Vanoli Cremona, l’approfondimento
Dopo la sconfitta patita al PalaTiziano
Una sconfitta, quella rimediata dalla Vanoli al PalaTiziano di Roma, che costa solamente una posizione in classifica alla squadra del Presidente Aldo Vanoli, in funzione del successo dell’Aquila Trento conseguito al PalaMaggiò di Caserta e del confronto diretto a sfavore rispetto alla formazione trentina. Non poca cosa nell’ambito di una graduatoria così corta e compatta.
Nondimeno, si è visto sin dalle prime battute che non sarebbero stata una partita come le altre giocate fin qui dai ragazzi di Pancotto.
Già alle prime azioni d’attacco è risultata evidente l’intenzione di cercare Marco Cusin nel verniciato, proponimento che è presto svanito, ma che è risultato apprezzabile in quanto denota la consapevolezza di disporre di una soluzione offensiva ad oggi ancora non sfruttata, quantanche la volontà di avvalersene.
Un proponimento maturato proprio nell’occasione in cui la squadra andava a giocare contro coach Luca Dalmonte, profondo conoscitore di Luca Vitali in ambito azzurro. Ebbene il playmaker biancoblù è rimasto imbrigliato nella ragnatela tessuta dal vice di Simone Pianigiani in Nazionale, costretto sistematicamente sul vertice dell’area da due difensori che lo hanno costretto a prolungati palleggi che hanno reso ristagnante la manovra offensiva di Cremona.
Situazione già vissuta dalla Vanoli, alla quarta giornata, in occasione della sconfitta interna contro la Orlandina, allorchè tocco a Basile, coadiuvato dai sistematici e puntuali aiuti dei compagni, ad imbrigliare l’azione di Vitali, determinando così, anche in quella occasione, la sconfitta.
Altra considerazione: fatta salva la prima uscita contro Milano, per la prima volta la Vanoli non ha vinto il primo quarto, periodo nel quale è sempre stato Cameron Clark il principale marcatore della squadra. Domenica, i primi punti sono arrivati per mezzo del 2+1 di Cusin, ma solamente al 4’ di gioco. Aggiungiamo che, nel primo periodo, la ACEA Roma ha banchettato a rimbalzo offensivo, specie con Morgan ed Ejim, ma anche con De Zeeuw. Morale: senza timore di smentita, l’assenza di Clark, apporto a rimbalzo incluso, è risultata determinante.
Per l’occasione, a Kenny Hayes non è riuscita la performance delle ultime uscite, di risolvere la partita per mezzo di iniziative individuali, come pure Ferguson ha patito l’eccellente trama difensiva messa in campo dai giallorossi.
Con tutto che le percentuali di realizzazione della Vanoli sono anche state superiori a quelle fatte registrare dagli avversari, i quali, tuttavia, hanno giocato quindici possessi in più e tirato 7 tiri liberi più di Cremona, conseguenza naturale di un’indiscussa supremazia a rimbalzo, specie offensivo nel primo quarto, periodo nel quale Roma ha potuto andare a canestro in seconda opportunità in più occasioni, edificando il fondamento di un successo sul quale ha potuto condurre in porto l’incontro.
Opportuno considerare quanto già commentato da coach Pancotto nell’immediato dopo-partita della domenica precedente, in occasione della vittoria interna ottenuta contro Varese: ‘trovo un po’ di stanchezza, specie mentale, nei miei giocatori, tant’è vero che concederò loro un giorno di riposo in più’ (settimana di allenamento effettivamente poi iniziata mercoledì).
Dunque, una battuta d’arresto tutt’altro che drammatica, che ci può stare, non trascurando di averla maturata contro un avversario di levatura europea, nel cui ambito si sta comportando molto bene. Con il vanto di avre limitato l’avversario a 63 punti, a conferma della consueta solidità difensiva.
Ora occorre elevare l’efficacia dell’asse play-pivot Vitali-Cusin secondo il reale potenziale che gli compete.
Le non perfette condizioni fisiche di Vitali certamente non aiutano, ma chi ha visto il play azzurro due stagioni or sono fare la fortuna di Stipanovic (a cui girò completamente la stagione), non ha dubbi sul reale potenziale in possesso di Vitali circa la capacità di innescare il pick&roll a favore di Cusin, essendo quest’ultimo elemento di levatura superiore rispetto al lungo della nazionale bosniaca.
Ma anche il resto degli esterni sono chiamati ad intensificare l’attenzione che possono riservare ai lunghi in fase offensiva. In particolare James Bell, nel processo di crescita tipico del giovane, deve proporsi di partecipare alla manovra offensiva non solo in veste di finalizzatore, ampliando in tal modo il proprio repertorio.
Considerato che Clark quasi sicuramente non sarà in campo la prossima domenica, proponendosi di recuperarlo per la trasferta di Bologna della settimana successiva, la società ha provveduto allo staff tecnico l’elemento che rimpiazzerà Clark negli allenamenti: Andre Williamson.
Prossimo turno casalingo, che vedrà scendere al PalaRadi la VuElle Pesaro, reduce da una sconfitta amara e non senza recriminazioni, che ha messo in risalto il carattere della formazione di coach Dell’Agnello, capace di rimontare venti punti ai danni della capolista, salvata ancora una volta dalla super prestazione di Hrvoje Peric che ha determinato la vittoria dei lagunari a Pesaro di una sola lunghezza.
Il G.M. ex Cremona, Ario Costa, a fine gara ha tuonato: “Sono stufo di arbitraggi scientificamente a sfavore. La situazione dubbia è sempre a favore dei nostri avversari, mai a nostro favore. Vogliamo essere rispettati come le altre squadre che giocano in Serie A”.
Dunque, non tragga in inganno la classifica di Pesaro: domenica al PalaRadi sarà tutt’altro che una passeggiata.