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Serie A 23/09/2015, 19.22

Torino, parola al presidente del CUS Torino Riccardo D'Elicio

Tra 12 giorni partirà il massimo campionato di serie A e l’Auxilium Cus Torino sarà tra le grandi. Le sensazioni del Presidente Cus Torino, Riccardo D’Elicio

Serie A

Tra 12 giorni partirà il massimo campionato di serie A e l’Auxilium Cus Torino sarà tra le grandi. Quali sensazioni da parte del Presidente Cus TorinoRiccardo D’Elicio?

“Per me è un grande orgoglio poter essere parte dell’eccellenza di questa splendida disciplina nell’anno di Torino Capitale Europea dello Sport 2015, nella stagione in cui la nostra società compie 70 anni e 50 di affiliazione alla Federazione. Mi sento molto gratificato come dirigente e addetto ai lavori”. 
Competenza e passione, due termini che devono viaggiare di pari passo: “Sono l’essenza del nostro operare quotidiano. Si legano inscindibilmente ai grandi progetti e riescono a farli diventare consistenti e duraturi. E’ questo il nostro obiettivo quando parliamo di pallacanestro e delle altre grandi imprese targate Cus Torino, vedi il tennis tavolo, il rugby, il volley”. 
Quando discettiamo di canestri, nello sportivo praticante Riccardo D’Elicio qualcosa di particolare si risveglia: “Ho giocato in serie C e questa nuova grande avventura è innegabile che ridesti nel sottoscritto tanti piacevoli ricordi, come quello di quando ci si misurava su campi di catrame e si sperava che facesse bello per poter disputare il match. Od ancora si doveva spalare la neve per scendere in campo. Venni ceduto dal Rivoli al Collegno per 12 palloni….da basket naturalmente. Scesi in campo con compagni che hanno fatto la storia del basket piemontese e tutto questo rivive con magia in quella che sta per diventare una stagione tutta da gustare”.

Quali prospettive parlando di obiettivi della squadra?: “Credo occorra andare con i piedi di piombo. Sento in questi giorni alcuni giudizi iperbolici ma non fanno parte del mio modo di pensare. Il primo traguardo sarà non retrocedere e farlo creando una vera squadra, capace di far breccia nei cuori della gente regalando spettacolo ed emozioni. Così catalizzando le attenzioni della città e dei potenziali sponsor. Torino è una città molto viva sportivamente parlando e ancora una volta ha saputo regalare una sorta di “miracolo”. Il progetto, a tutti i livelli, è fare team lavorando uniti per un qualcosa di importante a medio termine. Il Cus Torino mette a disposizione del progetto le sue competenze a livello organizzativo, umano e professionale. Ha incontrato dirigenti animati da passione e che investono in prima persona credendo nell’importanza di aver riportato a Torino il grande basket dopo 22 anni. Spero proprio che il Palazzetto, già in occasione della prima uscita del 5 ottobre prossimo, sia stracolmo e paradossalmente non riesca a soddisfare tutte le richieste della gente. Di recente ero in Sardegna ed ho visto campeggiare in ogni parte della città di Sassari manifesti della squadra campione d’Italia. Anche a Torino dovremo arrivare a questa realtà, ovvero far sentire l’intera città coinvolta nell’avventura”. 
La presenza Cus Torino si connota anche e soprattutto per l’importanza della base del movimento in ottica futura: “Noi ci muoviamo con il mondo universitario e vorremmo che fosse il primo a partecipare attivamente alle vicende dell’Auxilium Cus. In America ci sono incontri di basket che vedono platee infinite seguire le sorti delle formazioni universitarie e l’obiettivo è anche questo. Come quello di costruire un vero vivaio giovanile aumentando i numeri nel breve, portando in una sola stagione 1000 bambini a vivere la quotidianità del mini-basket. Ci siamo attrezzati con tecnici di grande livello per curare tale settore e la strada per dare al progetto una vera solidità, condivisa con il Presidente Antonio Forni, è questa. E’ fondamentale investire in tal senso più ancora che farlo acquistando un altro grande giocatore”. 
Ieri lei e Mancinelli siete stati ospiti Rai, in via Verdi, in occasione del Prix Italia. Operazioni che definirebbe come?: “E’ importante che grandi giocatori come Stefano Mancinelli si avvicinino anche attraverso queste forme mediatiche al pubblico. Nella stessa ottica deve leggersi la presentazione della squadra in piazza San Carlo o al Castello del Valentino. Tutto contribuisce a creare empatia e spirito di appartenenza, ciò che occorre per rendere stabile il grande progetto”.   

© Riproduzione riservata
E. Carchia

E. Carchia

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 7 Commenti
  • andrebott 24/09/2015, 16.22
    Citazione ( mvfree 24/09/2015 @ 10:15 )

    Ok, ne manca sempre una :) PMS, Crocetta e l'altra? :p

    L'altra non c'è visto che Pms se l'è prese tutte ;)

  • Torinonelcuore 24/09/2015, 12.08 Mobile
    Citazione ( mvfree 24/09/2015 @ 10:15 )

    Ok, ne manca sempre una :) PMS, Crocetta e l'altra? :p

    Al momento noi a Collegno non abbiamo niente da invidiare al CUS... Manca la prima squadra ma come giovanili anche quest'anno abbiamo fatto un enorme passo avanti

  • mvfree 24/09/2015, 10.15
    Citazione ( Torinonelcuore 24/09/2015 @ 10:13 )

    Attenzione non parlo di numeri, parlo di giocatori e di risultati (quelli che servono ad una squadra di Serie A)... Crocetta per esempio è sopra al CUS

    Ok, ne manca sempre una :)
    PMS, Crocetta e l'altra? :p

  • Torinonelcuore 24/09/2015, 10.13
    Citazione ( mvfree 24/09/2015 @ 09:14 )

    Se il CUS non è tra le prime 3 realtà del basket giovanile...Chi sono le altre due (oltre a PMS) che sono davanti ai cussini?

    Attenzione non parlo di numeri, parlo di giocatori e di risultati (quelli che servono ad una squadra di Serie A)... Crocetta per esempio è sopra al CUS

  • mvfree 24/09/2015, 09.14
    Citazione ( Torinonelcuore 23/09/2015 @ 21:52 )

    Belle parole ma vediamo di far crescere queste giovanili Cus. Al momento non è tra le prime 3 squadre a Torino come settore giovanile. PMS è 10 volte avanti. Una squadra di Serie A deve avere un settore giovanile importante

    Se il CUS non è tra le prime 3 realtà del basket giovanile...Chi sono le altre due (oltre a PMS) che sono davanti ai cussini?

  • Torinonelcuore 23/09/2015, 21.52

    Belle parole ma vediamo di far crescere queste giovanili Cus. Al momento non è tra le prime 3 squadre a Torino come settore giovanile. PMS è 10 volte avanti. Una squadra di Serie A deve avere un settore giovanile importante

  • 63routamer 23/09/2015, 21.15 Mobile

    Benvenuti, in bocca al lupo, e speriamo di non lasciarci le penne al debutto..