Nano Press
Facebook Twitter Instagram Google+ YouTube RSS Feed Italiano English Türkiye
Serie A 28/03/2015, 08.34

Incontro in Bocconi tra Dinamo e Milano tra presente, passato e futuro

Il Club biancoblu fra i protagonisti della tavola rotonda incentrata su "Le sfide manageriali del Basket italiano e internazionale"

Serie A
Il Club biancoblu fra i protagonisti della tavola rotonda incentrata su "Le sfide manageriali del Basket italiano e internazionale" - organizzata dalla Bocconi Alumni Association - che si è tenuta questa sera nell’Aula Maggiore dell’Università Bocconi. Gremito l’anfiteatro al secondo piano di via Sarfatti, con numerosi studenti, giornalisti e addetti ai lavori. In prima fila il presidente di LegaBasket Fernando Marino.

Un confronto aperto su progetti manageriali e investimenti anche fuori dal campo che guardino a sostenibilità e competitività internazionali. L’evento è stato chiuso con il "Terzo tempo" tra le due formazioni e un momento dedicato a foto e autografi dei giocatori, per uno speciale messaggio sportivo di fair play in vista della imminente gara che li vedrà avversari in campo.

Ad introdurre i lavori Sergio Salis- Bocconi Alumni Association Sardegna: Quella di stasera _ ha spiegato _ è una grande occasione di incontro, che mette insieme il mondo del basket, quello degli studenti ed ex studenti, gli attuali e i futuri protagonisti del mondo imprenditoriale, gli sponsor delle società di basket, il mondo accademico. Un incontro in uno spirito internazionale con l’obiettivo di creare relazioni, networking tra gli attori di questo mondo.

A moderare la tavola rotonda Dino Ruta - Direttore Sport Knowledge Center - SDA Bocconi School of Management che ha introdotto i grandi temi che vedono il basket italiano confrontarsi con gli obiettivi di sostenibilità e di crescita internazionali. Una iniziativa che ha messo insieme età e generazioni differenti e due realtà del basket, Milano e Sassari, le uniche due squadre italiane che quest’anno hanno partecipato all’Eurolega.

Un incontro che partendo da una prospettiva internazionale ha aperto un ragionamento sul legame che esiste tra una dimensione italiana e una dimensione internazionale e in particolare sulle sfide manageriali e sugli indirizzi di investimento che si possono aprire e sviluppare in questo settore.

Primo ad intervenire Andrea Bassani, Chief Television and New Media Rights Officer - Euroleague Basketball, che ha spiegato che cos’è e come funziona l’Eurolega, che tra la Turkish Airlines Euroleague ed Eurocup mette insieme 60 squadre complessivamente, 20 paesi, 57 città e una fan base di 107 milioni di appassionati. Una organizzazione che esiste da 15 anni, nata dalle ceneri di 50 anni di Fiba e creata con l’obiettivo di valorizzare lo sport ma anche di portare una ventata di nuovo business, a favore e a vantaggio delle società, profondendo grande impegno per l’evoluzione e il movimento indirizzate allo sviluppo di nuove opportunità, imponendo anche rigide regole in relazione al budget e di standard professionali e strutturali.

Sono stati i presidenti di Dinamo Banco di Sardegna e Olimpia Milano a portare la loro esperienza e le loro riflessioni sull’idea di crescita nell’ottica di una dimensione internazionale e delle sfide di due realtà molto diverse, per tradizione, per struttura e per budget.

Stefano Sardara, Presidente della Dinamo Basket Sassari: “Per noi lavorare con Eurolega è stato come fare un master post universitario, che ci ha insegnato tanto. Il nostro modello è un modello che nasce dalle ceneri del modello passato del mecenate che si occupava personalmente del 100 per cento del budget societario. Oggi noi abbiamo un budget costruito per più della metà con i nostri ticket ma nelle nostre voci di ricavo ci sono il food&beverage e il merchandising che ci stanno dando grandi risultati e ci permettono di mantenere la voce sponsorizzazione dentro percentuali che ci consentanodi equilibrare i nostri ricavi in maniera prudente".

Flavio Portaluppi, Presidente della Pallacanestro Olimpia Milano EA7: “Mi piace cercare di trasmettere la nostra visione della pallacanestro, la nostra visione sportiva ed è importante mettere in circolo le idee per poterci poi confrontare. Gran parte del nostro budget deriva dalle due società che sostengono il nostro progetto, che però catalizza nel progetto sportivo 180 sponsor . Negli ultimi anni il nostro budget è cresciuto del 15 per cento e il volume dei ricavi del 110 per cento, con una crescita notevole sul ticketing, sul merchandising. In questo momento la passione che deve sostenere lo sport e il business devono andare sullo stesso binario”.

E’ il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana di Basket Simone Pianigiani ad allargare il discorso: “Si tocca un tema fondamentale, che fa riferimento a come oggi lo sport di vertice ha bisogno di ampliare quantitativamente e qualitativamente la struttura che sta dietro la squadra e che fa riferimento a tutti quegli elementi di professionalità che lavorano fuori dal campo. Abbiamo bisogno di implementare sempre di più queste professionalità fondamentali per chi lavora sul campo con la formazione di figure che rappresentino volontà, freschezza e competenze. Il basket italiano viene da una tradizione che vorrei tornasse ad avere l’importanza di una volta. Al di là del business la grande sfida per vincere e tornare competitivi è quella di ricreare giocatori, di formare giovani talenti sportivi e creare l’organizzazione nelle società che permettano di strutturare i progetti, creando le figure professionali necessarie e soprattutto utilizzandole, sfruttandole e valorizzandole. Occorre chiedersi se davvero stiamo investendo abbastanza su questo, per valorizzare e mantenere il nostro grande patrimonio cestistico e tornare in questo all’avanguardia come lo siamo stati storicamente.

Un incontro che ha sondato tutti i temi più importanti che fanno parte delle grandi sfide del sistema basket italiano. A partire dal ruolo centrale dei media e dei social media.

Ad intervenire in merito alla tematica del legame tra sport e media è Gianni Valenti, vicedirettore Gazzetta dello Sport: “Lascio la casacca rosa e indosso quella dei media che ottengono contenuti dal mondo della pallacanestro, ma sappiamo che ciò che muove tutto è la visibilità. Senza questa non si vendono biglietti, non c'è utenza: in questo il ruolo dei media centrale. Ottengono è vero ma danno molto perché creano attenzione, creando allo stesso tempo un prodotto di business. La Gazzetta è il media italiano e forse europeo che crede di più nella pallacanestro; rispetto a tante testate in questo campo abbiamo accelerato sia nel campo italiano che in quello europeo e americano. I nostri sei milioni di contatti quotidiani, divisi tra cartaceo e sito, ricevono da noi un'offerta ampia, completata ora con il canale 59 del digitale. Gazzettatv è forse il mezzo attualmente più dedicato alla pallacanestro; io ho vissuto in prima persona i tempi in cui c'erano solo due stranieri per squadra e ho assistito al trapasso della pallacanestro. Oggi respiriamo un'aria nuova e siamo in grado di sfornare notizie e commenti ogni giorno, dedicando due pagine ogni giorno nel cartaceo, in tv il sabato sera è dedicato alla pallacanestro italiano, con la domenica un programma dedicato”. Il vicedirettore della Rosa pone quindi una questione aperta: “Ci piacerebbe riavere le grandi piazze che ci darebbero visibilità, pensiamo a Genova o Torino: siamo orgogliosi dei gioiellini come Sassari ma rivorremmo anche le piazze storiche”.





E ancora, il ruolo dei social media che, come sottolineato da Stefano Sardara “hanno stravolto il modo di intendere e gestire lo sport. Le generazioni sono dirette, immediate, questo ci deve fare riflettere. Se ci spogliamo della parte sportiva vediamo bene che il nostro è un prodotto e deve essere mostrato al massimo. Il mondo oggi è questo e bisogna dare un’offerta adeguata a quello che è oggi il modo di fruire di questo prodotto, così veloce, così immediato. E per fare questo devi avere le professionalità adatte e adeguate a gestire questo sistema”.

Bassani: il target è quello dei tifosi, e i giovani ne sono la parte più importante. Noi siamo attentissimi ai social media, le nuove generazioni sono attentissime e noi dobbiamo essere altrettanto attenti.

L’evento è stato chiuso da un "Terzo tempo" tra le due formazioni con un momento dedicato a foto e autografi dei giocatori, per uno speciale messaggio sportivo di fair play in vista della imminente gara che li vedrà avversari in campo.



La strada è quella della professionalità e una struttura che oltre al campo sia di supporto alla squadra.



Gli organizzatori

Bocconi Alumni Association: l'evento è organizzato da BAA con lo stimolo realizzativo e il supporto organizzativo di BAA Sardegna. Il coordinamento scientifico è curato da Sport Knowledge Center di SDA Bocconi. L’evento aderisce al ciclo di incontri Sport Leaders dell’Università Bocconi nell'ambito di Campus Life.
© Riproduzione riservata
E. Carchia

E. Carchia

Potrebbero interessarti
Comments Occorre essere registrati per poter commentare 11 Commenti
  • giamoss 28/03/2015, 16.51

    Quanta fuffa ragazzi.
    Mi è piaciuta la voce di bilancio food&beverage e merchandising.

  • Yuri 28/03/2015, 13.58 Mobile

    Mi han detto che bisogna esser orgogliosi dei nostri ragazzi...

  • dinamomania 28/03/2015, 12.02 Mobile

    aio aio aio dinamo

  • sisisisi 28/03/2015, 09.50 Mobile
    Citazione ( laspadanellaroccia 28/03/2015 @ 08:53 )

    genova??? Ma per favore...

    Patetici...

  • RamboPandaPeaceLover 28/03/2015, 09.47 Mobile
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    Ti faccio il riassunto : alle 18 aperitivo, c'è anche Metta

  • laspadanellaroccia 28/03/2015, 09.15
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    questo commento andava bene su sportando inglese...

  • TheMask 28/03/2015, 09.08 Mobile

    La prossima settimana con CHI in omaggio la seconda dispensa

  • laspadanellaroccia 28/03/2015, 08.53

    genova??? Ma per favore...