Le pagelle di Olimpia Milano - Pallacanestro Cantù
I voti ai protagonisti del derby lombardo
Joe Ragland 7,5: E’ colui che spezza realmente gli equilibri del match. Un primo tempo giocando discretamente ma senza realizzare molto, nonostante però un’ottima regia e una buona difesa. Ma nel 3° periodo cala i colpi dell’ex, con triple e penetrazioni in successione, senza scordare i 7 assist serviti. Partita dopo partita dimostra di cominciare ad avere realmente in mano le chiavi della squadra.
MarShon Brooks 7: Quel 4° periodo di Giovedì può essere davvero una svolta? Gioca semplice, questo gli si chiede, e ripaga il tutto con 14 punti e un paio di bombe di gran classe. Il dato più importante però sono i 6 rimbalzi, sinonimo che anche difensivamente ha fatto valere la sua presenza, uscendo tra gli applausi del pubblico.
Alessandro Gentile 7: Nel 1° tempo tira da solo la carretta dell’attacco milanese, prendendosi tutte le giuste responsabilità, sfruttando il suo talento. Buonissima anche la presenza a rimbalzo, con 4 palloni catturati, e i 3 assist smazzati ai compagni. Nel secondo tempo lascia il palcoscenico ad altri, ma il suo contributo importante lo ha dato.
Bruno Cerella 7: Finalmente la prima vera partita da Brunito. Il mastino che lotta su tutti i palloni si ritrova e il Forum va in visibilio. Il tuffo per recuperare il pallone a Feldeine lanciato in contropiede è emblematico. Un gradito ritorno per tutti.
Nicolò Melli 5: 12 minuti in cui davvero non si nota nulla. In attacco sicuramente non è la prima scelta, e non si può dire che la squadra giochi per costruirgli tiri a lui, ma anche dietro non si vede. 0 rimbalzi per un lottatore come lui son davvero pochi. Magari si è tenuto tutto per Giovedì, e allora potrebbe essere beneaugurante una Domenica di riposo.
Trent Meacham 6,5: Cos’altro deve fare per dimostrare che in questa squadra ci sta e alla grande? Gestisce la palla in maniera perfetta, sa costruire tiri aperti per i compagni e infila pure una tripla. Dietro di sbatte su Johnson-Odom ed esce acclamato dai suoi tifosi. Fiducia a questo ragazzo, fiducia.
Linas Kleiza 8: Se Sansone tagliandosi i capelli perdeva la forza, lui forse ha avuto l’effetto contrario con il taglio della barba, acquistando forza e ritrovando fiducia. Ci si chiede se era il cugino quello delle ultime 2 settimane. Semplicemente perfetto in attacco, perché uno come lui è un attaccante di primissima qualità, ma anche dietro lotta, cattura 7 rimbalzi e si butta pure a terra a recuperar palloni. Oggi MVP indiscusso, ma domani? Tutta Milano spera in un minimo di continuità, perché se vuole è illegale per questo campionato.
Shawn James 5,5: Ha un buon impatto sul match con 4 punti filati, ma non da mai la sensazione di esserci pienamente dentro, specialmente a rimbalzo e in difesa. Williams domina, lui soffre e alla fine sta in campo solamente 10 minuti.
Samardo Samuels 5: I 10 rimbalzi catturati non servono a salvare forse la peggior serata di inizio stagione del jamaicano. Williams come con James domina anche lui, inoltre dal campo tira 2/11 e mai è realmente nel match. Dopo aver tirato la carretta finora un match sottotono può starci.
David Moss 6: Nel 1°tempo riesce a fare un paio di giocate delle sue sia in attacco che in difesa, ma dopo la gran serata europea questo non è propriamente il suo match. Il suo lo fa sempre, come al solito, ma per una sera in maniera molto più contenuta.
Luca Banchi 7: Gestione perfetta del match stavolta, specialmente al rientro dagli spogliatoi. Evidentemente il +1 dell’intervallo lo ha fatto arrabbiare e non poco, e avrà saputo trasmettere la giusta carica ai suoi. Imbriglia offensivamente Cantù, che non è più in grado di trovare la via del canestro, e stravince un derby di capitale importanza. Ma tempo per festeggiare è poco, Giovedì ha un altro grandissimo spareggio in EL.
Pallacanestro Cantù 5: Il tasso tecnico è sicuramente inferiore rispetto a Milano, ma visti i problemi in casa Olimpia forse il colpaccio poteva scapparci. Perdere non è un dramma, però -19 è una punizione pesante, e per quanto mostrato nel secondo tempo, pienamente meritata. Vive ancora di troppi individualismi, e se Feldeine non gira, tutta la squadra ne risente.
Darius Johnson-Odom 6: E’ colui che si prende più tiri, comprensibilmente anche. Gioca spesso 1 contro tutti, realizza 17 punti e non demerita fino in fondo. Ma non convince a pieno, e anche la fase di regia non è fluida come fatto vedere in altre occasioni. Inoltre Ragland lo fa ammattire quando conta.
James Feldeine 5: E’ il faro di questa squadra, e quando non gira davvero tutta Cantù ne risente. Segna praticamente solo in garbage-time, perché quando la partita era viva non ne ha imbroccata una. Unico buon dato i 4 assist, ma sia offensivamente che difensivamente ha vissuto una delle serate peggiori. Ma resta un vero talento e il punto di riferimento dei biancoblu.
Awudu Abass 5: 15 minuti di nulla o poco più per il capitano canturino. Un solo canestro dal campo e una presenza quasi inesistente su tutti i 28 metri del campo da gioco.
Cheik Mbodj s.v: 7 minuti per far rifiatare Williams in cui fa il suo e poco più.
DeQuan Jones 6,5: Veramente uno dei pochi a salvarsi nella serata canturina. Il primo tempo è praticamente tutto di marca sua, compresa la tripla sulla sirena del meno 1. Si sbatte e lotta, talvolta è impreciso ma quantomeno ci prova. Soffre anche lui la gran serata degli esterni milanesi, ma sicuramente è uno di quelli con meno colpe.
Damian Hollis 4,5: Si ricorda solo una gran stoppata su Brooks. Poi? Completamente anonimo, quasi un fantasma. Ok che Kleiza è in serata di grazia, ma se il lituano si prende anche 3 triple piedi a terra da solo forse il suo diretto marcatore qualche colpa ne ha. Il dato paradossale è che ha il miglior plus/minus di Cantù con solamente -1, ma è un dato che non giustifica assolutamente una prestazione negativa.
Ivan Buva 6: Nettamente meglio di Hollis, il croato fa il suo e in maniera discreta. 5 punti e 4 rimbalzi in 17 minuti, una buona presenza anche difensiva e sicuramente tanta intensità in campo. Ma non basta per i suoi.
Stefano Gentile 4,5: Esce mezzo infortunato a fine terzo quarto, ma fino a quel momento è stato forse il peggiore in campo. Sentiva la sfida con il fratello? Di sicuro non azzecca mezza scelta su ambo i lati del campo. Un paio di assist buoni e basta, perché per il resto disputa una delle sue peggiori partite.
Eric Williams 7: Il padrone del pitturato, mangia in testa sia a Samuels che a James, cattura 14 rimbalzi, lotta e difende. Che altro poteva fare? Se poi gli esterni non segnano lui non ha colpe, perché ha dato il 101% e non gli si può rimproverare assolutamente nulla. Bellissimo un canestro in post-basso con il mezzo gancio con Samuels proteso in stoppata.
Pino Sacripanti 5,5: Esce sconfitto e forse in maniera abbastanza pesante. Lui mette in campo la squadra come al solito, e all’inizio la sua difesa va anche bene contro Milano. Poi certo, se i suoi spariscono del campo non ha la bacchetta magica per intervenire. Sconfitta che fa male più che altro per il morale, perché è un derby. Ma questa Cantù buoni giocatori li ha, e lui è in grado di farla rendere al massimo con il suo solito costante lavoro.
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