Quintetto e sesto uomo di Serie A, giornata 25
Quintetto della settimana...compare Metta
Arriva il quintetto della settimana NBA...e compare subito Metta World Peace:
Luca Vitali, PM, Vanoli Cremona: a dare la scossa a una Vanoli troppo velocemente certa di avere i playoff in tasca ci pensa come sempre Luca Vitali. A Pesaro la gara sarebbe una pratica, ma il momento della squadra non autorizza a prendere sottogamba il tutto. In difesa si rilassa concedendo la gloria a Chris Wright, ma dalla parte opposta prende in pugno la regia e non molla il volante. 15 punti, 7 rimbalzi, 7 assist e 2 recuperi, la classica prestazione tutto tondo che lo contraddistingue, facilitato dai suoi due metri e dal mismatch favorevole con quasiasi pariruolo del campionato. IL 25 di valutazione finale gli vale la miglior prestazione della gara e una pesante vittoria per la sua squadra. Per i playoff c'è da lottare, ma Cremona sembra uscita dal tunnel.
Marcus Denmon, G, Enel Brindisi: E' in un momento di forma spaziale; passa sugli avversari come una mietitrebbia su un campo di grano e macina punti da riempire sacchi a volontà. Sono 27 quelli che spara nel canestro di Pistoia sotto lo sguardo di un Moretti attonito di fronte al numero di triple (anche improbabili) che riesce a mettere a segno (7). Il discorso su di lui è sempre lo stesso: è discontinuo, anche perché se non lo fosse gli Spurs avrebbero già cercato di “disciplinarlo” al di là dell'oceano. Rimane un giocatore che ti dà la sensazione di non avere sempre chiara in testa quale sia la scelta migliore da fare, ma lo aiuta a risolvere il dilemma il fatto di avere un grande talento e di essere tremendamente clutch. Ancora un anno a Brindisi a prendere “confidenza tattica” e poi potrà tentare l'Eurolega.
Tony Mitchell, AP, Dolomiti Energia Trento: Tony Mitchell è quel tipo di giocatore che o ti esalta, o ti fa spegnere la TV lanciando via il telecomando per il nervosismo. Ha una sola modalità di gioco: attacco al canestro come se fosse un fortino da espugnare. Non importa come (catapulte, carri armati, attacchi diretti), la sua ragione di vita è quella di essere come Agamennone che attacca Troia. Il Forte Serradimigni di Sassari questa volta crolla, anzi si sbriciola. 92 i punti complessivi della Dolomiti Energia e lui contribuisce con 31, 6 rimbalzi, 3 assist e 36 di valutazione. Il suo futuro sembra bene indicato come quello di quei giocatori che possono comodamente fare 50 punti a sera in leghe dove quello viene richiesto, quindi non ci sorprenderebbe vederlo vagare in Cina, Libano, Porto Rico, Venezuela e altri posti dove sei ben pagato per tirare tutto quello che ti cade in mano. Se volesse andare a giocare in una squadra top dovrà necessariamente iniziare a ragionare con la palla in mano. A volte lo fa e con discreti risultati, ma la quadratura della sua mente da questo punto di vista è ancora molto lontana da un risultato accettabile.
Davide Pascolo, AG, Dolomiti Energia Trento: Non è un caso che Pascolo e Mitchell finiscano spesso in quintetto insieme. Si tratta di due giocatori che usufruiscono in modo netto delle spaziature che uno crea per l'altro. Si intendono anche abbastanza bene e specialmente l'Italiano ha molte armi dal post per mettere in moto il suo collega d'oltreoceano. La fortuna di Pascolo è quella di avere un'intelligenza cestistica sopraffina, che molti giocatori dovrebbero invidiargli senza stare a sindacare troppo. 12 punti, 9 rimbalzi, 5 assist e 2 stoppate contro atletoni paurosi come Lawal , Kadji o lo stesso Brooks. Nel sistema Buscaglia, un sistema che pretende lunghi sempre in movimento per generare lo spazio di attacco, è fondamentale un giocatore come Pascolo, che funge da playmaker aggiunto per servirli nel migliore modo possibile. Una nota sul reparto lunghi di Trento è sempre da fare: tutti (eccetto Armwood) hanno la triplice dimensione (finire il pick n'roll, crearsi il tiro, punire lo scarico)...è questo prima ancora dei 20 di media di Mitchell il segreto del loro quinto posto.
James Mays, C, Enel Brindisi: Samuels sarà anche il centro più dominante del campionato (citazione più volte adoperata in fase di presentazione dei match) ma James Mays non ha molto da chiedergli. Gli manca forse solo un po' di tecnica con i piedi, ma anche lì è una questione di eccesso di puntigliosità. Mays è un centro dominante sotto ogni aspetto (anche in difesa quando entra in modalità “profonda concentrazione”) ed è un autorevole candidato all'MVP del campionato. Contro Pistoia poi ha una vita semplice data la natura sottomisurata dei lunghi di Moretti. 18 punti, 13 rimbalzi e 4 assist sono ciò che raccatta nella gara. Una pecca? I tiri liberi sono molto incostanti...strano data la tecnica abbastanza pulita. Non vi basta nemmeno questa? Allora si può dire che come protettore del ferro ha ancora da registrare un miglior tempismo di intervento.
SESTO UOMO:
Metta World Peace, AP, Acqua Vitasnella Cantù: abbiamo parlato di lui in lungo e in largo, destra e sinistra e anche di traverso. Ci ha deliziato con hashtags divertenti e geniali, ci ha mostrato le sue linee di vestiti, ma poi è arrivato il momento del campo...e il risultato ci piace. Fisicamente è ancora in grado di fare la differenza su entrambi i lati, ha la faccia giusta e ha il carisma che spinge i suoi compagni di squadra a fare quel qualcosa in più che serve per sentirsi un po' più leggendari ed avvicinarsi al suo alone di onnipotenza conquistata in 15 anni di onorato servizio oltreoceano. Metta realizza 19 punti in 18 minuti di gara, mostrando che se vuole fa quello che vuole, quando vuole, nella striscia che vuole. E' sotto controllo (per ora)...attenzione perché è uno di quei personaggi che può rivoltare una stagione in modo totale. Milano se hai recepito stai attenta che il derby incombe!