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Serie A 19/11/2010, 10.56

Boykin ritrova Jesi per un test di maturita'

«L’Assigeco deve entrare in campo concentrata, occhio a Maggioli»  

Serie A

Il passato che si fonde nel presente per assecondare la composizione di un futuro più avvincente. Ruben Boykin è alla terza stagione in LegaDue ed è la seconda volta che si prepara a sfidare l'arancione vivo della Fileni Jesi, la squadra del suo esordio italiano, che attualmente condivide la sesta piazza con l’Assigeco e Casale Monferrato. L'anticipo alle 17 domenica per la diretta tv su Sportitalia regala una valenza maggiore all'incrocio del “PalaCastellotti” tra i rossoblu lodigiani e la formazione marchigiana. A Boykin l'anno scorso era capitato di giocare contro Jesi con la casacca rossonera di Pavia, dove ha giocato la seconda metà della stagione in arrivo proprio dal club marchigiano; domenica lo farà con quella rossoblu dell'Assigeco Bpl. Un'incredibile mescolanza di colori, maglie e squadre differenti, un'unica emozione che rimane sempre la stessa. «A Jesi non era solo la mia prima volta in LegaDue, ma pure in Italia (il californiano si spostava dal campionato polacco, ndr): tutto molto bello. Mi sono trovato bene apprezzando tantissimo l'aiuto ricevuto nella stagione e mezza passata nelle Marche. La gente, “familiy oriented”, è stata fantastica». Anche dal punto di vista sportivo non era andata male visto l'approdo ai play off. «È andata bene, forse si sarebbe potuto fare qualcosa di più - sottolinea la 25enne ala forte dell'Assigeco Bpl -. La squadra 2008/2009 era decisamente forte con Mike Cuffee (all'Assigeco l'anno scorso, ndr), Ryan, Cantarello e soprattutto Michele Maggioli». Il lungo pesarese è ancora uno dei punti di forza di Jesi: «Michele è un ottimo giocatore, sa fare canestro e mille altre cose utili - avverte Boykin -. Attorno a sé ha compagni validi: li abbiamo già affrontati al “Q-Round di Coppa Italia: “lot of fun”, molto divertente. Sarà una gara dura anche domenica prossima: è importante approcciarla bene e molto dipenderà dalla capacità di stare tutti molto concentrati, senza pause, cercando di rendere sempre più difficili i tiri degli avversari».L'entusiasmo del colpo “on the road” a Forlì può diventare un fattore importante a favore dei ragazzi di Marco Calvani. «Sappiamo bene che ci aspetta una partita molto difficile da giocare - sottolinea con enfasi il lungo rossoblu che viaggia alla media di 14.9 punti e 10.2 rimbalzi a gara -. Ci aspettiamo un confronto molto fisico e tanti punti tattici da risolvere. Noi vogliamo vincere, loro pure: gioca parecchio anche l'aspetto mentale. Dobbiamo dedicare attenzione a tutti gli avversari, non solo a Maggioli». Il rendimento della prima parte può condizionare il resto della serata: all'Assigeco, con effetti opposti lo hanno capito bene nelle ultime due uscite. «Il coach è stato molto chiaro nell'analisi del dopo Udine - afferma Boykin ripensando al match nel quale non è riuscito a dare il meglio di sé -. Tutti noi dobbiamo entrare con molta più determinazione: può fare la differenza aiutando pure la fase offensiva, come capitato a Forlì». Anche la solidità del gruppo può essere decisiva: «Beh, l'Assigeco è una squadra dentro e fuori dal parquet. C'è unità, una sorta di famiglia - il giovane californiano è a suo agio -. Tutti sono “cool”, si lavora duro in palestra, a partire dai più giovani, e si va a cena insieme: ogni occasione è buona per stare insieme. Quando sai che accanto a te c'è un compagno che si “sbatte” sei più stimolato a darti da fare al massimo».

 

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E. Carchia

E. Carchia

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