Quintetto e sesto uomo di Serie A, giornata 28

Arriva il quintetto della settimana per la terzultima di campionato. Una new entry inattesa.

Andrea Cinciarini, PM, Grissin Bon Reggio Emilia: mancare a lungo dal quintetto Sportando deve essergli sembrato un affronto intollerabile, pertanto ha deciso di metterci una pezza. Il playmaker della nazionale italiana riscatta un periodo statisticamente non esaltante con una prova chirurgica contro i rampanti atletoni dell'Acqua Vitasnella Cantù, sua ex squadra, alla quale non manca di riservare un dispiacere se possibile. 11 punti, 5 rimbalzi 3 recuperi e 12 assist sono lo score con cui sconfigge il diretto avversario Darius Johnson-Odom, che per la verità fino a metà gara qualche problema glielo crea. A Reggio è nella sua dimensione ideale, ma a che prezzo la squadra emiliana intenderà mantenerla?

Phil Goss, G, Umana Reyer Venezia: il forfait di Stone all'ultimo minuto lo costringe ad assumere compiti di regia aggiuntivi e il suo ruolo tanto per cambiare lo svolge benissimo. Goss si ritaglia la giornata da MVP grazie ad una condotta di gara pulita e dall'istinto killer contro una Vanoli Cremona volitiva, ma pasticciona, specialmente in attacco. Difensivamente non si vede, ma si sente, le linee di passaggio le ostacola sempre in modo aggressivo e furbo. Aggiunge 23 punti, 6 assist e 2 recuperi, sbagliando pochissimo. 31 di valutazione è la migliore in tutto il turno in compagnia di Denmon e Samuels, ma a suo favore pende decisamente il tasso di difficoltà del match molto maggiore.

Stan Okoye, AP, OpenJobMetis Varese: uno degli acquisti più misteriosi dell'estate e in tutta sincerità non si è mai capito fino ad oggi quale sia il criterio con cui riceve minutaggio. Comunque per non passare da Varese solo come colui che si mise una maschera da power ranger insieme a Pozzecco, Stan Okoye ritiene saggio sfruttare l'assenza di Eyenga per ritagliarsi un weekend da protagonista. Chiude con 22 punti, 9 rimbalzi, 3 assist e 30 di valutazione. Giocatore di difficile valutazione anche per il difensore che lo deve marcare; sa esplodere atleticamente dal nulla e anche in quanto a tecnica non sfigura. Giocatore energico, di caratteristiche simili ad Eyenga. Alla giusta cifra potrebbe essere una conferma utile per il prossimo anno dato lo status di cotonou.

James Mays, C, Enel Brindisi: essendoci una voragine nel settore ali forti andiamo con il doppi pivot. James Mays è un abbonato tra i migliori al nostro quintetto e anche questa volta di riffa o di raffa riesce a ritagliarsi il suo spazio. L'occasione è la gara personale tra rimbalzisti con lui e O.D. Anosike a contendersene uno dopo l'altro. Mays vince la sua gara personale e anche la partita, registrando 13 punti e 18 rimbalzi. In attacco pasticcia spesso per la troppa foga, ma alla fine la sua presenza è decisiva per il risultato. Lui e Denmon sono l'architrave della squadra. Ripartire da loro il prossimo anno sarebbe esser già a metà dell'opera.

Samardo Samuels, C, EA7 Emporio Armani Milano: in Italia probabilmente non ha rivali capaci di contrastare il suo mix di stazza e tecnica, ma qualche limite caratteriale alla comprensione della partita spesso costringe Luca Banchi (che già lo utilizza moltissimo) a doverlo riprendere per qualche fallo tecnico di troppo. Contro Bologna questo problema non si pone, anzi Samuels fa una gara dominante sotto ogni profilo, sfruttando anche la voragine che la squadra di Valli concede in quel ruolo, con i Reddic e i Cuccarolo assolutamente non all'altezza per contenerlo. Samuels fa un primo tempo tranquillo, poi nel terzo periodo si scatena con schiacciate, canestri in fila sulla testa dei lunghi avversari senza eccessivi sforzi. Chiude con 25 punti in 22 minuti con 9/10 dal campo e 7/9 dalla lunetta. Milano dovrà scegliere se confermarlo o cercare qualcuno più performante di lui su entrambe le metà del campo. Il giamaicano ha lasciato diversi dubbi nelle sue due stagioni sotto il Duomo sulla sua capacità di poter raggiungere “un altro livello” difensivo quando è uscito dai confini nazionali.

SESTO UOMO:

Marco Spanghero, G, Dolomiti Energia Trento: Fino alla terza sirena la sua era una partita nella media, tranquilla con 5 punti e il compitino svolto, poi si è accesa la torcia e Marco Spanghero ha regolato bene il mirino. 15 punti nell'ultimo quarto con Buscaglia che nemmeno pensa di richiamarlo in panchina dato lo show balistico che mette in atto. Chiude con 20 punti, 23 di valutazione, 3/3 da due, 3/3 da tre e il peso specifico di un quarto di gara che rovescia un match complicato e consegna a Trento un incredibile quarto posto. Chi ha avuto fiducia nel blocco promozione della squadra ha decisamente centrato il jackpot. Su Spanghero lo scorso anno si avevano dei dubbi potesse essere un buon cambio per Trento per giungere alla promozione, adesso ha dimostrato di saperci stare anche in Serie A.
Una nota su Trento: vince anche se Tony Mitchell non imbrocca la giornata. Questa squadra è molto più pericolosa di quello che uno si potrebbe aspettare. I playoff sono vicinissimi e con il fattore campo e la serie di gare di regular season favorevole contro l'avversario accreditato (Sassari) le sorprese potrebbero non essere finite qui.