Sportando Ranking Stagionale di Serie A 5-8
Le squadre che hanno chance di disputare una stagione sopra le righe
La terza parte del ranking di Sportando arriva oggi. Si analizzano le posizioni 5-8, ossia le squadre che sono accreditate di un posto ai playoff con l'opportunità di gustare le feste ai favoriti.
8) PASTA REGGIA CASERTA
Lo scorso anno una fatale battaglia all'ultimo punto con la diretta concorrente e uno sfortunato incrocio di scontri diretti chiuse a Caserta le porte dei playoff e impedì di mettere la classica ciliegina sulla torta della stagione, ma quest'anno ci sono buonissime carte per raggiungere quella post-season, sfuggita per i capelli lo scorso anno. La squadra non ha subito ritocchi pesanti e questo subito aiuterà nel ritrovamento della chimica; con 6 giocatori confermati è la seconda squadra con il roster meno ritoccato rispetto allo scorso anno (Milano la prima con 7). Tommasini, Vitali e Michelori sono i pretoriani che daranno grinta e polmoni, Ronald Moore si è guadagnato un secondo anno di contratto, così come la sorpresa dell'anno passato Carleton Scott. In mezzo un Richard Howell a spazzare i tabelloni in arrivo dalle Filippine: meno verticale di Moore, ma di stazza fisica molto più accentuata. Intriga l'arrivo del calibro NBA Sam Young, dopo il fallito matrimonio con Duhon la scorsa stagione e ci si aspetta molto da Frank Gaines in fase realizzativa; giocatore a cui Molin chiede maggiore continuità realizzativa rispetto a quella che garantì Chris Roberts l'anno passato.
Sulla carta Caserta dà la sensazione di essere rinforzata rispetto all'anno conclusosi. Jeff Brooks sicuramente sarà il giocatore più difficile da sostituire, ma il roster sembra essersi allungato e aver inserito anche qualcosina in più in termini di qualità. Se Moore smette di andare a sprazzi e mette in moto tutta la macchina quest'anno Caserta sarà una squadra temibile, specialmente in casa.
7) UMANA REYER VENEZIA
E' sicuramente la squadra che ha avuto l'estate più travagliata per via della sfortuna che si è abbattuta sul roster, con problemi fisici caduti a pioggia. Il risultato finale, seppur rivisitato nel settore playmaker, è assolutamente buono, ma questa carenza di continuità estiva sicuramente verrà pagata nella prima parte di stagione. Si parte dalle conferme di quel che c'è da salvare della scorsa deludente stagione: Peric e basta; poi si passa alle novità (tante). Il gioco passa dalle mani del play 198 cm Julyan Stone (arrivato dopo una lunga valutazione delle condizioni fisiche di Lorenzo Brown), pupillo del GM dei Toronto Raptors Masai Ujiri e dotato di grande senso del passaggio, ideale per armare le mani sempre bellicose di Phil Goss in arrivo da Roma e del lituano Deividas Dulkys, giocatore che si candida ad essere la prima opzione offensiva. Per rinfoltire la parte lunghi ed esterni atletici si opta per un saccheggio di massa del roster della ex Mens Sana, prelevando Viggiano, Ortner e Ress, giocatori di sostanza, quella mancata lo scorso anno. In mezzo a controllare le tabelle arriva il centro ex Caserta Cameron Moore, panchinato a lungo lo scorso anno per via di un infortunio, ma capace di mostrare le caratteristiche fisiche necessarie per poter avere in pugno la contraerea. Per chiudere il roster si pescano due dei migliori italiani della scorsa legadue: Ceron e Ruzzier.
Cambia anche il manico: l'esperienza di Recalcati è una garanzia di gioco di sostanza ed intelligenza.
La squadra è sicuramente di valore, ha uno dei comparti italiani meglio attrezzati e un roster discretamente profondo. Nulla dovrebbe impedire alla squadra lagunare di vivere una stagione sopra le righe, sempre che la sfortuna non continui ad accanirsi sulla squadra. Mancano ancora 3 settimane all'inizio del campionato, ma il settore esterni è già stato falcidiato dai problemi fisici. Il GM Casarin si aspetta che la ruota prima o poi giri.
6) ACQUA VITASNELLA CANTU'
Un'altra squadra che si rinnova totalmente è quella brianzola. Lo scorso anno alla fine si è rivelato essere il canto del cigno in maglia canturina di molti dei rappresentanti di maggior spicco, da Leunen, passando per Aradori e chiudendo con Cusin. La delusione per una eliminazione ai quarti di finale con sweep da parte di Roma ha spinto il GM Della Fiori ha rivoluzionare il roster, anche “aiutato” dalla riduzione del budget imposta dalla proprietà. La squadra che ne è uscita desta qualche perplessità, che dovrà cancellare attraverso fisicità esondante e capacità di Sacripanti nel far superare ai giocatori i propri limiti tecnici. Partiamo dalla cosa meno convincente: il reparto guardie. Nell'idea di squadra creata ci si basa su un concetto che una guardia può essere adattata a fare il playmaker. La coppia Johnson-Odom/Feldeine di tutto brilla meno che di intelligenza cestistica e chiedere ad uno di loro costruire gioco anche per gli altri pare un azzardo onestamente grosso. Stefano Gentile e Marco Laganà saranno chiamati a fare degli straordinari in cabina di regia per non far scadere il gioco in un 2 contro 5 senza fine preciso. Quello che invece piace dei due sopracitati è la capacità realizzativa, quella che si è persa nel momento in cui Aradori e Ragland hanno deciso di cambiare squadra. Feldeine viaggia da anni a 13-15 di media in Spagna, Johnson-Odom è un realizzatore che potrebbe garantirne altrettanti. Si apprezza invece maggiormente di questa squadra reparto lunghi: giusto dare una seconda chance a Buva, giusto affiancargli un discreto intimidatore come Mbodj, scelta ancora migliore risulta completare il pacchetto con un Damian Hollis versatile e pericoloso da ogni posizione del campo, schierabile sia da 3 che da 4. Si scommette su DeQuan Jones nel ruolo di swingman e su Eric Williams di ritorno da centro.
In questa squadra la difesa dovrà essere dura, fisica e la palla dovrà viaggiare veloce, altrimenti è piuttosto alto il rischio di avvitare il gioco in palleggi sul posto 15 secondi alla ricerca della forzata soluzione personale, con Johnson-Odom principale indiziato a levare le castagne dal fuoco.
5) SIDIGAS AVELLINO
Lo scorso anno si qualificò come la delusione assoluta della competizione: squadra sulla carta da altissime posizioni, naufragata nelle diatribe interne tra Vitucci e un paio di suoi giocatori e in seguito sprofondata in una crisi di gioco abbastanza surreale. Quest'anno la musica dovrebbe essere differente, sia perché squadra e società hanno imparato la lezione, sia perché il roster sembra essere stato pensato più su un'idea “vitucciana” della pallacanestro. Tralasciando ogni discorso sulla lentezza da era geologica per completare reparto giocatori e staff, ci troviamo di fronte ad una squadra quadrata e compatta, che rischiamo (a costo di perseverare diabolicamente) ancora una volta in una posizione molto alta in classifica. Il comparto guardie passa da Sundiata Gaines di ritorno in Italia dopo tempo immemore, ma ancora capace di dare qualità alla manovra; per far punti Vitucci ha chiamato il suo pretoriano Banks, mentre nel mezzo si opta per tappare le falle: Adam Hanga in ala piccola piace molto, così come l'accoppiamento Harper-Anosike, giovane, atletico e complementare. Se c'è una cosa che lascia perplessi è una certa carenza difensiva sugli esterni, ma si tratta comunque di una squadra che andrà ad attaccare la partita e non certo ad aspettarla. Sulla carta c'è abbastanza talento e profondità per fare una stagione sopra le righe, senza che misteriosi problemi di non ben definita alchimia arrivino a mettere i bastoni tra le ruote in Irpinia.
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