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Serie A 22/08/2010, 12.46

Bennet Cantù: nel giorno del raduno, intervista la Presidente Corrado

Dalle pagine del quotidiano "La Provincia di Como" a poche ore dal raduno, il Presdiente parla degli obiettivi per la nuova stagione

Serie A

Con il raduno della squadra al Pianella si apre la nuova stagione della Pallacanestro Cantù. Dopo anni di scommesse al buio si parte con tante certezze: c'è lo sponsor Bennet, ci sono giocatori affermati e soprattutto c'è una società sempre più efficiente, che ha speso molto per costruire una squadra competitiva anche per la coppa. Gli obiettivi? Prova a svelarceli il presidente Alessandro Corrado, in vacanza in Sardegna. «Le sensazioni sono positive. Rispetto al passato ripartiamo con una squadra collaudata e una panchina molto più lunga. Nel quintetto base l'unica novità è il play. Per questo ruolo abbiamo puntato su Mike Green, con Jonathan Tabu all'altezza per il cambio. Sotto canestro possiamo contare sull'esperienza di Marconato, un ottimo giocatore che potrà in-tercambiarsi senza problemi con Ortner. E tra i confermati c'è Mazzarino, che come sempre sarà il nostro prezioso jol-Iv». Ma quanto è costata la campagna acquisti? «Grazie allo sponsor Bennet e alla disponibilità della famiglia Cremascoli il nostro Bruno Arrigoni ha avuto a disposizione un budget decisamente più alto. Siamo così riusciti a confermare, con un ritocco dell'ingaggio, giocatori che avevano molte offerte, come Leunen, Markoishivili e Micov». Ma sono tante le società che hanno investito molto, andando anche ad ingaggiare giocatori Nba. Eppure a giugno tanti presidenti parlavano di bilanci da tagliare per colpa della crisi economica. «Ogni anno è la solita storia, non ci sono soldi, c'è gente che piange perché non sa come andare avanti, poi guardi la campagna acquisti delle società e ti spaventi. Anche le neopromosse Brindisi e Sassari fanno paura». Ma anche Cantù fa paura... «Sembra un controsenso ma non lo è: sulla carta abbiamo una squadra più forte rispetto a quella che ha centrato le semifinali scudetto, eppure sarà difficile conquistare i play off». E' già un passo in avanti, ieri l'obiettivo primario era la salvezza. «No, non vogliamo nasconderci. Puntiamo ai play off, per poi giocarci tutto. Sarà un campionato durissimo: si parte tutti alla pari, non ci sono squadre allo sbando come Napoli o team già destinati a lottare per la retrocessione». Lotta per lo scudetto, questa volta Siena non parte più sicura vincente. «La Montepaschi ha chiuso "volontariamente" mi ciclo positivo che rimarrà nella storia del basket. Ora Siena riparte con nuovi programmi tecnici: non sarà facile tornare a dominare subito il campionato. Sarà un caso ma con Siena in fase di ricostruzione, Milano ha speso di più, con la consapevolezza di poter vincere lo scudetto. Anche Roma non è stata a guardare e punta al titolo. Senza dimenticare le altre società "storiche" che sognano di fare il colpo grosso». Ma tra le "società storiche" che si sono mosse molto bene sul mercato c'è anche Cantù... «Sappiamo di avere mia buona squadra, ma abbiamo i piedi sempre per terra. Arrigoni e Trinchieri sono i primi a predicare umiltà, sarebbe un grave errore pensare in grande. Sarà un campionato molto combattuto, con poche partite scontate». Cantù torna in Europa, auguri. «Siamo molto soddisfatti di poter partecipare all'Eurocup. Vogliamo fare bella figura, abbiamo ima tradizione da difendere, anche se sarà dura. Troveremo squadre che scenderanno dall'Eurolega, daremo il massimo per passare il primo turno».

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E. Carchia

E. Carchia

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