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Serie A 26/10/2010, 10.55

Boniciolli: 'Roma è un cantiere ancora aperto'

Dalle colonne del quotidiano "Il Corriere dello Sport", l'intervista al coach dopo il brutto ko a Pesaro: «Con mille infortuni patiti, il nostro processo di crescita passerà per sconfitte e delusioni»

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 L'augurio è che lo schiaffone di domenica serva da lezione. La battuta d'arresto di Pesaro, che ha mostrato una Lottomatica poco convinta e decisamente supponente, è di quelle che possono essere preziose per la costruzione di una mentalità di squadra. Ieri ovviamente la Virtus ha analizzato tutto ciò che non è andato. Dopo un lungo faccia a faccia con i giocatori, che al video hanno potuto vedere la miriade di errori fatti soprattutto nel primo tempo, Matteo Boniciolli ha ripreso la routine settimanale, con la speranza che la sberla ricevuta sia davvero servita. «I miei ragazzi hanno una grande arma per farmi vedere che hanno capito: il campo. Lo vedremo negli allenamenti e poi con Charleroi (domani) se il messaggio è stato chiaro - ha spiegato il tecnico -. Oggi è pre- maturo dare un giudizio: siamo un cantiere aperto».  Non è drastico il coach. Anzi, è propositivo ed analizza freddamente ciò che è accaduto all'Adriatic Arena inserendolo nel contesto di un buon inizio di stagione. «Abbiamo sbagliato 20 minuti su 120 da questo inizio di campionato, non farei una tragedia. Infatti nell'intervallo, dopo un paio di "vaffa", la squadra ha ritrovato energia ed atletismo. E ovvio che l'atteggiamento indisponente del primo tempo non mi va bene, ma siamo giovani ed il nostro processo di crescita passerà per forza da sconfitte e delusioni, lo sono dispiaciuto ma non certo preoccupato. Perché un inizio così? Viviamo di entusiasmo ed energia, si è sottostimato l'impegno. Non è un caso che non siano stati solo 2 o 3 a sbandare, ma proprio tutta la squadra, forse escluso Smith». Il tecnico triestino, però, ci tiene a chiarire un concetto. «Prima di Brindisi nessuno ci considerava, dopo le due vittorie eravamo diventati l'unica sfidante per Milano e Siena, oggi siamo di nuovo dei cretini? Nel mio mestiere ci vuole equilibrio. Siamo giovani, la battuta d'arresto di Pesaro non ha cambiato di una virgola ciò che penso di questa squadra». La Virtus paga molto un precampionato monco a causa di stop ed infortuni, che hanno provato Boniciolli di giocatori importanti: su tutti Traoré ed Heytvelt. «Ma lo sapevamo già, forse le prime vittorie hanno illuso tutti, me no. Io non ho perso di vista chi siamo e dove siamo. E normale che abbiamo dei problemi di asse- stamento, lo sapevamo visti gli stop in preparazione. Chi però fa finta di non conoscere questa realtà ed oggi si sorprende non è onesto intellettualmente. Siamo una squadra che è costruita per crescere grazie al lavoro in palestra. Ma in condizioni normali, non con mille infortuni». Certo è che la sfida di domani a Charleroi diventa subito un banco di prova importantissimo. «Corrono, sono una squadra che gioca con 3 esterni piccoli che saltano e pressano per 40'. Hanno eliminato Kazan ed Alba Berlino, e contro Malaga erano avanti 3-20. In più troveremo 6000 persone in un palazzo che non ti consente nemmeno di fare i time out perché si spengono le luci ed entrano le ballerine...».

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E. Carchia

E. Carchia

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