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Serie A 13/11/2010, 20.37

Banca Tercas Teramo: con la Scavolini Pesaro c'è bisogno di svoltare

Con l'arrivo di Davis e le strigliate del pres. Antonetti, per la Capobianco-band è arrivato il momento della prima affermazione

Serie A

 Non è mai facilissimo invertire i circoli viziosi, quando sembri imboccare una china discendente e l'inerzia ti rema contro.

Poi guardi la classifica e ti rendi conto che sei ultimo, ed in vicinanza di compagini che non c'entrano nulla con la lotta salvezza e che, prima o poi, si muoveranno verso l'alto.

 

E allora per la Tercas Teramo diventa imperativo (questo il termine più usato sulla stampa locale) riempire la casella alla voce “Vittorie”, per iniziare a dire la propria, per far pace con alcune beffarde circostanze che potevano virare diversamente ed oggi racconteremmo un'altra storia.

 

Al Palascapriano arriva la Scavolini Pesaro, nome e blasone, ed oggi sicuramente in una situazione di mezza via che lascia più sereni i marchigiani rispetto ai bancorossi.

A Teramo è arrivato Josh Davis, a Pesaro Ryan Hoover, che a Teramo c'è già stato ed occhio: il “canestro dell'ex” è sempre in agguato.

D'altro canto a casa Capobianco la pazienza sta finendo, ed il presidente Antonetti, così come la Comunità di tifosi intera si aspetta un'inversione di tendenza, specie tra le mura amiche, dove già 2 volte l'urlo di gioia è stato strozzato sul finire.

 

A disposizione di coach Dalmonte, oltre al neoacqusito Hoover, osservati speciali sono i componenti dell'asse play-pivot, Andre Collins e Tau Lydeka, molto positivi e continui così come l'ala Morris Almond, secondo cannoniere dei suoi e miglior tiratore dall'arco.

Da parte teramana, Fletcher e Shaw (quest'ultimo “osservato speciale” circa il rendimento), sono attesi al varco da Aleksandrov. Chiave dell'incontro, per i biancorossi, sarà soprattutto la ritrovata compattezza: gente come Mike Hall dovrebbe concorrere domenicalmente al titolo di MVP piutto sto che essere accostata a voci di taglio.

Personalissimo cartellino, domani Hall farà la partita della vita.

Come “primo cambio”, con Boscagnin e Flamini, le due contendenti si equivalgono, tirando le somme se la “scossa” Davis porterà quel minimo di fibrillazione positiva, allora per gli abruzzesi si potrà parlare della prima gioia.

Un'ulteriore battuta d'arresto, invece, aprirebbe scenari non del tutto preventivati alla vigilia del Campionato: meglio non pensarci.

 Al campo, come sempre, L'Ultima Verità

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E. Carchia

E. Carchia

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