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Serie A 15/08/2010, 13.14

Bennet Cantù, Meneghin: 'Siena squadra da battere,Cantù può ripetersi'

 L'auspicio del presidente federale, Dino Meneghin nel corso di un'intervista al quotidiano "Il Corriere di Como": «Anche a Cantù più giovani italiani in campo»

Serie A

Dino Meneghin, grande ex del basket giocato, ha nostalgia per il College di Cantù che lanciava tanti giovani talenti Vacanze ormai agli sgoccioli per la Bennet Cantù che esattamente tra una settimana, domenica 22 agosto, si radunerà al Pianella per poi iniziare la preparazione in vista della nuova stagione ce-stistica che la vedrà impegnata su due fronti, il campionato italiano e l'Eurocup. E così, mentre il basket-mercato imperversa sotto l'ombrellone con molte squadre che stanno piazzando gli ultimi colpi, in casa canturina ci si può godere con serenità questi ultimi giorni di ferie visto che l'organico è stato completato da tempo. Chi invece sta vivendo un'estate con poche vacanze ma molti impegni ufficiali è il presidente federale Dino Meneghin, che sta seguendo da vicino i gironi eliminatori europei con le nazionali maggiori maschili e femminili. Un agosto di fuoco diviso tra la speranza di strappare l'agognata qualificazione e l'attesa di vivere la nuova stagione di serie A che si annuncia avvincen- te come non capitava da anni. Proprio il numero uno italiano legge le carte della stagione che verrà. Un'annata in cui la pluritricolore Montepaschi Siena ha cambiato radicalmente per aprire un nuovo ciclo, ma in cui la concorrenza spera di avere accorciato le distanze. «Difficile fare bilanci ora, visto che molte sono le squadre che hanno cambiato tanto e non parlo solo di Siena. Il mercato è in continua evoluzione, ma mi auguro che non ci sia un solo club a comandare che invece il campionato possa essere combattuto dall'inizio alla fine. Soprattutto, però, mi auguro che ci sia sempre più spazio per i giocatori italiani, solo così anche la nostra nazionale potrà migliorare e crescere in campo internazionale». Le nuove regole - ad esempio l'allontanamento della linea del tiro da tre punti a 6 metri e 75 - potranno incidere sulla stagione? «Per quanto riguarda le nuove misure del campo penso che possano migliorare la qualità del gioco e aprire più spazi senza dover assistere spesso alla monotonia di tanti tiri da tre. Per il resto mi auspico che le società puntino maggiormente sui nostri giovani talenti anche su chi non si chiama Belinelli, Gallinari o Bargnani». Cantù, a questo proposito, ha appena firmato un contratto quinquennale con Giacomo Maspero classe 1992, ultimo prodotto del suo vivaio. «Un buon segno per tutti. Spero ora che questo giovanotto possa anche conquistarsi qualche minuto sul campo. Io sono di vecchio stampo e rimango molto legato al College di Cantù degli anni d'oro: sarebbe bello se tornasse in auge per il bene della società canturina e di tutto il basket italiano». La Bennet rispetto al recente passato ha cambiato meno puntando maggiormente sui giocatori comunitari. Dove potrà arrivare secondo lei? «Auguro a Cantù di ripetere la bella stagione passata conclusa con le semifinali playoff. Del resto Bruno Arrigoni riesce sempre ad azzeccare i colpi sul mercato e Andrea Trinchieri è un ottimo allenatore: tutte garanzie per un buon lavoro. Certo che vedere in campo anche al Pianella più italiani sarebbe bello». Italianissimo è coach Trinchieri, il miglior allenatore dell'anno precedente, esponente autorevole della nuova generazione di tecnici nostrani e ultimo prodotto della scuola canturina. Potrà essere il discendente dei vari Recalcati, Frates, Lambnischi, Sacripanti e Dalmonte? «Assolutamente sì. Trinchieri prima di tutto è giovane, ha entusiasmo e competenza, è un lavoratore in palestra e ha coraggio, tutte doti importanti per un tecnico». Anche se mancano ancora due mesi all'inizio del campionato può sbilanciarsi con un suo ranking personalissimo: Siena sembra davanti ma le metropoli Milano e Roma incalzano. «Difficile fare ipotesi ora perché non sono a conoscenza di tutte le operazioni di mercato. Certo Siena parte come squadra da battere, anche Milano e Roma possono candidarsi a fare bene ma vedo molta concorrenza». Dietro c'è Cantù alla caccia dei playoff Ci riuscirà? «Auguro alla Bennet di ripetere la stagione passata e penso ne abbia le potenzialità e gli uomini».

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E. Carchia

E. Carchia

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