Pistoia 81 - Sassari 84: Commento e Pagelle
Il commento e le pagelle del posticipo della seconda giornata del campionato
La squadra viene dalla vittoria alla prima giornata a Capo d’Orlando ed il tutto esaurito, accompagnato dal dato-record della quantità di abbonamenti venduti in città promettono comunque una serata spettacolare.
L’avversario è di primo piano: quella Dinamo Sassari che ha già un trofeo in mano (la Supercoppa vinta in casa contro Milano) e che viene accreditata dagli analisti nel pugno di squadre che possono impensierire la corazzata di Armani per il campionato.
Si gioca nel posticipo del lunedi, per dare la possibilità a Sassari di rientrare (e riprendersi) dalla lunghissima trasferta di Eurolega del venerdi sera.
Prima dell’inizio, ovazione del pubblico di Pistoia tributata a Giacomo “Gek” Galanda in una inedita edizione giacca-e-cravatta (se non riuscite ad immaginarlo: non siete soli!), coreografia della Baraonda Biancorossa sulla palla a due, e si parte.
Sassari parte fortissimo, sia in attacco che in difesa: i piccoli di Sassari “sporcano” un sacco di palleggi flottando in modo sistematico anche sui lunghi e mettendosi sulle linee di passaggio.
Pistoia si affida al tiro da fuori che - per il momento - non entra ed il duello Johnson-Lawal fa scintille sotto canestro: dopo 5 minuti di gioco, Sassari avanti 15-4.
Nonostante l’alto numero di palle perse (10 alla fine del secondo quarto) dovuto alla pressione difensiva sassarese e ad una linea arbitrale permissiva, per Pistoia comincia improvvisamente a funzionare il tiro da 3: Cinciarini, Filloy e CJ Williams riportano Pistoia a contatto.
Sacchetti vede che non c’e’ una vera marcatura su Lawal quando Johnson è in panchina a riposare e lo tiene in campo a lungo nel secondo quarto, costringendo la difesa pistoiese ad aiutare Milbourne per contenere l’avversario e lasciando spazio alle penetrazioni di Sosa e Dyson sugli scarichi.
Il primo tempo si chiude sul 41-39 con la quarta tripla su quattro tentativi di CJ Williams da metà campo e che consolida il 9/14 di Pistoia dall’arco.
Nel terzo periodo Sassari prova a scappare un paio di volte col contributo di Todic e Sosa, ma per Pistoia Cinciarini e Brown riescono a tenere i padroni di casa a contatto e si va all’ultimo riposo sul 61-63.
Durante il quarto periodo è il momento in cui si sente maggiormente la differenza di “peso” in termini di talento tra le due squadre: Sassari continua la sua difesa asfissiante, Pistoia fa fatica a trovare la via del canestro e Dyson si mette in proprio: segna in penetrazione con continuità, subisce anche due falli (e realizza i liberi) e lui e Sosa (che segna due triple da sette metri con le mani di Hall in faccia) tengono sempre Sassari con il naso avanti. Nel finale Pistoia ci crede: palla in mano, -1 e 25 secondi da giocare.
Pistoia fa girare palla per 15 secondi, poi Williams penetra ma si schianta contro la difesa sassarese che prima recupera e poi lancia Sosa in contropiede.
Fallo pistoiese, la mano di Sosa non trema e fa 2/2: c’e’ giusto il tempo per il tiro da metà campo di Cinciarini che però gira intorno al ferro due volte ed esce.
Le Pagelle
Giorgio Tesi Group Pistoia
Gilbert Brown: 6,5
14 punti con 2/2 da 3 e 4 assist in 22 minuti. Partita di sostanza dell’americano di Pistoia: difende bene su Brooks, contribuisce all’attacco nel momento di maggiore difficoltà della squadra e piazza una schiacciata mostruosa in chiusura di terzo quarto staccando dal cerchio della lunetta. In crescita.
Daniele Cinciarini: 6
Il Cincia inciampa in una serata non fantastica al tiro (5/15) per “colpa” anche della staffetta di difesa Dyson-Logan su di lui. Ha dato il suo solito contributo in attacco nei momenti importanti ma in difesa ha subito le penetrazioni dei piccoli sassaresi in modo continuativo. In affanno.
CJ Williams: 7
Il migliore della Giorgio Tesi Group: 23 punti con 5 su 6 da 3 e nove rimbalzi. Ma anche 4/13 da due e 4 palle perse, compreso l’ultimo pallone della partita che avrebbe davvero potuto essere giocato meglio. “In the zone” nel secondo quarto: alzava la mano e segnava. Peccato.
Landon Milbourne: 5,5
Volevamo dargli 6, ma dopo la partita negativa di Capo d’Orlando ci saremmo aspettati una faccia diversa. L’ala USA non si è invece messo in visione molto spesso: chiude la partita con 7 punti e 1 su 4 da 3. Ad onore del vero, ha dovuto faticare molto in difesa per contenere Lawal quando il presidente Johnson era in panchina ma Pistoia ancora lo aspetta. In precampionato ha giocato alcune gare splendide: alla GTG serve come il pane. Godot.
Ariel Filloy: 6,5
L’anima della squadra pistoiese detta buoni ritmi per tutta la partita, smazza 6 assist e ha anche una fiammata di realizzazione nel momento di grazia del tiro da fuori del secondo quarto: per il resto anche per lui, come per gli altri piccoli di Pistoia, una gran fatica in difesa contro avversari più veloci e (sic) più giovani. Cuore da capitano
Langston Hall: 6
Diversamente dalla partita di Capo d’Orlando, il play di Atlanta ha provato ad essere più attivo in attacco, ma esce dalla partita con delle percentuali sporche (3/9) e vale anche per lui quello che dicevamo per Filloy: aveva davanti un trio di giocatori “che andavano a 2000” (come dice Moretti) ed anche in difesa ha subito Sosa. E non poco. Sudato
Linton Johnson: 6,5
Aveva contro un avversario che gli assomiglia parecchio, per caratteristiche fisiche e per stile di gioco: nei minuti in cui Moretti lo tiene in campo riesce a limitare benissimo Lawal ed in attacco gioca una partita di sostanza contro una difesa che lo aspettava al varco. Deve lottare su ogni singolo rimbalzo. Faro.
Coach Moretti: 6
Gioca una vera e propria partita a scacchi con Sacchetti: “dedica” Magro alla marcatura di Cusin, e Sacchetti non glielo mette in campo. Organizza la difesa per stare chiusa sotto per dare una mano a Milbourne quando Johnson era in panchina, e Sacchetti gli mette contro 3 piccoli con la precisa direttiva di penetrare in ogni occasione. Stasera ha vinto Meo, ma Paolo esce comunque a testa alta, come la sua Pistoia.
Dinamo Sassari
David Logan: 7
Vorremmo poter dare un voto cumulativo al trio Logan-Sosa-Dyson, veri artefici della vittoria esterna della Dinamo e vere spine nel fianco, in attacco ed in difesa, per i pistoiesi.
Dei tre, Logan è stato il meno “evidente” ma non il meno redditivo: un po’ spreciso al tiro (7/17) ma ha segnato quando contava e ha fatto una gran partita in difesa su Hall e Filloy. Chirurgico
Edgar Sosa: 7
Se la partita fosse finita dopo 20 minuti, la sufficienza per il newyorkese sarebbe stata risicata: diverse soluzioni forzate, diversi errori ed in generale la sensazione di non essere particolarmente “in controllo” per eccessiva irruenza.
Spazza via questa sensazione con un secondo tempo da trascinatore: segna due bombe da 7 metri, con le mani in faccia, bendato… partita a due velocità, ma i 23 punti finali parlano di un grande attaccante. Folletto
Giacomo Devecchi: 6
Sta in campo poco, fa poco, si vede poco, ma recupera due palloni. Porta-mattoncini.
Shane Lawal: 6,5
Pistoia fa “staffetta” sul lungo di Sassari: Shane fa molta fatica (e da vita ad un gran duello) quando lo marca Linton Johnson, decisamente altra musica quando c’e’ Milbourne, ma in generale l’abbiamo visto saltare su ogni pallone, toccare ogni rimbalzo ed in generale metterci un sacco di energia. La Dinamo della Dinamo.
Jerome Dyson: 7,5
Il nostro MVP della partita: sta in campo 34 minuti, ha delle percentuali al tiro che (in caso di sconfitta) sarebbero state ampiamente criticabili (5/17) ma la pallacanestro non è un gioco che si legge sulle statistiche, e Dyson ha fatto tutte le cose giuste al momento giusto. Nel quarto periodo, quando entrambe le squadre avevano speso tanto e si andava avanti per mini-break, ha preso per mano la squadra e segnato in continuazione, facendo due giochi da 3 punti (entrambi convertiti) ed in generale mettendo in crisi la difesa di Pistoia. Se aggiungete per completezza anche 7 rimbalzi e 4 assist, Jerome è stato il vero ago della bilancia. “Andava a 2.000”.
Brian Sacchetti: 5,5
Guardando le statistiche ci rendiamo conto che ha giocato 22 minuti… e non ce ne siamo accorti. Ha preso 5 rimbalzi e segnato un canestro prendendo un rimbalzo d’attacco in testa a Filloy, ma non ha inciso. Tappezzeria
Jeff Brooks: 6
Partita difficile per il nativo di Louisville. Sacchetti lo tiene in campo tutta la partita (35 minuti per lui) per cercare di contrastare la atipicità dei giocatori pistoiesi e Brooks si applica in difesa… e soltanto in difesa.
In attacco si limita a fare da “sponda” e subisce - parecchio - la fiammata del secondo quarto di CJ Williams. Chiude con 10 rimbalzi e solo 2/6 al tiro. Non una partita da protagonista, ma ugualmente importante. Specialista
Miroslav Todic: 6,5
Minima spesa, massima resa per Sacchetti con il bosniaco in questa partita. 11 minuti, 8 punti, 2/4 da 2, 1/1 da 3, 1/1 ai liberi. S’e’ fatto trovare pronto dalla sua mattonella per un tiro da tre che ha spezzato l’inerzia pistoiese nel momento della rimonta, ma non è stato ugualmente efficace in difesa, subendo il maggior atletismo di Johnson e Milbourne. Tattico
Meo Sacchetti: 7
Abbiamo già menzionato la partita a scacchi con coach Moretti: il Meo prende il voto più alto per la vittoria. Il valore “sulla carta” delle squadre è decisamente diverso, ma per vincere a Pistoia c’e’ sempre da sudare ed il coach di Sassari è riuscito ad interpretare molto bene la partita, giocando sui punto di forza della sua squadra (la velocità e la reattività dei piccoli) e tenendo sempre alto il ritmo. Si dimostra un signore, ringraziando la società pistoiese per avergli “prestato” il palazzetto per gli allenamenti delle giornate prima della partita, di rientro dalla Russia. Bravo.