La Mens Sana rischia di perdere il titolo vinto nel 2013
Il responsabile dell'ufficio inchieste FIP potrebbe decidere di revocare a Siena l’ultimo scudetto quello del 2013
La Montepaschi Siena potrebbe perdere il titolo vinto lo scorso anno in finale contro la Virtus Roma, scrive Il Corriere dello Sport.
Nessuna squadra di Serie A ha presentato un esposto alla FIP per chiedere la cancellazione o la rassegnazione dei titoli vinti dalla squadra toscana ma Marco Lucente, ossia il responsabile dell’Ufficio Inchieste della FIP, potrebbe decidere di revocare a Siena l’ultimo scudetto, quello vinto con Luca Banchi in panchina e Daniel Hackett MVP delle finali.
Come scrive Il Corriere dello Sport, il PM Antonino Nastasi, ossia colui che si occupa dell’Operazione Timeout, ha delineato un quadro chiaro, “ossia che i vertici del club hanno utilizzato una cessione fittizia del marchio Mens Sana per coprire i buchi di bilancio e potersi presentare in regola per l'iscrizione alla stagione 2012-13”.
La Guardia di Finanza scrisse ad inizio maggio che alla Essedue Promotion “è riconducibile la ideazione e la realizzazione di una ulteriore compagine sociale - la Brand Management - e cioè una società veicolo utilizzata per far ottenere alla MSB, attraverso la cessione del marchio, un ulteriore ingiustificato finanziamento pari a otto milioni di euro da parte della Banca Monte dei Paschi di Siena, onde consentire il mantenimento di un equilibrio finanziario sempre più precario, a fon te di spese, costi gestionali e personali percentuali di aggio insostenibili, se confrontate alle reali capacità dell'ente di produrre introiti illeciti. Le intercettazioni telefoniche dimostrano inequivocabilmente il ruolo rivestito dai due indagati a capo dell'organizzazione”. Il PM Nastati aggiunge, sempre riferendosi agli indagati che "hanno operato per un periodo di diversi anni sottraendo al fìsco rilevantissime percentuali di entrate tributarie, incentivando il profitto personale degli indagati e provocando un tesseramento e un ingaggio di atleti in un mercato adulterato da ricorso a stratagemmi fiscali per riconoscere agli stessi ampi margini di corrispettivo in nero”.
L’Ufficio Inchieste della FIP avrebbe quindi tutti gli elementi necessari per la revoca del titolo che non verrebbe, però, riassegnato.
Pagina di 7