Andrea Trinchieri: 'Veremeenko è un acquisto di altissimo livello'
Trinchieri elogia il giocatore
Il coach del Bamberg Andrea Trinchieri ha parlato di Vladimir Veremeenko a Prima Pagina Reggio:
Grande carattere «Vova, come si fa chiamare da tutti è una delle persone di maggiore spessore che ho avuto la fortuna di allenare. Davvero un ragazzo straordinario, uno dei migliori compagni di squadra che si possa avere: sempre la faccia giusta, sempre sorridente, sempre una parola di conforto per i compagni. Vi assicuro che è raro trovare uno così».
Caratteristiche tecniche «E’ lo stereotipo del lungo moderno: eccellente bloccante, bravissimo a “rollare”: è un “5” di movimento che per la Legabasket mi pare davvero un acquisto di altissimo livello. In difesa ha piedi molto mobili, è in grado di fare tutto. Il suo tiro dalla media è rispettabilissimo, mentre quello da tre punti meno, ma non penso sia un vostro problema vista la presenza di Lavrinovic e Polonara».
Convinvenza con Lavrinovic «Non entro nel merito tecnico, questo è compito di Max Menetti, ma se hai scelto di avere Veremeenko e Lavrinovic in squadra significa che li vuoi anche far giocare insieme, almeno qualche minuto a partita. Almeno, questa penso sia la sfida stimolante dello staff tecnico. Sono due giocatori che formerebbero una coppia sulla carta complementare, uno è interno e l’altro tira anche da fuori, garantirebbero un assetto estremamente fisico e alto nel reparto lunghi. Chiaramente non si avrebbe lo stesso tasso atletico che si ha con Polonara in campo, ma Veremeenko è giocatore esperto che sa usare molto bene il corpo e, passatemi il termine, ha fisicità orizzontale e non verticale».
Quando arrivò a Kazan «Vi dico solo che quando sono arrivato a Kazan lui non rientrava nei piani della dirigenza, pur essendo sotto contratto. Poi, visto che avevamo un paio d’infortuni, ho chiesto che si potesse allenare con la prima squadra. Beh… mi sono bastati due giorni poi sono andato dalla dirigenza e ho detto loro che non me ne fregava niente dei piani societari e che lo avrei voluto in organico a tutti i costi».
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