Meo Sacchetti: Nelle Final Eight la prima gara è come una finale
Le parole del coach di Sassari in vista della Final Eight
L’anno scorso siete arrivati con un bilancio 3- 9, quest’anno 7-9 in campionato, state meglio oppure no?
“Sicuramente stiamo meglio, l’anno scorso non era un momento particolarmente positivo ma comunque quando ci sono gare secche bisogna andare sempre con le molle e non guardare risultati e incroci che ci sono stati. Credo che la cosa importante sia pensare solo alla prima partita. Questo può dare una spinta sul resto, senza pensare di andare lì da squadra detentrice. La prima gara è come una finale. E’ chiaro però che vogliamo onorare il fatto di andare da detentori”.
L'anno scorso avete affrontato e vinto su una squadra top come Milano, come avete curato questa volta l’aspetto mentale per affrontare Cremona?
“Bisogna trattare le squadre senza sufficienza senza pensare di avere a che fare con una squadra non top. La mentalità è molto importante nell’approccio con la squadra avversaria e non si può mai sottovalutare nessuno. Oltretutto abbiamo visto cosa sta facendo Cremona in campionato e a maggior ragione dico che non c’è proprio da prenderla alla leggera”.
A parte Chessa ci sono tutti?
“Sì ci sono tutti, ci sarà uno straniero in più e vedremo come fare nelle rotazioni”.
Lei come si sente ad affrontare queste Final Eight dopo il primo trofeo vinto l’anno scorso e dopo la SuperCoppa?
“Lo stato d’animo è bello, quando uno vince il gusto che ha provato vorrebbe riprovarlo. E’ un momento della stagione che l’anno sorso ci ha portato a vincere la Coppa Italia ma ci ha dato uno step anche in campionato. Vorrei rivedere questo per la mia squadra, abbiamo delle potenzialità e vorrei si sviluppasse nei quaranta minuti”.
Come pensa di utilizzare il nuovo arrivato Kenny Kadji?
“Vediamo come utilizzarlo, ha fatto due soli allenamenti e quindi non abbiamo visto molte situazioni di gioco. Eventualmente se fosse necessario potremmo utilizzarlo anche da 5”.
Cosa si aspetta dai suoi ragazzi?
“Mi aspetto che entrino nella mentalità di mettere il talento proprio a servizio della squadra. La strada che vorrei tutti potessero fare è quella di riuscire ad esprimere al massimo le potenzialità personali nell’ambito di un gioco corale”.
Favorite per la Coppa Italia?
“E’ un torneo dove c’è la partita secca e nella partita secca può succedere di tutto. Sulle potenzialità di Milano non ci sono dubbi ma sappiamo anche che le cose possono andare in maniera diversa e contraddire i pronostici sulla favorita”.