Entusiasmo a Cremona per il ritorno di Cusin
Dopo l'esperienza del 2007-2010
Coach Cesare Pancotto fu colui che lanciò il centro della Nazionale in serie A ai tempi di Trieste, e ne auspicava il ritorno alla sua corte.
Per il coach si profilano ulteriori soluzioni tattiche al già versatile organico a sua disposizione. Tra le altre, la possibilità di schierare Campani da 4 e Cusin da 5, con l’inedita posizione da 3 da affidare a Cameron Clark. Con Vitali in regìa e Mian nello spot di guardia ne risulterebbe un quintetto composto da quattro giocatori italiani.
Senza trascurare la complementarità tattica del lungo di Pordenone con Luca Vitali sull’asse play-pivot: l’abilità da rollante di Cusin che detta l’assist di Vitali, innescando l’abilità di Vitali a servire il pivot rollante Cusin per la schiaciata finale di quest’ultimo. Non sogni, ma realtà; basti pensare all’impennata di rendimento che ebbe due stagioni fa Stipanovic grazie ai servizi di Vitali, ma lo spessore di Marco Cusin supera di gran lunga quello del lungo di Medjugorje.
Con l’arrivo di Cusin anche il pacchetto lunghi completato da Luca Campani e Cameron Clark ne esce ben assortito, con ciascuno in grado e con lo spazio per portare un contributo personale alla squadra.
Due anni or sono, nel settembre 2012, proprio come oggi, a poche settimane dall’inizio del campionato, alla società presieduta da Aldo Vanoli si presentò l’inaspettata opportunità di ingaggiare un giocatore della Nazionale: Luca Vitali. Lo sforzo economico richiesto non fu irrilevante, né, tantomeno, previsto. Ma l’opportunità non fu lasciata sfuggire.
Quali furono, però, i risultati raccolti in campionato in seguito a quell’ingaggio reso possibile dalla disponibilità ad un investimento importante? Risultati di un livello tale che hanno indotto la società a replicare la scelta di ingaggiare Luca Vitali poco più di un mese fa, perché per il caso specifico è valsa la pena ecceppire alla sostenibilità del budget.
L’opportunità Cusin appare molto analoga all’opportunità Vitali di due anni fa, pur consapevoli che le tariffe dei pivot superano quelle delle guardie. I risultati potenzialmente conseguibili in campionato in seguito all’ingaggio di Marco Cusin potrebbero produrre soddisfazioni tali da fare dimenticare in fretta agli sponsor l’impegno economico richiesto. Senza trascurare, nell’immediato, l’impatto che potrebbe avere una tale operazione di mercato sulla corsa alla sottoscrizione della tessera da parte degli appassionati cremonesi, grazie anche alla proroga concessa dalla società fino al mese di novembre.
Da considerare, inoltre, la reale possibilità, a questo punto, di entrare prepotentemente nei primi tre posti che la Legabasket premia in denaro per le squadre che fanno maggiore impiego di giocatori italiani, il che significa che l’ingaggio di Cusin, già avvenuto a prezzo di assoluto realizzo, potrebbe risultare abbondantemente ripagato, a fine stagione, dal premio di Legabasket che, ricordiamo, riconosce € 300000 ai primi, € 200000 ai secondi e € 100000 ai terzi. Vitali, Cusin, Campani, Gazzotti, Mian e qualche scampolo di Mei è il gruppo italiano che renderà la Vanoli competitiva nell’ottica del premio finale.
Ora a Cremona ci sarà davvero di che divertirsi e l’obiettivo permanenza nella massima serie risulta cancellato dalla reale prospettiva play-off.