Marco Crespi: Ho motivazioni per tornare subito in palestra
Le parole di Crespi a Basket On Air
“Le differenze tra Spagna e Italia? Da un punto di vista tecnico credo che la Spagna abbia più profondità a livello di rotazioni di giocatori e di qualità, anche se poi questa differenza è minima - spiega l’allenatore milanese -. Quella maggiore sta negli impianti, che sono di una differente e più alta qualità, e nel modo in cui vendono il prodotto. In Spagna lo vendono meglio e parlano molto più del positivo. Se in Italia si cammina per la strada e si chiede alle persone che cosa ne pensano del basket, la risposta sarà che si tratta di uno sport in crisi. In Spagna ci sono state 8 squadre che hanno avuto problemi per mancato pagamento di stipendi, eppure si parla del basket solo in positivo. La situazione economica tra i due Paesi è simile, ma in Italia la pallacanestro viene venduta male, in Spagna no”.
“Regole, impianti e comunicazioni: ecco i primi passi da compiere per rilanciare il basket - prosegue l’ex coach della Montepaschi -. La Lega e la Federazione dovrebbero comunicare di più, vendere meglio il prodotto, trasmettere un messaggio positivo. Bisognerebbe cercare di andare sui media il più possibile e creare personaggi che sappiano attrarre. Inoltre, senza impianti che diano il piacere a entrarci, riuscire ad aumentare il numero di spettatori è difficile. Non bisogna puntare a catturare lo zoccolo duro di ogni città, ma per ampliare realmente il pubblico bisogna vendere qualcosa di bello”.
L’esperienza alla guida del Baskonia è terminata dopo pochissimo tempo, a differenza di quanto accaduto un anno fa alla guida della Mens Sana, dove Crespi aveva avuto il tempo di costruire un progetto vincente: “Non mi piace generalizzare: la non pazienza di Vitoria e certe situazioni differenti rispetto a quelle che mi erano state presentate non rappresentano tutta la Spagna, è un esempio unico, così come Siena e la durezza mentale a livello societario sono un esempio unico in Italia. In tutto quello che è capitato, ci sono solo situazioni positive e situazione negative”
. Impossibile non chiedere a Crespi un giudizio su Amedeo Della Valle, che aveva allenato nei primissimi passi della sua carriera, e su Reggio Emilia. “Non sono stupito dell’impatto di Amedeo nel basket italiano: lui ha motivazione in ogni momento della sua giornata, ha capacità tecniche e sa giocare a pallacanestro. E poi gioca a Reggio Emilia, un club dove chi ha qualità e motivazioni può uscire bene. Il segreto della Pallacanestro Reggiana? Una proprietà salda, sicura, entusiasta e liquida che non è poco. Ma anche una guida come Alessandro Della Salda, un campione che collega club e squadra come Alessandro Frosini e la passione di un'intera città. Adam Pechacek (era in studio, ndr)? È un giocatore che sa muoversi sul campo, se nella sua testa saprà avere il piacere di essere un eccellente uomo di squadra e non una stellina potrà giocare ai massimi livelli”.
Che cosa c’è nel futuro immediato di Marco Crespi? “Da tutti i punti di vista, anche quello contrattuale, sono libero di trovare una nuova occuapazione. Da un punto di vista di entusiasmo e motivazione ho già grande voglia di andare in palestra. Come mia tappa intermedia, in attesa che qualche cosa possa succedere, sono stato invitato dal general manager dei San Antonio Spurs a passare 10 giorni lì da loro e l'8 dicembre partirò per gli USA. Credo che vedere da vicino come gestiscono la squadra e come vivino il basket lì sia qualcosa di davvero bello da toccare”.
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