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Serie A 19/10/2010, 13.14

Montepaschi Siena, Kaukenas ha fermato il tempo

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Serie A


Articolo tratto dal quotidiano "Il Corriere di Siena". Chi l'ha detto che non si spiegherà come è possibile farlo tornati in palestra ieri pomeriggio, può fermare il tempo? Basta rivolgersi a Rimas Kaukenas, magari vi spiegherà che è possibile farlo, visto che a lui riesce. Alla ripresa degli allenamenti (si è solo tornati ieri al lavoro: prima parte della seduta dedicata all'atletica, seguita dalla preparazione tecnica), e con la prospettiva di un esordio in Eurolega alle porte (giovedì alle 21 arrivano in viale Sclavo i transalpini dello Cholet Basket), l'uomo del giorno in casa-Montepaschi è il 33enne lituano, rientrato alla base dopo la parentesi annuale a Madrid e subito decisivo nel successo dei campioni d'Italia a Cremona. Nella prima del Palaradi, Kaukenas ha prodotto numeri (21 punti, 8 su 11 complessivo dal campo, 25 nella casellina della valutazione di Legabasket) ma più ancora ha saputo infondere sicurezze ad un gruppo che, fisiologicamente, ha pagato lo scotto di non avere ancora una eccessiva dimestichezza con se stesso, oltre che con le difficoltà proposte dal campionato italiano: eccola la risposta ai 33 minuti che coach Simone Pianigiani gli ha concesso, investendolo del ruolo di suo "rappresentante" sul parquet (più volte lo ha cercato per dargli indicazioni e chiedergli spiegazioni) una volta cambiata la fisionomia di uno starting-five nel quale, come da copione, il lituano non aveva fatto parte. La domenica di Kaukenas, unita all'esperienza di un po' tutta la vecchia guardia, pensiamo ai 48' minuti complessivi di Stonerook (32') e Lavrinovic (in due hanno tirato giù 18 rimbalzi e riequilibrato una sfida sotto canestro inizialmente in netto disavanzo), ha insomma finito per rassicurare chi la partita l'aveva iniziata decisamente in sordina e per permettere così a Bo Mc Calebb il sublime finale che ha risolto la gara a favore dei colori biancoverdi. Come del resto hanno messo David Moss nella condizione di prendersi e mettere a frutto un paio di iniziative-chiave in attacco, laddove lo swingman statunitense aveva prodotto ben poco per tre quarti di gara. Si può e si deve crescere molto sotto diversi aspetti (il saldo tra possessi perduti, 19, e recuperati, 16, seppur quasi in equilibrio dopo l'ottimo ultimo periodo è qual- cosa che lo stesso Pianigiani ha riscontrato nella sua disamina post-partita) ma poterci tornare a riflettere sopra con in tasca i due punti è di per sé un ottimo corroborante. Anche perché imparare a vincere soffrendo è probabilmente la miglior iniezione di fiducia che un team con sei giocatori nuovi (nel novero va inserito chiaramente pure Malik Hairston, che ha vissuto il tourbillon di emozioni del match di Cremona a bordo panchina, accanto al presidente Ferdinando Minucci) possa chiedere all'incipit della sua stagione: la fame di vittorie non la si insegna, e per fortuna è sembrato che tutti ne abbiano in quantità in questa nuova Montepaschi, tutto il resto è perfettibile ed è anche il bello di un'annata nella quale ci si rimette in gioco, giorno dopo giorno, e si lascia ad altri il ruolo di naturali favoriti al tricolore. Come già le vittorie di Armani Jeans Milano e, soprattutto, Lottomatica Roma sembrano testimoni

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E. Carchia

E. Carchia

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