Brooks fa subito fuoco. Milano agile su Mantova
La squadra campione d'Italia fa una buona sgambata con la Dinamica
Joe Ragland attacca la partita come se fosse molto più di un’esibizione prestagionale contro una buona squadra come Mantova, che ha nelle gambe più allenamenti dell’Olimpia ma ovviamente resta di categoria inferiore. Il playmaker è il più continuo nel dare ritmo e segnare. Segnare tanto, con percentuali altissime. L’Olimpia vince a Bormio 94-68, si diverte, vede un MarShon Brooks, con qualche alto e basso, ma in generale strepitoso quando attacca la difesa e segna con facilità. L’aggressività fisica di Samardo Samuels dentro l’area e quella difensiva di Bruno Cerella fanno il resto in un esordio contrassegnato anche dalle assenze. Non solo Alessandro Gentile, agli ultimi giorni di vacanza, e Nicolò Melli, che sta recuperando, ma anche Shawn James (affaticamento muscolare, non giocherà nelle gare di Bormio) e Daniel Hackett, defezione dell’ultimo minuto, per un’infiammazione all’avambraccio sinistro.
LA CRONACA - Mantova parte ispirata, trova un paio di giocate atletiche di Johndre Jefferson e un canestro acrobatico da tre di Roberto Rullo. Prende anche sei punti di vantaggio ma poi l’Olimpia aggiusta sia la difesa che l’attacco. Joe Ragland penetra, Samardo Samuels usa la sua potenza fisica dentro l’area. Il pareggio lo firma Linas Kleiza dalla lunetta, poi MarShon Brooks produce un gioco da tre punti e l’EA7 in un attimo prende il largo usando anche l’energia di Bruno Cerella in difesa. Il vantaggio sale a 10 punti, alla fine del primo quarto è 24-16. Nel secondo periodo la difesa concede un paio di balzi impressionanti a Jefferson e con i cambi e tre falli veloci fischiati a Moss, Mantova resta agganciata alla partita (31-24 a metà quarto). Samuels sbaglia tre liberi di fila, ma mette il quarto, si fa sentire, Ragland ruba palla, Brooks si infiamma e il vantaggio torna oltre la doppia cifra. Alla fine del primo tempo, sul 46-33 Olimpia, MarShon Brooks ha già 15 punti. Ma il suo show continua nella ripresa (c’è anche un clamoroso buzzer-beater da tre), la difesa tiene, bruciata solo da qualche tripla di Fultz e il vantaggio sale oltre i venti dopo tre minuti (58-36). La squadra trova ritmo, gioca con fiducia e non abbassa l’intensità. Il terzo quarto finisce 71-51, con Mantova che reagisce con un contropiede di Gaddefors e un’altra schiacciata di Jefferson. C’è un pizzico di stanchezza nel quarto periodo. Mantova ne approfitta per ritornare a meno 13. Torna Ragland e segna dall’arco la sua terza tripla, imitato subito dopo da Cerella per riallungare sull’81-62. Il parziale diventa 13-0 dopo un’altra entrata di Ragland, una tripla di Moss e un lay-up di Peterka. Nel finale segna due volte da tre David Moss.
IL TABELLINO DELL’OLIMPIA – Ragland 23 (6/6, 3/4), Brooks 23 (5/8, 4/8), Kleiza 11 (3/7, 1/4), Cerella 3 (0/1, 1/2), Samuels 16 (4/5, 1/1), Moss 12 (3/8, 2/3), Peterka 2 (1/2), Meacham (0/1, 0/1), Gigli 4 (1/2)
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