La Vuelle va dal sindaco: Piacevole incontro

Infatti mi sono sempre chiesto come sia possibile che Brindisi "si fa dare la luce" dall' Enel con soldi degli italiani e perchè altri carrozzoni parastatali non fanno altrettanto in altre parti d' Italia.Però Brindisi a parte, quasi tutti gli altri hanno main sponsor locali, (per i motivi di scarsa visibilità che dicevo), e a Pesaro evidentemente c'è il deserto.

E allora perchè tutte le altre squadre - chi più, chi meno - aveva un main sponsor.
Solo Pesaro e Montegranaro non ce l'avevano.
Non è che - per caso - noi marchigiani siamo malati di provincialismo?
Posso pure sbagliarmi, ma la domanda mi sembra più che lecita.

A livello locale c'è il deserto e a livello nazionale quale sponsor investirebbe se non ha un ritorno di visibilità nazionale?L' unica visibilità attuale è per quei 3-4 mila dentro al palazzetto.Senza Tv il basket non va da nessuna parte a meno di trovare un pazzo mecenate..Io continuo a pensare che se Pesaro non vuole il botto definitivo deve decidere di iscriversi ad un campionato inferiore, puntare su giovani di buon livello e giocare in un palazzetto più piccolo

Se quella avuta col nuovo Sindaco è stata una semplice visita di cortesia, allora ben venga.
Se invece si vuole che la politica tolga le castagne dal fuoco della VL, fermo restando che ne abbia le possibilità e le competenze, allora siamo partiti col piede sbagliato.
Sarò io che non capisco, ma mi sembra che si stia insistendo troppo nella ricerca di un main sponsor a livello locale.
La crisi economica è imperante, ed il tessuto economico/finanziario pesarese non lo è da meno... quei pochi che hanno i quattrini se li tengono ben stretti e non si arrischiano in una avventura di sponsorizzazione sportiva.
Ma Costa & C. ancora non l'hanno capito che devono andarlo a cercare (il main sponsor) su altri lidi, lontano da Pesaro??? Ci vuole così tanto a capirlo???

A mio giudizio ci sono due aspetti ben diversi da tenere in considerazione, non solo per la VL ma per TUTTE le società:
1) Dal punto di vista SPORTIVO, è giusto e sacrosanto che chi si sia "salvato" sul campo debba aver la POSSIBILITA' (e non l'obbligo, sottolineato) di poter partecipare alla stagione successiva;
2) In considerazione delle "difficoltà" economiche presentate da molte società italiane in questi ultimi anni, sarebbe necessario (uso il condizionale per auspicarlo) determinare regole più precise e severe per poter prendere parte ai campionati (e non controlli e multe solo a fine stagione). Ciò è molto difficile da realizzare, perchè gli escamotages delle società sono infiniti (uno su tutti, vendere giocatori "in corso d'opera" per arrivare a fine anno o le ricapitalizzazioni successive) che rischiano di falsare o compromettere i campionati delle altre squadre (magari solide e in attivo).
Dato che si è ormai capito che una mano sulla coscienza (a tutti i livelli) non se la mette nessuno e una morale (anche sportiva) non esiste più, nel mio piccolo PROPONGO di valutare il modello NBA, in cui le squadre hanno un "salary cap dichiarato" per allestire la squadra e società. Con le dovute proporzioni ed adattamenti, si possono imporre limiti MINIMI di budget societario da rendicontare ad inizio stagione (chiari e alla luce del sole), già solo per potervi partecipare. Chi non ha i requisiti in quel momento (e non "iniziamo e poi vediamo come va"), deve lasciare il passo.
Nella mia visione "artigianale" e semplicistica, il basket deve restare un gioco, una passione e un divertimento sia per i giocatori che per i tifosi...basta veleni!

Ma cosa c'entra il budget? Se loro pagano tutto quello che devono è giusto che siano in A, se poi con poco budget si salvano bravi loro, ma mica li puoi volere in Silver senza retrocedere sul campo e senza fallire...

la vuelle ha un budget da silver-gold?Bene ,allora deve riparitre da li.Questa inutile agonia sta diventando una farsa:senza sponsor non si va da nessuna parte nel basket.Dopo una onorevole salvezza sul campo sarebbe ancora più onorevole rinunciare all' iscrizione in lega1 e ricominciare a ricostruire qualcosa dalla silver per esempio.Ci sono società in silver che in questo momento hanno un potenziale, che si sono costruiti nel tempo, molto più elevato di Pesaro

La crisi economica si fa sentire anche a Pesaro. Speriamo che non rovini le prospettive del basket cittadino.

Ma quale assiste del comune?!?
Cosa centra il comune? Siamo una società commissariata dall'amministrazione.
Se si ha la forza di andare avanti come società bene, altrimenti si deve avere il coraggio di chiudere i battenti e farla finita con questo stillicidio ogni anno.
Si metta la parola fine una volta per tutte, sarà dura da digerire per i tifosi ma alla lunga ce ne faremo una ragione.