Gentile su Hackett: Non mi è piaciuto il suo atteggiamento. Problemi? Non so, vedremo
Le parole del capitano dell'Olimpia Milano
Alessandro Gentile, capitano dell’Olimpia Milano, ha parlato a La Gazzetta dello Sport dell’estate in nazionale (“Ci gioco volentieri perché qui c’è un gruppo bellissimo che sta bene assieme”), della prossima Serie A (“Sarà combattuta con tante belle realtà che vogliono emergere”), di Milano (“Voglio alzare il livello e migliorare con la squadra anche in Euroleague” e del caso Daniel Hackett, che ha lasciato il ritiro e che è stato poi squalificato per sei mesi.
La lettera degli Azzurri. Siamo in un sistema che ha delle regole. Chi non le rispetta offende gli altri: staff tecnico, medico, giocatori. Tutti vengono in Nazionale facendo sacrifici. Per questo meritano rispetto. Volevamo puntualizzarlo, tutto qui.
La mano di Petrucci dietro la lettera. Falsità. Ho sentito giudizi di gente che non conosce nemmeno i fatti e ha tentato di strumentalizzare la nostra iniziativa. Petrucci non c’entra niente, siamo adulti e abbiamo preso noi la decisione. Anche per rispondere a chi ci suggeriva di lasciare la Nazionale in blocco. Follia pura.
Daniel Hackett. Ero presente quando ha lasciato il ritiro. Ci sono rimasto male. Ci siamo sentiti via messaggio e glielo ho ribadito.
Problemi in vista. Non so, il rispetto è alla base di tutto. Il suo atteggiamento non mi è piaciuto. Vedremo. E’ un pensiero che non mi pongo adesso.
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