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Serie A 21/10/2010, 22.32

Domenica speciale per Massimo Cancellieri: un teramano contro Teramo

Domenica al Lauretana Forum incontrerà la squadra della sua città con un'emozione particolare, quella di doversi misurare con gli amici di una vita intera

Serie A

Luca Bechi lo ripeteva ogni volta. E' capitato in sei occasioni: «Se si vince ti dedico la vittoria», era il ritornello che il tecnico toscano rivolgeva al suo fidato assistente Massimo Cancellieri ogni volta che la loro Angelico sfidava Teramo. Dalle colonne del quotidiano "La Stampa, Cancellieri racconta: «Ma il povero Luca contro Teramo tutte e sei le volte ha perso. Quando Massimo lo scorso anno ha scelto l'anno sabbatico di Veroli il destino non è cambiato: Bechi perde con Teramo sia all'andata sia al ritorno ed i biancorossi vengono coniati ufficialmente come l'ideale anti-Biella. Toccherà a Cancellieri L'allenatore conteso tra lavoro e affetti «lo tribuna ci saranno anche i miei genitori» sfatare questo tabù e l'evento è di quelli speciali: dato che Cancellieri è un teramano doc, nella città abruzzese ci è nato, ha giocato per la prima volta a basket e ha mosso i primi passi da allenatore professionista. Il peso non è tanto quello di affrontare la squadra della sua città, quanto quello di doversi misurare con gli amici di una vita intera: Luca Di Polidoro, attuale team manager della Banca Tercas, abita nello stesso palazzo di Massimo, l'appartamento al piano di sotto. E Carlo Antonetti, oggi presidente della squadra, era l'idolo del Cancellieri teenagers: «Ero un ragazzino, andavo a vedere le loro partite e tifavo per lui» ricorda. Da allora i due hanno fatto parecchia strada: Antonetti, appese le scarpe al chiodo, diventa uno stimato avvocato e pian piano fa il Marco Atripaldi di Teramo, un uomo carismatico capace di costruire un progetto articolato, con il coinvolgimento di tanti imprenditori locali appassionati. Nel frattempo Cancellieri cresce, gioca per le squadre teramane fino ai vent'anni, disputa due campionati senior di Promozione: «Pensate che giocavo da centro - racconta l'allenatore rossoblu -, perché ero uno tra i giocatori più alti». Massimo lascia poi la sua città, studia a l'Aquila, poi a Roma, ma ritorna all'ovile: «Tre anni fantastici da vice di Franco Gramenzi, che quando aveva 18 anni era stato il mio allenatore nel minibasket. Vinciamo e dalla Bl veniamo catapultati alla serie A». Un percorso fantastico che a Massimo apre le strade del professionismo: «Con Teramo ho vinto una sola volta in amichevole, quando guidavo Montecatini in A2, ma era poco più di un allenamento». In una gara ufficiale che conta è sempre rimasto a secco. Domenica, alla sua seconda gara da allenatore di serie A, dopo aver impallinato la Pepsi Caserta spera di sfatare il tabù personale e dell'Angelico: «In tribuna verranno mamma Sofia e papà Lucio e tiferanno presumo per Biella. Anzi, li obbligherò». A Teramo, quando era vice di Bechi, non sono mai andati a una sua partita: «Per rispetto nei confronti della città». Una città nella quale Cancellieri sogna un giorno di poter fare l'allenatore della prima squadra? «Ci penserò solo quando a Biella si saranno stufati di me», conclude il teramano con l'Angelico nel cuore.

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E. Carchia

E. Carchia

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