MarQuez Haynes: A Siena mi sono sentito più libero di essere me stesso
Le parole del giocatore della Mens Sana che affronterà la sua ex squadra Milano in finale
(Foto: Agenzia Ciamillo & Castoria)
MarQuez Haynes, vero uomo in più della Mens Sana, ha parlato a Tuttosport della finale scudetto e della sua esperienza con la maglia della squadra campione d’Italia.
Esperienza alla Mens Sana. Qui mi sono sentito più libero di essere me stesso. Mi hanno permesso di essere naturale. Così mi sono sentito più a mio agio, ho trovato più fiducia.
Rapporto con Marco Crespi. Abbiamo un ottimo rapporto, nato durante un paio dì Summer League. Ho ritenuto che Milano fosse il sogno, ma sapevo della sua stima. Abbiamo la stessa visione. Soprattutto, lui vuole davvero- davvero vincere. A volte la sua direzione è molto emozionante ed emotiva, a volte può sembrare un po' pazzo nelle sue manifestazioni. E' che crede, sempre, in quello che fa e che si può fare. Stimolante.
Finale scudetto. Ero convinto di raggiungere la finale scudetto con Milano, lo ero altrettanto a Siena. E poi è quello che vogliono tutti. Questo duello è un po' come Lakers contro Celtics. Sarà lunga? Io spero di vincere prima della settima, ma arrivare all’epilogo non mi sorprenderebbe affatto, anzi.
Motivazione in più. Non mi definirei più motivato, in ogni finale si fa tutto per vincere. E non è vendetta. Però ho una motivazione differente: capita a tutti quelli che giocano contro persone e compagni che conosci molto bene. Vuoi dare il massimo e oltre, esprimerti al meglio.
Siena senza futuro. Noi giocatori, francamente, non ci pensiamo molto. Siamo concentrati su finale, titolo, fare un buon lavoro. Capisco sia diverso, e mi spiace, per i tifosi e per chi lavora in società. Ma noi pensiamo al gioco. In fondo il futuro è aperto e facciamo un lavoro che è la nostra passione.
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