Sidigas Avellino - Umana Venezia: pagelle
Vediamo da vicino le valutazioni delle squadre e dei singoli giocatori impegnati nel match svoltosi domenica al PalaDelMauro.
Avellino (5,5): sicuramente gli irpini speravano in un inizio diverso. Una vittoria in casa avrebbe regalato morale ed entusiasmo agli uomini di Vitucci che, nella prossima giornata, saranno impegnati in un campo difficile come quello di Cantù. Eppure nei primi 3/4 la partita sembrava sotto controllo poi, nell'ultimo quarto, il crollo e la conseguente vittoria di Venezia. A mancare è stata purtroppo l'esperienza ed un pizzico di aggressività nei momenti topici. Vediamo le prestazioni dei singoli giocatori:
O.D. Anosike (6+): leggendo i tabellini emerge una sontuosa doppia-doppia (12+13), ma la prestazione del centro ex Pesaro lascia qualche dubbio. Se dal punto di vista fisico O.D. è stato un vero e proprio dominatore, sotto il profilo tecnico ha dimostrato di essere ancora indietro. Anche dopo aver ricevuto buoni passaggi non riusciva a finalizzare con tranquillità l'appoggio.
Sundiata Gaines (6): positivo a livello offensivo (si segnalano i 12 punti ed i 6 falli subiti), anche se in regia ha faticato e non poco. Ha trovato un solo assist in 28 minuti di impiego, patendo l'assenza del pari-ruolo Cadougan.
Adam Hanga (5,5): l'ex Laboral Kutxa ha mostrato lampi di pericolosità offensiva, anche se purtroppo nell'ultimo quarto - pur essendo stato il più utilizzato - ha chiuso con 1/4 al tiro, 1/2 dalla lunetta e 2 palle perse. Con più costanza avrebbe potuto incidere maggiormente.
Adrian Banks (6): ha confermato le sue doti cristalline in fase di realizzazione, ma il bilancio delle perse è sanguinoso: sono infatti 8 i palloni regalati agli avversari che, su un totale di 18, rappresentano quasi il 50% delle perse di squadra. C'è da notare che il play-making poco efficiente ha costretto Adrian a "fare da sé" troppo spesso.
Daniele Cavaliero (6-): causa assenza di Cadougan anche Daniele ha dovuto portare palla per lunghi tratti. Purtroppo pure per lui giornata sfortunata negli assist dove, al pari di Gaines, chiude a quota 1. Conoscendo le buone doti di Cavaliero viene da pensare che sia un problema di conoscenza reciproca, superabile con il passare del tempo.
Riccardo Cortese (6,5): l'ex Pistoia è stato uno dei più positivi. 11 minuti di utilizzo, una tripla a referto, una poderosa schiacciata, zero errori al tiro e ben 3 rimbalzi. Resta soltanto da chiedersi come mai non abbia giocato di più.
Marc Trasolini (5-): tra i più negativi nelle compagini irpine. Non è mai entrato in partita (3 punti in 27 minuti con 1/5 al tiro) e dalla lunetta è costato caro ai compagni (1/4 totale e 0/2 nell'ultimo quarto). A "salvarlo" gli 8 rimbalzi ed i 2 assist.
Luca Lechtaler (6): anche lui, come Cortese, avrebbe forse meritato quale minuto in più. In soli 6 minuti, infatti, ha trovato il canestro in un'occasione ed ha strappato 3 rimbalzi (di cui 1 offensivo).
Justin Harper (5-): altra grossa delusione è stata proprio quella dell'ala ex Richmond. Solo 4 punti in 17 minuti, con 4 falli e 0 di valutazione. Non ha mai dato l'idea di poter incidere ed è un peccato perché, con la sua massa fisica, potrebbe formare un ottimo duo con Anosike.
Venezia (6+): i lagunari non se ne escono con grandi meriti, ma in compenso portano a casa due punti molto importanti. La Reyer ha senza dubbio avuto il merito di non mollare mai difensivamente e di non permettere l'allungo avellinese. Nel finale si è trovata quindi a poca distanza dai "lupi" e con l'esperienza di giocatori come Ress, Viggiano e Goss ha saputo mettere in difficoltà gli avversari, staccandoli nel finale. Nella prossima partita contro Roma sarà però necessario mostrare maggiore fiducia e fluidità. Ecco le valutazioni:
Cameron Moore (6,5): nei soli 19 minuti giocati (a causa dei 4 falli precoci) mostra buone cose: colleziona infatti 9 punti, 6 rimbalzi ed una buona prestazione difensiva su Anosike. È mancata un po' di convinzione in attacco ed una posizione precisa negli schemi: non è ancora facile capire se si comporti più da 4 o da 5.
Julyan Stone (5): ci si aspettava di più dall'ex pupillo di Massai Ujiri, che nella pre-season aveva dato una buona carica ai compagni. Contro Avellino è parso affaticato, lento e poco sicuro. Ha cercato spesso il tiro, che è sembrato poco preciso, mentre le poche penetrazioni sono state efficaci; buona anche la difesa. Si segnala un evitabile fallo antisportivo in attacco.
Hrvoje Peric (6,5): non ha mostrato una gran varietà di conclusioni, ma il suo l'ha fatto. In 23 minuti 11 punti e 5 rimbalzi; ha dimostrato inoltre di sapersi muovere bene in campo, chiudendo gli spazi e posizionandosi bene a rimbalzo (si segnalano 2 offensivi).
Phil Goss (7+): se Stone non ha giocato al meglio, Goss ha saputo "rattoppare" i buchi. Pur non essendo al massimo della propria forma ha saputo gestire bene le energie, puntando su una grossa crescita nel finale. Chiude con 12 punti e 6 preziosissimi assist.
Michele Ruzzier (6,5): la grinta ed il coraggio erano quelli giusti. All'esordio nella massima serie il giovane play italiano gioca 14 minuti, segnando 5 punti e conquistando 3 rimbalzi. In regia ha dato molto movimento, a parziale smentita del solo assist che risulta dalle stats. Significativo che nell'ultimo quarto abbia giocato 6.15 minuti.
Tomas Ress (7+): è stato il giocatore più presente nell'ultimo quarto (9 minuti) ed il giocatore a prendere più rimbalzi in quel quarto (4 di cui 1 offensivo). Il suo apporto difensivo e la sua esperienza sono stati il fulcro della vittoria oro-granata ed è per questo che viene nominato MVP.
Benjamin Ortner (6-): in 9 minuti non ha dato l'impressione di poter fare la differenza, ma ad ogni modo in difesa è stato solido e, oltre ad i 2 punti segnati, ha messo a referto 1 rimbalzo, 1 stoppata ed 1 assist.
Jeff Viggiano (7+): nel bene e nel male è stato il principale terminale offensivo della Reyer. Nel bene perché il suo apporto è stato positivo (soprattutto gli 8 punti, 3 falli subiti ed 1 assist nell'ultimo quarto), nel male perché nel finale ha "rischiato grosso" con due errori in entrata.
Marco Ceron (n.d.): non è possibile esprimere un giudizio visti i soli 3 minuti giocati e lo 0 presente in tutte le voci delle statistiche.
Deividas Dulkys (6-): in attacco ha trovato con discreta continuità il canestro, anche se non è stato particolarmente cercato dai compagni. Le 4 palle perse, però, ne hanno fortemente limitato l'impiego (17 minuti).