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Serie A 17/05/2015, 23.30

Tecnica e rapidità: una analisi sul tiro di Federico Mussini

Facciamo un confronto fra il tiro di Mussini e quello dei maggiori campioni NBA

Serie A

Ci dev’essere un legame al limite della pura superstizione fra un giocatore di basket e la propria tecnica di tiro. Gli allenatori più bravi riescono a modificarne il modo in cui porta palla, come e quando passa il pallone, possono anche fargli cambiare il colore delle mutande o la fede religiosa. Al contrario, sono rarissimi i casi di giocatori disposti a modificare anche se di poco la loro tecnica di tiro.
La motivazione è semplice: a basket l’obiettivo è fare canestro e quindi l’argomento è delicato. Come i capelli per Sansone, ogni giocatore è convinto che nella tecnica di tiro risieda tutta la sua forza, l’unico motivo che lo ha trascinato lungo la propria strada nel basket e quindi non è disposto a rischiare di perdere tutto quello che ha.
Sulla tecnica di tiro sono stati scritti libri (per citarne uno: Shot like a pro, di Adam Filippi) e non è in un articolo di qualche riga che si possono sviscerare tutti gli aspetti fondamentali di un tema cosí ampio, delicato e centrale del gioco. Tuttavia, se poniamo la nostra lente d’ingrandimento su un giocatore e lo mettiamo in relazione con alcuni dei suoi colleghi, possono emergere facilmente e senza entrare troppo nel dettaglio, alcuni aspetti interessanti.

 

Uno dei giovani tiratori emergenti in Italia è Federico Mussini, della Pallacanestro Reggiana. Federico ha un tiro diverso dalla maggioranza dei suoi colleghi, perché non tira in sospensione, cioè nel momento di maggior altezza del salto fatto per tirare, ma lo fa nella fase ancora ascendente del salto.
Diverse potrebbero essere le motivazioni, tuttavia, dato che questa caratteristica è comune ad alcuni giocatori meno strutturati dal punto di vista fisico,  questa tecnica potrebbe essere l’eredità di come tirava quando era ancora più giovane.

Chiunque abbia giocato a basket da piccolo, vedeva la linea dei tre punti come una chimera: “chissà quando riuscirò ad arrivare al canestro da quella distanza”. Visto che i bambini non hanno ancora chiaro il significato della parola “no”, per farcela si inventano le più bizzarre tecniche di tiro. Chi con una mano tipo giavellotto, chi a catapulta dietro la testa, chi a scodella, chi con sette metri di rincorsa. Poi si cresce e la distanza da improbabile diventa possibile e la tecnica di tiro si modifica, fino ad arrivare al punto che la distanza non è più un problema, ma lo diventa solo la precisione.
La maggior parte dei giocatori professionisti tirano, per non farsi stoppare, nel punto più alto del salto, quando la forza ascensionale si è esaurita e il tiro è frutto della sola forza delle braccia. Tuttavia alcuni giocatori, non hanno modificato la loro tecnica che adottavano quando solo con le braccia non arrivavano al canestro, ma utilizzavano anche la forza delle gambe. Questa dovrebbe essere l’origine del tiro in fase ascendente di Mussini, che ora riuscirebbe a tirare in sospensione, ma preferisce rimanere con la sua tecnica di tiro, confortato anche dalle percentuali, che parlano per lui.

Per fare un confronto, abbiamo affiancato i fotogrammi del tiro di Mussini a quello di 4 protagonisti del basket oltre oceano: Steph Curry, Klay Tomphson, Kyle Korver, Kevin Durant. Se proprio ci deve essere un confronto, perché non farlo con i migliori?
Ma cosa analizziamo? Il tiro può essere spezzato in due fasi: la prima di “messa in ritmo”, in cui si allineano i piedi, ci si piega sulle gambe e la palla viene portata nel suo punto più basso, verso il parquet. 




Nella seconda fase i piedi iniziano la spinta, la palla viene portata in alto fino allo scoccare del tiro. Dato che la prima fase di tiro è influenzata dall’azione (il giocatore è fermo? In movimento? Già piegato?), ci concentreremo solo sulla seconda parte. E per analizzare la velocità di questa seconda fase, abbiamo misurato i centesimi di secondo in cui l’attaccante inizia il movimento ascendente del pallone e la spinta sulle gambe. Questa è anche la fase in cui il difensore capisce che sta per arrivare il tiro e proverà a stopparlo.

Mentre Tomphson, Korver e Durant scoccano il tiro nel momento in cui il loro salto li ha portati nel punto più alto, Mussini e Curry anticipano il tiro, scoccandolo in anticipo rispetto agli altri. Il risultato è che Mussini e Curry tirano in 36 centesimi di secondo

 



Korver in 46



mentre Durant e Tomphson in 50 centesimi


 

Ovviamente non tutti i tiri sono uguali e lo stesso giocatore può tirare durante la partita con tempistiche differenti a seconda della situazione. Per questo motivo abbiamo scelto tiri sostanzialmente aperti, in cui il giocatore esegue il suo tiro classico.
Le tempistiche “variabili” sono comprovate proprio dallo stesso Mussini, che nella partita di andata di questa stagione contro Avellino, ha tirato contro il recupero forte di un difensore biancoverde, scoccando il tiro in soli 26 centesimi. Per chi volesse andarsi a vedere l’azione su LegaBasketTv (ottima iniziativa), siamo nell’ultimo quarto a 4:25 dal termine, sul 78 a 76 (gli italiani che lo meritano, si prendono minuti e tiri importanti).
 

Ma se potessimo scegliere, qual è il tiro migliore? Un tiro in sospensione parte da più in alto, quindi è più difficile che venga stoppato, tuttavia, un tiro in fase ascendente è più rapido, quindi rimane qualche frazione di secondo in meno nelle mani dell’attaccante, complicando le cose per il difensore. In una fase della partita in cui è atteso un tiro, come negli ultimi secondi della partita, è chiaro che chi tira in fase ascendente è penalizzato, perché il difensore può intuire l’azione anticipare in tempismo l’attaccante. Chi tira in sospensione, lo fa invece da un’altezza in cui il tempismo è meno determinante. Il tiro in ascensione è invece ideale per giocatori che si muovono rapidamente, come Curry e Mussini, che riescono ad anticipare il recupero del difensore.
Ovviamente questo tipo di tiro è anche ideale per competizioni come la gara del tiro da tre, in cui il tempo è un fattore e in cui giocatori che hanno una tecnica più strutturata fanno fatica a finire (vedi Jo Johnson l’anno che ha vinto Belinelli). Sotto questo punto di vista, la vittoria di Curry di quest’anno, proprio contro Korver e Tomphson non ci ha stupito per niente. 

© Riproduzione riservata
P. Chierici

P. Chierici

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 25 Commenti
  • chauser 18/05/2015, 14.32

    Peter È meglio il tiro più veloce! Perchè se sei rapido nel rilascio puoi creare spazio tra te e il difensore. Per potere stoppare un tiro in 36 cent, devi essere molto vicino al tiratore e in quel caso un playmaker ti va via sul palleggio. Se Musso ha gli occhi puntati addosso negli states credo che sia proprio per questa sua caratteristica

  • chauser 18/05/2015, 14.25
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    in verità per giocatori come Mussini è molto più facile fare canestro da 3 in NBA che in Italia per il semplice fatto che in regular Season NBA tiri molto spesso piedi in terra senza difensore. Diverso è il discorso per le partite che contano, tipo playoff, dove li si, avere un difensore addosso che è il doppio più grosso e più veloce di te può creare non pochi problemi.

  • VidiVici 18/05/2015, 13.43

    Non gli fa bene questa esaltazione mediatica .....

  • andrebott 18/05/2015, 13.03 Mobile

    Bellissimo articolo come sempre. Io penso che nei prossimi anni Mussini migliorerà tecnica e precisione continuando a lavorare

  • DRose12 18/05/2015, 12.24 Mobile

    Ho visto uno speciale su thompson, in cui klay è il più veloce..

  • OlimpiaArmaniJeansMi 18/05/2015, 10.53

    Complimenti per l'articolo, davvero molto interessante.

  • Canestrei 18/05/2015, 09.54
    Citazione ( MarshallDTeach 18/05/2015 @ 08:53 )

    Bellissimo articolo e ottima analisi. Anche per me Mussini ha tropo hype e avrà sempre un limite insormontabile nel fisico (almeno per gli altissimi livelli)

    Ho idea anch'io.
    In ogni caso, molto molto stimolanti le analisi di Chierici.

  • aboutblank 18/05/2015, 09.05 Mobile

    Musso tira da 3 da quando aveva 6 anni, e la meccanica è più o meno sempre la stessa .

  • OttoLamphred 18/05/2015, 09.05
    Citazione ( MarshallDTeach 18/05/2015 @ 08:53 )

    Bellissimo articolo e ottima analisi. Anche per me Mussini ha tropo hype e avrà sempre un limite insormontabile nel fisico (almeno per gli altissimi livelli)

    Temo che tu abbia ragione

  • OttoLamphred 18/05/2015, 09.04

    Questo è un bell'articolo di tecnica, non le cagate tradotte dagli americani

  • MarshallDTeach 18/05/2015, 08.53 Mobile

    Bellissimo articolo e ottima analisi. Anche per me Mussini ha tropo hype e avrà sempre un limite insormontabile nel fisico (almeno per gli altissimi livelli)

  • Faccettabuffa 18/05/2015, 08.45 Mobile

    Articolo molto bello. Forse l'avrei riservato ad un giocatore più importante.
    Comunque tira in fase ascendente perché altrimenti arriverebbe scarso al ferro e perché se tirasse in sospensione, lo stopperebbero tutte le volte.

  • Ciandre 18/05/2015, 07.40 Mobile

    Certo che il solo accostare Mussini a quegli altri.... Viene da ridere :-)

  • venetOlimpia 18/05/2015, 07.03 Mobile

    Bell'articolo!

  • stevefats 18/05/2015, 06.29 Mobile

    A me hanno sempre insegnato a preferire il rilascio nella fase ascendente del jump, ma non per un motivo di velocità o di maggiore forza di spinta, bensì per un maggiore equilibrio e di conseguenza precisione.

  • peterparker0607 18/05/2015, 01.12
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    Certo che è il gotha... Infatti io non mi sogno minimamente di fare paragoni sul gioco, ma solo sulla meccanica. Per assurdo potresti trovare nel campionato CSI qualcuno che ha una meccanica migliore di quella Reddick... o più veloce di Curry.. ma non significa nulla, e' solo un paragone di meccaniche. Poi quel giocatore e' ovvio che se lo metti su un qualsiasi campo professionistico, non riesce nemmeno a guardare il canestro!

  • Spursiano91 18/05/2015, 00.51

    Sinceramente lo vedo leggermente sopravvalutato rispetto al suo reale valore..spero di sbagliarmi

  • peterparker0607 17/05/2015, 23.59
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    E' un pezzo sulla tecnica di tiro, non sulle percentuali... :-)


    In ogni caso il 32% ha anche delle motivazioni... E' praticamente al primo vero anno con i professionisti, ovvio che le percentuali ne risentano.