Avellino, si parte lunedì? Vitucci: Situazione inverosimile, paradossale
Le parole di Vitucci, Nevola ed Aloi a La Gazzetta dello Sport
La Scandone Avellino ha dovuto rimandare il raduno a causa dei ritardi nel firmare giocatori che con cui c’erano accordi da settimane (alla fine sono stati firmati tutti tranne DeShaun Thomas che è finito al Barcelona). Il raduno originariamente fissato il 25 agosto è stato rimandato (si dovrebbe partire domenica 7) e nel frattempo alcune delle amichevoli organizzate sono state cancellate.
Coach Frank Vitucci ha parlato a La Gazzetta dello Sport di questa situazione paradossale che rischia di compromettere la stagione della Scandone che partirà con un ritardo di almeno due settimane rispetto alle altre squadre di Serie A.
Queste le parole del coach Frank Vitucci a La Gazzetta dello Sport.
“Si fa fatica a dire qualcosa, sono in difficoltà: è una situazione inverosimile, paradossale. I motivi di questo ritardo? Non li so e non me li so spiegare. Chiariamo, non è un problema economico. Non avanzo un centesimo, credo lo stesso si possa dire per gli altri. È un peccato perché si inficia il lavoro di noi tutti e dispiace per i tifosi che hanno voglia di vedere questa squadra all'opera. Io e il g.m. Antonello Nevola crediamo di aver costruito una buona squadra. Ora dovremmo partire domenica: ci conto ma non ne sono sicuro".
Il dirigente Nevola prova a spegnere le polemiche sempre a La Gazzetta dello Sport.
“Ci sono problematiche interne: ma per Folgaria partiamo, sicuro Sicuro? No, meglio dire speriamo”.
Anche il direttore operativo del club, Marco Aloi ha parlato a La Gazzetta dello Sport dicendo che “è una questione di procedure interne volute dalla Sidigas sulle quali noi dirigenti non abbiamo potere esecutivo: situazione antipatica”.
Ieri sia Marino che Petrucci, rispettivamente presidenti di Lega Basket e FIP hanno voluto sincerarsi della situazione.
“De Cesare avrebbe rassicurato tutti, spiegando di aver voluto solo verificare meglio certe operazioni. E allora Avellino sta per sbloccarsi. Forse” conclude l’articolo La Gazzetta dello Sport.
Pagina di 3