PalaAj, mancano le carte: il cantiere rimane fermo
Prosegue l’odissea legata al nuovo PalaLido
Infatti, l’odissea legata al nuovo PalaLido ha subito un altro duro colpo.
Come scrive La Gazzetta dello Sport Edizione Lombardia, la General Construction Company, che aveva affittato il ramo d’azienda dalla EdilTreElle, azienda di famiglia, non ha presentato una documentazione adeguata e per questo motivo è stato richiesto un supplemento.
Con il risultato che non è possibile fissare una data certa per la ripresa dei lavori dell’impianto che dovrà chiamarsi PalaAJ.
Il cantiere è chiuso dallo scorso 7 giugno.
Questo ritardo potrebbe essere fatale per la consegna dell’impianto per l’inizio della prossima stagione sportiva.
“L'assessorato allo Sport del Comune ha chiesto all'avvocatura di Palazzo Marino il via libera per riaprire il cantiere anche prima della consegna della documentazione ed è in attesa di una risposta. A destare interesse c'è il fatto che le due ditte risultano appartenere alla stessa famiglia Lìguori (la prima intestata al padre Vincenzo, la seconda a una figlia), circostanza per la quale i tecnici hanno chiesto garanzie sulla correttezza dell'iter e il rispetto della legge” scrive La Gazzetta dello Sport Edizione Lombardia.
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