Vincenzo Esposito: La mia squadra dovrà accendere il pubblico
El Diablo presentato a Pistoia
"Il nostro dovrà essere un gruppo a immagine di questa società e di questi tifosi: una squadra che in campo darà tutta se stessa e non mollerà mai fino al quarantesimo". Con questa idea forte Vincenzo Esposito si è presentato questa mattina a stampa e tifosi, conquistando subito tutti per i modi educati ma schietti e per la grande passione traspirata da ogni sua parola.
"Esposito è stata la nostra prima scelta -ha esordito facendo gli onori di casa il presidente Maltinti- e sinceramente fin dal primo incontro avuto, le sensazioni a livello di feeling sono state ottime. Questa è una società che negli anni ha costruito i suoi successi basandosi sulle sensazioni forti, sulle emozioni, sul contatto diretto fra le persone e devo dire che con Vincenzo fin dal primo minuto c'è stata grande intesa. Ci ha colpito il suo entusiasmo, la sua voglia di fare, i suoi grandi stimoli e proprio per questo siamo convinti di avere fatto la scelta giusta e di poter fare un lungo percorso insieme".
Al presidente Maltinti ha fatto eco Giacomo Galanda: "Sono molto felice -ha affermato l'ex-capitano della Nazionale- di tornare a lavorare con Esposito, che ho già avuto come compagno di squadra. E' un ragazzo genuino, che ha competenza e tanta voglia di fare: una cosa che Pistoia apprezzerà sicuramente fin da subito".
"Con Vincenzo si apre un nuovo ciclo -ha spiegato il vicepresidente Lucchesi- e noi dobbiamo far di tutto per far sì che il nostro nuovo allenatore si trovi bene e possa rendere al massimo. Auspico che possa esserci fin da subito un grande legame con la nostra tifoseria, che saprà volergli bene per l'impegno che metterà in ogni cosa che farà".
La parola è poi passata, ovviamente, al coach, che non ci ha messo molto per raccogliere il primo, convinto applauso dei tantissimi presenti: "Preferisco dimostrare qualcosa sul campo che non ha parole -ha esordito Esposito- perché credo che sia l'unica cosa che nello sport conta. Sono molto contento di essere qua a Pistoia e ringrazio la società tutta che mi ha fortemente voluto e con cui ci sono state subito sensazioni forti: nella mia esperienza da giocatore, ricordo con enorme piacere questa città e questo pubblico. E' stata una delle realtà a cui mi sono sentito più legato e anche se alla fine sono rimasto solo pochi mesi, posso dire di sentirmi già come a casa. Non mi piace fare promesse-ha proseguito il neo-coach biancorosso- ma posso dire, senza timore di essere smentito, che saremo un gruppo a immagine di questa società, di questa città e di questi tifosi: una squadra che in campo darà tutta se stessa, fino al quarantesimo".
A chi gli ha chiesto qualcosa circa la sua idea di basket la risposta di Esposito è stata chiarissima: "A me piace vincere: credo che sia l'unica cosa che conta davvero. E' chiaro che come allenatore ho le mie idee, ma ritengo che la bravura di un allenatore sia quella di far rendere al massimo il gruppo che la società gli mette a disposizione in quella determinata stagione. Ci sarà da modellare, da amalgamare, da trovare la giusta chimica fra la mia idea di basket e le caratteristiche dei giocatori: dovrò essere bravo io e dovranno essere bravi loro, ma l'obiettivo comune dovrà essere quello di vincere".
Non poteva ovviamente mancare una domanda sui recentissimi successi del settore giovanile, e anche su questo il coach è stato molto trasparente: "In questo momento i successi del settore giovanile devono rappresentare un motivo di orgoglio per tutti, oltre che il segno tangibile di come si sia lavorato bene nel corso degli anni anche sul vivaio. Dobbiamo credere nei nostri giovani, ma dobbiamo anche ricordarci che siamo in serie A e che non dobbiamo bruciare le tappe, anche per rispetto di questi giocatori che hanno davanti un futuro importante. Dovremo valutare bene tanti aspetti: da parte mia le porte della prima squadra saranno sempre spalancate ai più giovani, ma con la dovuta pazienza per valutare chi può realmente essere già pronto per reggere l'impatto con la serie A".
Fra le prime questioni che il nuovo allenatore dovrà affrontare c'è anche quella relativa allo staff: "La cosa importante -ha spiegato a tal proposito Esposito- è adesso per me prendere coscienza della realtà pistoiese. Dovrò inserirmi in questo contesto il prima possibile, ed è anche la prima cosa che chiederò ai giocatori. Ci confronteremo con la società, con tutti coloro che tanto bene hanno fatto qui in questi anni e poi tutti insieme valutare cosa è meglio per ognuno".
E' il turno poi della domanda (d'obbligo) sul mercato, a cui Esposito ha risposto: "Non mi piace dover sentir parlare di budget ridotto. Credo che dovremo fare il massimo con quello che avremo a disposizione, senza stare a pensare se ci saranno società più o meno ricche di noi. "Budget" è una parola che non amo, preferisco parlare di disponibilità di risorse, e in questo caso vi assicuro che è dura per tutti: qua, come magari nell'80% delle altre piazze italiane o europee. Francamente non mi piace l'idea di dover stare un anno a piangerci addosso o a perdersi dietro ai conti di quanto denaro abbiamo: l'obiettivo che la società mi ha chiesto è la salvezza, ma io quando ho deciso di accettare non ho risposto niente alla società: dovrò essere bravo a dare le risposte che servono sul campo".
L'ultima domanda ha poi riguardato il glorioso passato da giocatore di Esposito: "C'è sicuramente molto dell'Esposito giocatore nell'Esposito allenatore -ha ammesso il coach- ma non mi piace che la gente pensi che io sono solo un grande motivatore o un trascinatore. Oggi mi sento allenatore, e da allenatore penso e agisco. Sono un tecnico giovane, che sicuramente deve crescere tanto, ma credo proprio che Pistoia sia il posto giusto per farlo. Qua c'è una società semplice ma molto organizzata, una città piccola ma molto appassionata e calda, e dovremo quindi essere bravi noi a creare il giusto feeling, a trasmettere le giuste sensazioni, a far scoccare la scintilla con il pubblico se vogliamo che i nostri tifosi siano davvero il sesto uomo: sarà compito mio far passare questo messaggio ai giocatori, e far sì che ciò possa avvenire".
Chiusura con il pensiero del direttore sportivo, Giulio Iozzelli: "Riavere qua Vincenzo mi fa piacere, perché il suo nome è legato a tanti ricordi bellissimi. La trattativa è stata effettivamente velocissima perché ci siamo piaciuti subito e fin da subito ci siamo detti tutto con grande onestà. Le sensazioni sono ovviamente molto positive, ma è chiaro che si tratta dell'ennesima scommessa della nostra storia! E' vero che lui scommette su di noi, che non siamo una società che lotterà per lo scudetto, ma è altrettanto vero che noi scommettiamo su di lui che è un allenatore che sta diventando grande proprio adesso. Non sarà facile per Esposito sedersi sulla panchina che fino a ieri è stata di un personaggio che ha scritto una pagina di storia dello sport pistoiese -ha concluso Iozzelli- ma Vincenzino è uomo di passioni vere e grande personalità, e per questo sono sicuro che abbiamo fatto la scelta giusta".