Reggio Emilia non smette di sognare: Sassari battuta 84-71
Grissin Bon in vantaggio nella serie che vale lo scudetto per 2-0
Nel primo quarto, la partita è di possesso dei lunghi e si gioca molto vicino a canestro. Da una parte 4 di Chikoko e due di Lavrinovic e Polonara, dall’altra Lawal toglie subito il dubbio: in gara 1 mancava, ma in gara 2 è presente, presentissimo. Tre punti e una manciata di rimbalzi in tre minuti. Reggio mostra che non ha smarrito lo smalto di gara 1 e vola subito sul +8, poi con la tripla di Silins arriva addirittura 20-8 a 2:30 dal termine del quarto. I lunghi di Sacchetti non riescono ad uscire su Lavrinovic che continua ad uscire fuori dalla linea dei tre punti e punire con il tiro. Sulla sirena la tripla di Brooks fissa il punteggio del quarto sul 27-17 per Reggio.
Nel secondo quarto, Sassari trova il break per riavvicinarsi, grazie a Sanders e Brooks fino al +5, ma è dura rimanere in scia perchè Reggio trova grande contributo dalla panchina, con Della Valle e Cervi che fanno il loro su entrambi i lati del campo: a cinque dal termine è ancora +13 Reggio. Sassari in particolare fa fatica a ruotare in difesa, con la Grissin Bon che una volta vinto un uno contro uno, ha vita facile a concludere al ferro. Il finale di tempo dice 47-36 per Reggio.
Secondo tempo. Reggio parte ancora forte, tirando benissimo da tre, mentre Sassari per il momento non viene spazzata via solo grazie alla partita perfetta di Jeff Brooks. Ma oltre a Jeff Brooks, sale in cattedra Achille Polonara: penetrazioni, tiri da tre e rimbalzi, tutto con uno straordinario atletismo. Sono 20 punti in 25 minuti fin’ora. Reggio grazie a lui mette la freccia sul +20. Nella seconda parte del quarto, complici le polveri bagnate negli attacchi si segna poco e il quarto si chiude 68-49 per Reggio che vede lo striscione del traguardo davanti a sé.
Quarto quarto. Sassari prova l’ultima disperata rimonta. Riesce a rientrare fino al +12, ma poi anche gli uomini di Sacchetti si rendono conto che è impossibile e che la partita è persa. Il finale dice
Il peso di questa gara 2 era enorme. In gara 1 la serie non si poteva dichiarare davvero iniziata, con Sassari troppo brutta per essere vera e Reggio sulle ali dell’entusiasmo. In gara 2 Reggio doveva dimostrare che la prima gara non era un caso, che la differenza vista in campo era frutto di aspetti tecnici, di intensità e valori, non di entusiasmo, fattore campo o l’assenza di Lawal. Reggio ci è pienamente riuscita, uscendone ancora una volta con una partita scintillante.
Sassari si deve azzerare mentalmente, la serie va in Sardegna e a Reggio devono rimanere anche le scorie e le insicurezze che la Grissin Bon ha messo nella testa dei giocatori. Dyson zero punti è la migliore cartina di tornasole del momento degli uomini di Sacchetti.
MVP
Polonara 20 punti: ancora lui, ancora Achille. Fa tutto e lo fa alla massima velocità, intensità e atletismo. La vera arma da disinnescare per Sacchetti.
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