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Serie A 12/05/2015, 14.32

A Pistoia la seconda edizione di "Uniti nello Sport per la Vita"

Svolto ieri sera al PalaCarrara la seconda edizione organizzata da Gek Galanda, Pistoia Basket 2000 e Fondazione Giorgio Tesi Group

Serie A


Si è svolta ieri sera la seconda edizione di “Uniti nello sport per la Vita”, evento fortemente voluto già lo scorso anno da Gek Galanda assieme al Pistoia Basket 2000 e alla Fondazione Giorgio Tesi, in collaborazione con il Coni provinciale.
Come dodici mesi fa, anche ieri sono stati raccolti fondi per la Fondazione Radioterapia Oncologica dell’Ospedale di Firenze.
In campo tutti i protagonisti della Giorgio Tesi Group 2014/15 con le sole eccezioni di Tony Easley e Gilbert Brown (in panchina perché infortunato), con a fianco tanti altri sportivi pistoiesi, dal calcio al podismo passando per il calcio a 5 fino alla scherma e addirittura due Vigili del Fuoco (corpo a cui la società vuole rivolgere i propri ringraziamenti per la disponibilità dimostrata), unitamente ai ristoratori del comparto “Sala” e ad altri tifosi.
La formula era quella dello scorso anno, con un piccolo cambiamento: dopo due tempi di calcio a 5, nei quali Landon Milbourne si è dimostrato abilissimo portiere, è toccato prima al basket e poi al tennis, in un PalaCarrara perfettamente attrezzato per l’occasione, concludere la serata. Tanti gli sketch e le gag da parte della testimonial dell’evento, il volto televisivo Emanuela Aureli, con la curiosità da parte di tutti nel vedere all’opera tre ex giocatori del Milan dei record come Roberto Mussi, Alberigo “Chicco” Evani e Giovanni Galli, in borghese, che ha dato il calcio d’inizio simbolico alla serata. Sugli spalti tanti bambini e famiglie divertiti e coinvolti, per fare da giusta cornice a quello che succedeva in campo. Oltre alla serata benefica di “Uniti nello Sport per la Vita”, la giornata ha visto anche la conclusione del Progetto Scuole Pistoia Basket 2014/2015 “Matteo Bertolazzi”.
Fin dal pomeriggio, centinaia di bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie del comprensorio, oltre a vedere esposti i propri elaborati, realizzati nel corso dell’anno scolastico, hanno potuto giocare e partecipare allo spettacolo di capitan Fernandone con il suo vascello carico di pirati e piratesse. C’è stata poi la possibilità di visitare i luoghi più segreti del PalaCarrara, quelli solitamente invisibili agli occhi dei più, come lo spogliatoio della prima squadra, e accedere al campo di gioco passando dal tunnel.
“E’ stata una bellissima esperienza -afferma Giacomo Galanda, motore del progetto- che sicuramente ripeteremo anche in futuro. La conclusione del Progetto Scuole ci ha permesso di aprire il palazzetto, un luogo solitamente deputato allo sport professionistico, a tutti i bambini, dando a chiunque lo volesse la possibilità di potersi avvicinare sempre di più al basket. Ringrazio ovviamente la Dife –ha proseguito Gek- che ci ha affiancato in questo progetto che come tema aveva l’importanza del riciclaggio e che ha coinvolto davvero tanti bambini e tante scuole”.
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