Bucchi: Non abituati a questa fisicità, dobbiamo fare un passo avanti
Il commento dell'ex di giornata sulla gara persa al Forum
Piero Bucchi ha così commentato la sconfitta esterna in casa Milano: Mi piace pensare che forse abbiam fatto qualcosa affinché loro non abbiano trovato a pieno la loro solita fluidità. Hanno fatto 74 punti in casa (senza contare il canestro finale di Kleiza), abbiamo sofferto Samardo ma abbiamo tenuto in difesa anche se abbiamo sofferto dentro l’area, ovviamente la qualità dei giocatori di Milano è evidente. Forse abbiamo giocato meglio in attacco che in difesa, abbiamo sofferto la loro fisicità da Eurolega e ovviamente dobbiamo abituarci perché i miei giocatori si sono lamentati spesso con gli arbitri, e qualche dubbio l’ho avuto anche io. Dobbiamo essere più cinici e cattivi. Discreta volontà, sofferta la fisicità e le mani addosso che ci hanno messo in attacco, dobbiamo abituarci a questo per fare il salto di qualità, dobbiamo migliorare per giocare contro difese fisiche ed intense. Sinceramente non so se si tratta di occasione persa, vincere a Milano fuori casa sarebbe stata comunque una grande impresa, nella nostra crescita non abbiamo ancora acquisito l’abitudine per giocare contro questo tipo di fisicità, dobbiamo fare un altro passo in avanti da questo punto di vista, le nostre percentuali infatti sono state sporcate per questo motivo. La squadra in alcuni momenti ha fatto fatica a creare tiri puliti, in tanti ruoli perdevano centimetri e chili contro una squadra da Top16, ci mancano queste caratteristiche, lo sapevamo e si è visto, abbiamo cercato con zona e raddoppi di mischiare le carte ma alla lunga poi paghi, possiamo migliorare grazie a partiti utili come questa per fare il salto decisivo verso questa direzione. Su Milano sinceramente penso che le vittorie in trasferta saranno decisive per fare strada in Europa, hanno due occasioni in fila per rimettersi in marcia e faccio loro un grosso in bocca a lupo. Le due guardie dell’anno scorso avevano un tasso di talento notevole ed un enorme capacità di trovare il canestro, senza nulla togliere a Ragland e Brooks.