Quintetto e sesto uomo di Serie A, giornata 3
Ecco il terzo quintetto con sesto uomo dell'anno
Ecco il quintetto settimanale con sesto uomo per la giornata numero 3 di campionato:
Andrea Cinciarini, PM, Grissin Bon Reggio Emilia: quando si tratta di dirigere il traffico non c'è nulla di meglio del vigile urbano da parquet Andrea Cinciarini. Nel marasma e nel caos dell'interminabile gara di Masnago lui è l'unico a non perdere mai la calma, né a farsi prendere dalla fretta di chiudere una partita destinata ad essere ricordata. Attacca con diligenza, distribuisce per i compagni e all'occorrenza resta a guardare, senza reclamare palloni da giocare, ma concentrandosi su cose più utili nella circostanza: rimbalzi, difesa, posizionamento in entrambe le fasi. Porta via sempre il diretto marcatore quando attacca il pick n'roll permettendosi scarichi comodi per i due bollenti Mussini e Della valle; alla fine la chiave della vittoria è tutta lì. Alla sirena alla causa della sua squadra porta 23 punti, 12 rimbalzi, 6 recuperi e 5 assist, come a dire “ehi Della Valle sarà pure l'MVp, ma 50% del premio è mio”.
David Logan, G, Banco di Sardegna Sassari: uomo giusto al posto giusto se ce n'è uno, non sorprende il fatto che Meo Sacchetti sia assolutamente obbligato a tenerlo in campo. Logan è una di quelle guardie eclettiche che in qualsiasi sistema le piazzi finiscono per rendere; anzi ad essere sinceri pare quasi che il run&gun lo esalti. Attaccante pericoloso e versatile, preciso dal perimetro e difensore sopra la media, che si attacca alla giugulare del maracatore per logorarne fisico e spirito. Fisicamente è un atleta dotato di una grandissima resistenza alla fatica: si sbatte più di tutti in fase difensiva, spende molto, ma in attacco è sempre il più freddo, nonché quello che sta più minuti sul parquet. Contro Brindisi all'intervallo ne ha già 20 a referto, poi frena il bombardamento per rifiatare, ma qualche canestro pesante lo estrae anche nella ripresa. Finisce con 27 punti, 5 rimbalzi, 3 recuperi e 5 assist.
Sam Young, AP, Pasta Reggia Caserta: se in NBA non ci vai per caso sicuramente uno come Sam Young non può che spiegarlo bene. Dal perimetro mostra notevoli difficoltà, ma in tutto il resto ha veramente ben poco da invidiare a chiunque dei suoi pariruolo italiani. Caserta si trova con un insolito 0-3 di record per iniziare la stagione, ma l'ex Pacers non va molto lontano dal trascinare la squadra alla vittoria in casa di Bologna sostanzialmente da solo. Mortale in uno contro uno, attacca dal palleggio con un notevole ball handling, uscendo spesso da sinistra e spostando l'uomo di forza, ma sa anche leggere bene il gioco in situazione di pick n'roll; martella fortissimo con il leakout quando la squadra recupera palla in fase difensiva. Chiude con 33 punti, 6 rimbalzi e 3 assist per 32 di valutazione. Lui c'è, il resto della Pasta Reggia deve ancora arrivare.
Dominique Archie, AG, Upea Capo d'Orlando: Capo d'orlando incontra prevedibili difficoltà e nel mare di attenuanti che si possono dare per la gara contro Roma bisogna riconoscere che ci mette veramente tutto per gettare il cuore oltre l'ostacolo. A trascinare la squadra nel giorno della mancanza sia di Flynn che di Freeman è il “veterano” Dominique Archie. Lo scorso anno arrivò quasi da sconosciuto, ora si è conquistato la serie A e un rinnovo biennale con la società siciliana. Nella gara contro Roma è lui la prima opzione offensiva e come sempre dimostra di non aver alcun problema a fare canestro, nonostante alla fine l'unico tiro che conti davvero sia quello che spedisce sul ferro alla sirena finale, anche se questo non intacca la sua prova. Lungo atipico, anche troppo. In attacco sportella bene sotto canestro, prende falli e segna in diverse maniere, mentre in difesa qualche problemino in più c'è: buono nel difendere su un piccolo, il che tradisce la sua natura da esterno, dotato di mani veloci e buona capacità di interpretare il gioco avversario, meno invece quando la palla va sotto canestro. Chiude con 22 punti, 4 rimbalzi, 4 recuperi e 3 assist. Capo ancora una volta resta ancorata sul fondo, ma il potenziale della squadra dovrebbe permettergli di lasciare la palude abbastanza in fretta.
Luca Campani, C, Vanoli Cremona: rientra Vitali e lui improvvisamente entra nel gioco della sua squadra. Nelle prime due gare era parso quasi come un corpo estraneo: un lungo in mezzo a quattro esterni che attaccavano girandogli intorno e aveva patito l'eccessiva “perimetralità” del gioco. Con l'arrivo di Vitali però nella gara ci entra prepotentemente. Gioca per la prima volta i pick n'roll reclamati con il suo connazionale, trova tiri buoni e segna anche quelli sporchi. In difesa c'è il meglio del repertorio: veloce di piedi, può seguire un piccolo che attacca il ferro senza farsi bruciare e proteggere l'area pitturata dalle scorribande avversarie; dispone di un'eccellente combinazione difensiva che gli permette di essere efficace difensivamente su tutti e 5 i ruoli. Forse gli manca ancora qualche chilo di muscoli, ma la sensazione è che abbia ancora molto potenziale inespresso. Chiude con 19 punti, 3 rimbalzi e 20 di valutazione. Cremona vince ancora e sorprende in questo inizio di campionato.
SESTO UOMO:
Amedeo Della Valle, G, Grissin Bon Reggio Emilia: a tratti fa esplodere così tanto talento da sembrare onnipotente. Il suo raggio di tiro è potenzialmente illimitato e quando ha la palla in mano piedi a terra è pressoché impossibile lasciargli dello spazio. Come tutti i ragazzi giovani vive un'altalena di prestazioni abbastanza marcata. Parte fortissimo a cavallo tra il primo e il secondo quarto, salendo subito a 13 punti ed ergendosi a “hot hand” di serata. Nella fase centrale cala, ma quando poi bisogna segnare come all'overtime lui c'è e questo gli va riconosciuto. Nel terzo overtime mette i punti che chiudono finalmente la contesa, in tempo per evitare che i suoi restino senza giocatori da schierare per problemi di falli. La sensazione guardandolo giocare è che il suo basketball IQ sia molto superiore alla media; compensa in difesa la carenza di atletismo con innata furbizia e grande capacità di lettura del gioco. Chiude con 32 punti, 5 rimbalzi, 3 recuperi e 2 assist per 35 di valutazione. Meritatissimo MVP settimanale.
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