Nano Press
Facebook Twitter Instagram Google+ YouTube RSS Feed Italiano English Türkiye
Serie A 22/12/2014, 16.14

Il punto sulla Giorgio Tesi Group

Analizziamo la situazione della squadra pistoiese dopo la serie di sconfitte interne

Serie A

“Keep calm and…”
...and?
Sembra che dalle parti del PalaCarrara, a parte la lodevole - e tuttora in corso - iniziativa delle magliette di Manuel (ne abbiamo parlato QUI), le ragioni per per stare calmi stiano cominciando a scarseggiare.
Ieri sera, davanti al suo pubblico, la Giorgio Tesi Group ha perso la quinta partita su un totale di 6 giocate a Pistoia, e l’ha fatto mostrando in un colpo solo tutte le debolezze ed i problemi tecnico-tattici che l’hanno accompagnata finora in questo non-preoccupante-ma-nemmeno-brillantissimo campionato.

Diversi gli argomenti su cui riflettere, con la fine del girone di andata che si avvicina

La classifica è corta. Cortissima.
Le anomale vittorie esterne la fanno da padrone, non c’è ancora stata una formazione che abbia “ammazzato” la classifica, e se togliamo il terzetto Milano-Venezia-Reggio Emilia, tutte le altre squadre hanno subito una (o più) sconfitte difficilmente pronosticabili.
E quindi? Se delle 5 sconfitte casalinghe biancorosse proviamo a “giustificare” quelle con Sassari e Brindisi, formazioni di altro spessore tecnico ed atletico (la prima giocata anche bene, la seconda persa per una prestazione balistica fuori norma negli ultimi due minuti), quelle contro Bologna, Cremona ed Avellino sono sconfitte che avrebbero potuto tranquillamente essere delle vittorie, e con 6 punti in più si passa dalla 11° alla 6° posizione in classifica, tanto per fare un po’ di fantabasket.
Questo significa che per la squadra del presidente Maltinti non è ancora il caso di mollare: probabilmente con il mercato di Gennaio e con l’andare del campionato (finendo anche gli impegni in coppa per diverse delle squadre interessate ai primi posti) la classifica si allungherà, ma per adesso basterebbe ancora poco per rimanere a contatto del gruppone.

Killer Instinct, questo sconosciuto.
Con l’eccezione della partita di Caserta, in cui la squadra ha gestito in maniera cinica il quarto periodo (riportando a casa la vittoria però contro un avversario dalle potenzialità modeste, come dimostra il record di 11 sconfitte su 11), alla Giorgio Tesi Group di quest’anno manca decisamente il killer instinct.
Manca quello di cui, l’anno scorso (prima e ultima volta che cito l’anno scorso, promesso) era riempito fino all’orlo Brad Wanamaker, manca un leader capace di provare a prendersi la squadra sulle spalle e - anche se non possono sempre andare tutte dentro - almeno ci ha provato. Invece l’atteggiamento è arrendevole, poco affamato: ci sono state partite con vantaggi anche consistenti ricuciti in un amen, partite (come ad esempio quella di ieri) in cui non è mai sembrato che ci fosse la reale grinta per recuperare quegli 8-10-12 punti di scarto e che l’ennesimo finale in volata sia finito con la W per gli avversari.

C’erano una volta i ruoli.
Mi perdonerete il momento-amarcord, ma una volta nella pallacanestro c’erano quelli bassini e veloci che facevano i playmaker e i cristoni grandi e grossi che si trascinavano da sotto un canestro all’altro, arrivando anche con un 5-6 secondi di ritardo sull’azione che facevano i pivot, e parte della bravura di un allenatore era riuscire ad alternare il gioco tra dentro e fuori.
Nella pallacanestro del 2015 però la separazione dei ruoli è ormai passata, e lo sa bene il Pistoia Basket, che ha riempito le sue fila di “ibridi”, come vanno di moda adesso, che però invece di far bene una cosa, ne fanno mediocremente piu’ di una.

Filloy è un playmaker che ha aspirazioni da guardia, Williams è un ala piccola che viene fatto giocare da guardia, Brown è un ala piccola che copre 3 ruoli, dal 2 al 4, Milbourne è… indovinate un po’? Esatto, un ala piccola, che pero’ viene impiegato principalmente da 4 ed presidente Linton Johnson fa il centro-boa, cercando di raccattare improbabili alley-oop che arrivano da ogni dove, vedendo un pallone giocabile in attacco ogni quindici azioni ed in generale facendo da macchina-da-blocchi.

I lunghi, questi sconosciuti
E’ vero che il succitato cristone immobile di due metri e venti e 150kg non ha più spazio nella pallacanestro moderna, ma ad un tipo atletico e “leggero” come Linton Johnson, qualche chilo e qualche centimetro di più accanto a lui avrebbero fatto comodo eccome. Le scelte della società di affidare l’intera area sotto i tabelloni ad un singolo giocatore, stanno mostrando la corda. Milbourne è un “4” perimetrale, con molto piu’ tiro che voglia di star sotto canestro a fare a sportellate, Magro è (evidentemente) un acquisto sbagliato… questo lascia il presidente Johnson solo nella steppa, a cercare di contenere lunghi che gli danno centimetri e chili in difesa (e che vengono serviti con continuità, visti gli ormai noti problemi sotto canestro di Pistoia), a lottare a rimbalzo con l’aiuto della sua propria elevazione, visto che un tagliafuori “amico” che sia uno non arriva nemmeno a pagarlo, ed in attacco a fare altrettanto con l’aggiunta della frustrazione per le ricezioni sporadiche e quasi sempre fuori ritmo.
Emblematiche ieri sera le tre conclusioni dall’arco, tanto imprudenti quanto mal consigliate, ma che significavano: “se devo star da solo là sotto a prender cazzotti, ogni tanto esco e vedo che succede”... dubitiamo che nei giochi di Moretti sia previsto un tiro da 3 di Johnson dopo 10 secondi di azione, come arma tattica.

Se poi parliamo degli avversari, Pistoia è riuscita a subire in due volte consecutive prima Campani (6.4 punti di media e 19 a pistoia) e poi Cuccarolo. Tremiamo al pensiero di cosa potrà fare Samardo Samuels...

Daniel “The Slim”
Daniele Magro è in assoluto l’oggetto del mistero di questa stagione per Pistoia.
Preso in pompa magna questa estate, arrivato in ritardo alla preparazione atletica perchè “impegnato nel giro della nazionale”, doveva addirittura essere il titolare della posizione di 5.
Gioca 9.4 minuti per partita, segnando 2.1 punti di media e sembra essere completamente avulso dal gioco della squadra.
Su di lui grava la più classica delle domande da uovo-o-gallina: “rende poco perchè gioca poco, o gioca poco perchè rende poco”?
L’azzurro in questo momento è un problema, più che una risorsa: il dato di fatto è che a Moretti piace poco…
Partito in quintetto ieri sera per i problemi fisici di Johnson, in 8 minuti ha fatto in tempo a sbagliare un tiro e subire una stoppata.

Chi fa canestro?
CJ Williams si è auto-definito già dalla prima intervista un giocatore “di striscia”, ed a lui va il nostro “bravo” per la auto-analisi più corretta della storia. Le sue prestazioni migliori sono state proprio frutto di momenti di “trance agonistica” e canestri segnati in fila (e ne ha avute: ha un high di 27 punti ed una media di 14) e non è raro vederlo come miglior marcatore della GTG, ma le sue indubbie doti offensive sono poco inserite nel contesto di squadra.
Spesso “inventa” un tiro con la mano in faccia dal palleggio negli ultimi 5-6 secondi dell’azione, ma si butta poco dentro ed in generale (forse perchè le difese avversarie tendono a temere più lui dei suoi colleghi di reparto) non è sempre pronto sugli scarichi.
Il bottino di punti non manca quasi mai, l’impatto sulla partita invece…

Daniele Cinciarini. Interessante la teoria del collega della stampa pistoiese che ipotizzava che Cinciarini fosse un gran giocatore, ma quello sbagliato per questa squadra e questo tipo di gioco. Senza lasciarsi andare a visioni troppo catastrofiche (che post-sconfitta sono quello che riempie pagine di giornali ed interi siti internet), ci sentiamo di sposare abbastanza la teoria.
Daniele gioca circa 10 minuti a partita in meno di quanto non facesse in quella Montegranaro che si portava sulle spalle, ed i numeri ci dicono che è ancora il miglior realizzatore italiano (in una lega che però utilizza sempre più la “manodopera” straniera) e sulla qualità del giocatore in pochi, immaginiamo, avrebbero da ridire.
E allora? Come si spiegano le ultime 3 partite consecutive “padellate” ed una leadership che non riesce ad emergere? Che il Cincia abbia bisogno di stare in campo e prendere il ritmo della partita, invece di seguire le rotazioni - per la verità abbastanza veloci - di coach Moretti?
Non molta applicazione difensiva, inoltre… da migliorare.

Brown e Milbourne
Milbourne gioca più che evidentemente in un ruolo che non è il suo: contro i “4” piu’ fisici di lui soffre in difesa, contro i “3” più veloci mette male la palla a terra. Giocatore piu’ perimetrale che altro, è costretto dalla mancanza di alternative a giocare molto piu’ vicino a canestro di quanto vorrebbe e le percentuali non esaltanti in diverse occasioni lo dimostrano. Durante il precampionato, quando le difese erano “allegre”, aveva fatto vedere buone cose… si è completamente perso l’inizio di stagione ed ora sta cominciando a ritagliarsi un po’ di spazio, ma la faccia cattiva proprio gli manca.
La faccia cattiva invece è quella che ci sta mettendo Brown.
Siamo convinti che, se chiedete a 100 spettatori del PalaCarrara che ruolo ricopra Brown all’interno della squadra, avrete un range di risposte che vanno da “guardia” a “bigliettaio”, ma al momento pare davvero l’unico a giocare con un minimo di cattiveria.
Alterna momenti in cui segna sempre a momenti in cui non piglia nemmeno nelle vasche da bagno, ma - ad oggi - uno dei meno peggio.

E la regia?
In cabina di regia le cose sono, neanche a dirlo, veramente molto strane.
Le intenzioni estive dicevano che Filloy era titolare sicuro, 100% garantito al limone, e che Hall avrebbe dovuto soltanto dare minuti di “fiato” all’argentino e probabilmente ritagliarsi spazio come guardia.
Questa visione è durata - forse - una partita. Già dalla seconda in casa contro Bologna, Hall era titolare e Filloy faticava a trovare una dimensione. Il “capitano” della GTG 2015 gioca quasi 25 minuti a partita, segna circa 7 punti di media, ma rispetto al suo alter-ego rookie americano c’è una differenza di passo abissale.
La squadra “di Hall” cerca il contropiede, primario o secondario, gioca in transizione, ed il gioco Morettiano fatto di blocchi alti va a creare spesso conclusioni da soli o palle dentro per Johnson (Hall ha uno splendido 5 assist di media a partita), la squadra di Filloy invece cammina e - vista la mancanza di terminali offensivi veri in campo ed il gioco da sotto inesistente - forse gli unici a
guadagnarci sono gli avversari.

Nel frattempo Moretti…
L’allenatore dell’anno in carica si trova tra le mani una automobile molto diversa di quella dell’anno passato: laddove aveva del talento grezzo e tanta energia da plasmare ed incanalare, quest’anno si trova con dei problemi che sembrano “motivazionali”.
Tante volte abbiamo detto che la squadra è scesa in campo senza l’occhio della tigre, ma lo stesso coach aretino in alcune occasioni ci sarebbe piaciuto vederlo un po’ più arrabbiato, invece di enfatizzare progressi che poi non sono mai del tutto consolidati.
La squadra è stata creata sulla sua idea di pallacanestro, e questo è evidente (anche se ci chiediamo chi abbia scelto Magro, visto che farlo giocare non rientra proprio nei piani) e difensivamente le rotazioni ci sono, i cambi funzionano come devono e quando decidono di difendere di squadra, fanno vedere in assoluto le migliori cose della serata… ma probabilmente manca un po’ di talento dall’altra parte del campo.
Non e’ mai diretto, è sempre un po’ sibillino, ma anche lui ieri sera ha parlato di “ambiente non sereno” e di “necessità di rivedere qualcosa”. Mercato?

Quindi “Keep calm…”?
...e farli lavorare.
Le ragioni dei tifosi non si contestano, e i fischi di ieri sera sono stati meritati, più per l’atteggiamento che per il risultato.
La sensazione è che siano stati fatti degli errori in fase di costruzione della squadra, che il tipo di gioco che Moretti aveva in mente per quest’anno fosse quel run-and-gun che piace tanto a Sacchetti (che è comunque rischioso, anche quando si hanno ben altri budget a disposizione, citofonare il trentello che SS ha rimediato a Trento, per referenze) ma che non sia uscito un Wanamaker dalla cabala dei rookie e dei giocatori low-cost.
L’obiettivo della società continua ad essere la salvezza - il budget è quello - ed il campionato finora catastrofico di Caserta offre un “cuscinetto” per potersi permettere anche dei passaggi a vuoto… ma Caserta si è mossa (e tanto) sul mercato, e non rimarrà al palo ancora per molto tempo: bene pensare che c’è chi è messo peggio, ma obbligatorio affrontare i problemi e cercare di risolverli.
Indicativamente, tra le posizioni che sarebbe necessario sanare: una guardia con dei veri punti nelle mani, un “4” in grado di giocare a fianco di Johnson invece che fuori dall’area e un cambio per il presidente.

Di seguito vediamo lo striscione appeso in curva dai tifosi dopo la sconfitta di ieri sera:



Come ultima nota, quasi a carattere personale: è già il secondo “tafferuglio interno” in due partite… è lo sport più bello del mondo, e anche se i risultati - per adesso - non ci sono favorevoli, non è necessario andare ad emulare altri spettacoli indegni.
Keep calm.
E buone feste!


++AGGIORNAMENTO++

Proprio mentre pubblicavamo il pezzo, è arrivata la notizia del taglio di Linton Johnson. Lo potete leggere QUI.

© Riproduzione riservata
Potrebbero interessarti
Comments Occorre essere registrati per poter commentare 9 Commenti
  • RedMambaPT 22/12/2014, 17.48
    Citazione ( Bobby 22/12/2014 @ 17:44 )

    Appunto la squadra avrà dei problemi ma tutto sommato sta facendo un campionato in linea con il budget. Forse siete stati abituati troppo bene, negli ultimi anni avete fatto sempre le nozze con i fichi secchi. La situazione non la vedo così drammat ...

    Esatto. Non si può sempre fare stagioni super. E sia chiaro che sono il primo a criticare per l'atteggiamento di ieri sera, dal quale sono rimasto molto deluso. Ma, pur nel rispetto del lavoro di chi l'ha scritto, e senza voler nascondere problemi che comunque ci sono mi sembra assolutamente esagerato fare un articolo di questo genere (dove sono comunque scritte cose del tutto condivisibili)

  • Bobby 22/12/2014, 17.44 Mobile
    Citazione ( RedMambaPT 22/12/2014 @ 17:35 )

    Ma si, un bell'articolo per gettare benzina sul fuoco è proprio l'ideale. A Cantù e Caserta cosa dovrebbero fare allora? Linciaggio in piazza?

    Appunto la squadra avrà dei problemi ma tutto sommato sta facendo un campionato in linea con il budget. Forse siete stati abituati troppo bene, negli ultimi anni avete fatto sempre le nozze con i fichi secchi. La situazione non la vedo così drammatica.

  • RedMambaPT 22/12/2014, 17.35

    Ma si, un bell'articolo per gettare benzina sul fuoco è proprio l'ideale. A Cantù e Caserta cosa dovrebbero fare allora? Linciaggio in piazza?

  • laberra8 22/12/2014, 17.25

    Sportando ci vorrebbe un pezzo anche sul momentaccio di Cantù..

  • Spursiano91 22/12/2014, 17.24

    Pistoia squadra molto casinara, solo Gilbert Brown mi sembra ad occhio decente. Mi sembra sbagliato ragionare su una possibile vittoria ieri...Avellino non mi ha mai dato l'impressione di poterla perdere. In ogni caso basta un giocatore per spostare gli equilibri in un campionato di basso livello come questo, quindi vediamo chi prendono al posto di Johnson

  • TheMinel 22/12/2014, 17.02

    squadra nata male in estate, sta confermando tutti i miei dubbi sfortunatamente.. enon so neanche se il taglio di LJ, apparte il discorso caratteriale che condivido, possa migliorare la squadra... boh. Peccato perchè ricreare l'entusiasmo che c'è stato negli ultimi 3 anni, se perso, sarà MOLTO difficile sfortunatamente. E con questo livello di serie A, ci sarebbe voluto davvero poco, basta vedere cosa sta facendo Trento...

  • davidpt 22/12/2014, 16.58 Mobile

    Via Linton piantagrane! Abbiamo bisogno di operai pronti a sbucciarsi i ginocchi non certo di pensionati ex NBA.



  • humantorch 22/12/2014, 16.53 Mobile
    Citazione ( Irving10 22/12/2014 @ 16:28 )

    Condivido tutto, ma chi si credeva di aver preso con Magro?! Drummond?!? Cousins?!?! Manca un vero 4 e un paio di panchinari buoni. Hall secondo me è un buon play, forse tiene troppo la palla ma anche ieri 7 assist, non male e per di più poche solu ...

    Hall è bono, ieri 7 assist nel nulla. In attacco ti manca quello con los huevos che ti risolve le situazioni. Sarebbe cj, ma anche ieri Moretti non lo ha "cavalcato"..era partito bene poi 6-7 minuti di panca per dare spazio a CINCIARINI

  • Irving10 22/12/2014, 16.28 Mobile

    Condivido tutto, ma chi si credeva di aver preso con Magro?! Drummond?!? Cousins?!?! Manca un vero 4 e un paio di panchinari buoni. Hall secondo me è un buon play, forse tiene troppo la palla ma anche ieri 7 assist, non male e per di più poche soluzioni di passaggio offerte dai compagni. Tira poco, ho notato che ha un buon tiro, sfruttalo di più Langston!