Quintetto e sesto uomo di Serie A, giornata 19

Arriva il quintetto per la 19esima giornata di Serie A:

Julyan Stone, PM, Umana Reyer Venezia: Julyan Stone è un giocatore che nel bene o nel male fa sempre discutere, il tutto a causa di quelle caratteristiche fisico-tecniche che mal si sposano in determinati contesti. In effetti se oltre al suo arsenale disponesse anche di un tiro affidabile parleremmo di uno starter da quintetto NBA, ma data questa importante carenza si possono goderne le gesta qui in Italia. Stone è una delle più atletiche point-guard mai passate per questo campionato: ricorda Doron Perkins, ma ha qualcosa in più. E' un difensore di primo livello, ma connubia a questo una visione di gioco ampiamente sopra la media e una qualità di passaggio ottimale. Nella gara tra Varese e Venezia passa come un caterpillar sopra al più quotato Eric Maynor, tenendolo a quota 0; mentre sull'altro fronte spadroneggia indisturbato, fatturando 13 punti, 14 rimbalzi, 3 assist, 2 recuperi e una stoppata. Finisce con 27 di valutazione e la solita costante sensazione che il potenziale sia ancora clamorosamente assopito.

Darius Johnson-Odom, G, Acqua Vitasnella Cantù: come funziona il basket in questo stato lo ha capito e che risolvere le contese da solo sia controproducente ormai lo considera un dato di fatto. Questa è la migliore versione di Darius Johnson-Odom, la guardia capace di creare partendo dall'uno contro uno. La sua mentalità è sempre quella del finalizzatore, ma un pezzo per volta fa qualche timido progresso nella comprensione del gioco. Contro Bologna firma 27 punti, 4 rimbalzi e 7 assist per 32 di valutazione. Il suo problema è sempre e soltanto nella sua testa: quando la squadra avversaria ruota bene difensivamente egli non ha la visione di gioco per fare la cosa giusta e tende a forzare, ma quando le maglie si allentano ed i ritmi di gioco crescono allora esce il meglio di lui; dipende solo da Cantù scegliere ed imporre l'ideale condizione di gara per farlo rendere.

Jeremy Hazell, AP, Granarolo Bologna: forse non sarà uno dei migliori tiratori del mondo come sentenziò alla presentazione, ma in compenso mostra di saper far male (e molto) nelle giornate in cui il tiro entra a grappoli. Infatti spunta persino un MVP di giornata grazie a 33 punti e 3 recuperi (con 5 triple) e 32 di valutazione. Il tiro di Bologna piove come in una vasca da bagno e Allan Ray è sufficientemente pericoloso da obbligare la squadra ad accantonare la difesa a zona, aprendo ad Hazell le praterie per il tiro, ma il resto ce lo mette di suo e quando la difesa di Cantù si fa più arcigna non smette di tirare e di trascinare Bologna sempre al comando della gara.

Davide Pascolo, AG, Dolomiti Energia Trento: la qualità tecnica di Davide Pascolo lascia ogni volta più impressionati, così come l'intelligenza cestistica quasi unica rispetto ai pari ruolo connazionali e non. Se Trento si fa una scampagnata contro l'Enel Brindisi contro il pronostico della vigilia, grande merito è di “Dada”. 19 punti e 8 rimbalzi per 25 di valutazione, l'imposizione del proprio regno sotto i tabelloni controllati da due super atletoni come Eric e Mays (mai entrati in gara). Sguscia come una cobra in mezzo ai muscoli avversari e morde con colpi efficaci e puliti senza laciare traccia del suo passaggio. Giocatore di alto livello, che si godrà le montagne trentine come da contratto ancora la prossima stagione.

Samardo Samuels, C, Emporio Armani Milano: che la fase grigia sia terminata? Le ultime gare di Samardo Samuels non avevano convinto troppo. Il pivot milanese era entrato in una spirale di prestazioni abbastanza monocordi, ma per riscattarsi aspetta di aver contro O.D. Anosike. 5 minuti per prendergli le misure, qualche errore ed i primi mugugni dagli spalti, ma da lì in poi inizia il dominio. 19 minuti (nei primi 5 della sua gara non combina nulla) nei quali registra 20 punti, 10 rimbalzi, 3 assist e 27 di valutazione. Mostruosa la sua capacità di andare in molteplici maniere a canestro in uno spazio angusto come l'area pitturata, ma se non impara a difendere in un modo accettabile anche in Europa non farà mai lo step; d'obbligo che Milano ci pensi in sede di rinnovo contrattuale. A prova di questo c'è un dato semplice: -3 di plus minus nonostante il dominio, contro il +20 dei 16 minuti di Shawn James, uno che se sano è molto più che un fattore difensivo.

SESTO UOMO:

Ariel Filloy, PM, GiorgioTesi Group Pistoia: qualcuno l'ha definita la miglior gara della carriera di Ariel Filloy. Non avendo visto tutte le sue partite non azzardiamo a schierarci, ma i 20 punti (con 5 rimbalzi, 4 assist e 23 di valutazione) uscendo dalla panchina che mette a segno contro Caserta sono di un'importanza capitale. Si sente caldo al tiro e punisce a ripetizione dall'arco (anche strafando), mentre per il resto è ordinato e si sbatte il più possibile. Brooks e Turner fanno prestazioni numericamente migliori, ma nessuno dei due è decisivo nell'economia finale del risultato come l'italoargentino.