Reggiana-Comune di Reggio, giorni di fuoco sulla questione PalaBigi
Nessun incontro previsto tra il sindaco e Landi.
Riportiamo un articolo integrale a firma Alessandro Caraffi di Prima Pagina inerente alla situazione che si sta creando tra la Grissin Bon Reggio Emilia e il comune della città sulla questione PalaBigi, per chiarire bene la situazione che si sta delineando:
- Giorni di fuoco per quanto riguarda la querelle Palasport. Con il rientro dalle ferie estive prossimo, se non già avvenuto, la patata bollente relativa all’impianto di via Guasco è sulla scrivania del sindaco Luca Vecchi – per quanto riguarda il progetto di restyling – e su quella dei vertici della Fondazione dello in relazione al nuovo contratto di affitto del catino reggiano che dovrà essere discusso dopo il 30 agosto, data di cessazione di quello in essere con la ditta Class di Claudio Sarti, vale a dire il gestore attuale. Intanto Pallacanestro Reggiana attende le mosse di chi di dovere e, con il patron Stefano Landi e l’AD Alessandro Dalla Salda in ferie, questo non avverrà prima di settembre. In virtù di ciò all’orizzonte non è previsto nessun incontro della dirigenza biancorossa con il sindaco e intanto la società del presidente Ivan Paterlini ha preso ufficialmente la decisione di disputare l’Eurocup in terra bolognese.
EUROCUP A BOLOGNA Già, perché sul piatto c’è anche la questione inerente alla fatiscenza del catino reggiano che ha fatto propendere i biancorossi per la scelta del PalaDozza quale sede per la prestigiosa competizione europea. La compagine reggiana ha infatti già presentato la richiesta al Comune bolognese per poter usufruire dell’impianto che ha visto la Grissin Bon stessa trionfare in Eurochallenge non più tardi di quattro mesi or sono ed è in attesa che l’assessore allo sport, Luca Rizzonervo, deliberi la richiesta ricevuta (Il PalaDozza è gestito direttamente dal Comune di Bologna). Non ci dovrebbero essere problemi, intendiamoci, ma finché l’amministrazione della città capoluogo di regione non avrà messo nero su bianco la conferma, l’ufficialità non si potrà avere. Per ovviare a ogni eventualità – intendiamoci, molto remota – di vedersi negato il PalaDozza, Pallacanestro Reggiana ha già in faretra l’alternativa: il gruppo Sabatini, che gestisce l’altro impianto di Bologna, l’Unipol Arena, si è anch’esso fatto avanti per ospitare l’Eurocup e la dirigenza reggiana non ha scartato a priori l’ipotesi, restando comunque focalizzata sul vecchio Madison di Piazzale Azzarita quale location preferita. Sui social network e non solo, in questi giorni, i tifosi reggiani hanno sposato in gran numero la scelta della società biancorossa di spostarsi e hanno anche fomentato un possibile trasferimento a Modena per il campionato, aspetto che Landi e soci hanno contemplato solo, appunto, in caso di impossibilità di disputare le gare di Serie A al PalaBigi, ma non per la stagione che sta per iniziare, salvo clamorosi intoppi.
AFFITTO DEL PALABIGI Intanto la scadenza del 30 di agosto si avvicina a grandi passi e a quel punto occorrerà poi definire chi sarà a gestire il catino cittadino e quali saranno le quote di nolo. I 27 mila euro che il Comune di Reggio ha versato in questi anni quali contributo in conto gestione alla Class di Claudio Sarti, sono il nodo chiave. Pallacanestro Reggiana non è disposta ad accettare che anche questa quota (oltre ai 25 mila euro da lei versati), gravi in toto su di essa ed ha ufficialmente rigettato l’ipotesi di gestione. In relazione a questo occorre precisare come la società del patron Landi, non ne abbia mai fatto una questione di costo elevato, bensì di principio; essa infatti non avrebbe problemi a pagare anche il 6% sugli incassi che la normativa prevede debba sborsare la società utilizzatrice dell’impianto, a patto che la gestione – a quel punto – sia direttamente a carico del Comune stesso, quindi della Fondazione. Oppure resta in piedi il bando d’asta, con la quale la gestione verrebbe riassegnata. In questi giorni chi di dovere, vale a dire la Fondazione, dovrà contattare gli uffici della Pallacanestro Reggiana e della Class per adempiere alle scadenze e la questione è oltremodo spinosa anche per la cassa di risonanza che ha avuto in questi giorni in città.
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