione sconsolata e disarmata di coach Buscaglia.
Quarta tripla (su 4) di Adegboye alla ripresa del gioco, Washington da rimbalzo, ed il canestro dalla media dalle corde del repertorio di Cusin: 56-23, che conferma ufficialmente il trend del primo tempo, prima dell’inversione di tendenza. La Vanoli si concede 3’ di pausa; per contro, la Dolomiti energia mette in campo un pizzico di grinta e determinazione. Ne risulta un parziale di 2-11 per 58-34 del 25’: coach Pancotto richiama utti in panchina all’ordine. La squadra esce ricomposta nella sua concentrazione e, condotta da Cusin (autentico leader in campo), riprende a segnare: di alta scuola il movimento spalle a canestro con passo incrociato, con cui il centro azzurro realizza il 60-41. A seguire il 5/5 di Adegboye per il 63-41 del 26’. Spazio per gli uomini della panchina biancoblù: contestualmente Trento rosicchia qualche punto per il 65-50 del 30’.
Trento riprende fiducia, recupera altri 5 punti, si porta sul -10 e la partita, dopo 20’ di pausa, riprende ad essere tale: 65-55 al 33’. Uno dopo l’altro, coach Pancotto reinserisce gli uomini del quintetto di partenza, ma, ormai, gli ospiti ci credono ed, in casa Vanoli, la fiducia nei propri mezzi, scema: 72-71 al 36’ (12-31 il parziale dal 26’ al 36’). Le triple di Sanders e Poeta per il sorpasso ospite: 74-79 al 38’. Poeta, lasciato incustodito da Adegboye, si ripete dall’arco, portando a quota 22 il proprio bottino personale: 76-82 a 50’’ dal termine.
Per Cremona: Adegboye 18, Cusin e Turner 10
Per Trento: Poeta 23, Wright 18, Pascolo 14, Sanders 12
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